OGGETTO: A PROPOSITO DI GESÙ BAMBINO E PRESEPE...

Riceviamo e pubblichiamo:

Egr. sig. Frizziero,

mi stavo domandando che cosa c'entra un Comitato Cittadini Consumatori con il presepe e gesù bambino nelle scuole.

Forse ho capito: essendo il natale una festa consumistica, c'entrano i consumatori….

Da cattolico praticante sono anche un peccatore e pertanto posso dichiararmi inorridito da queste battaglie che puntano alla difesa delle sacre tradizioni e del natale. Si fanno battaglie di una guerra persa da parecchi anni. E non per colpa degli islamici, degli ebrei, dei dirigenti o insegnanti della scuola.

Mi piacerebbe che le "energie intellettuali" venissero utilizzate contro chi, da decenni, ha disintegrato il senso del Natale utilizzando la simbologia più becera (veda lei quale, ce ne sono tantissime).

Distinti saluti.


La nostra nota:

- Cosa c'entra il CCCVa?

Lo avevamo spiegato all'atto della costituzione, quasi 10 anni fa. Era inteso Cittadini e Consumatori per sottolineare che ci si sarebbe interessati sia dei problemi più specificatamente dei consumatori che di quelli invece che con gli acquisti non c'entrano per nulla interessando la normale vita della comunità.

- La difesa delle sacre tradizioni e del Natale

Io sono per la difesa di queste sacre tradizioni e del Natale perché sono simboli. Lei è un praticante, frequenta la Chiesa, si accosta ai Sacramenti. Non sono simboli? I simboli restano, riescono a superare anche le più dure avversità. I segni di croce ortodossi di Putin davanti alla salma del Patriarca Alessio, reali o formali che fossero, là dove era stato proclamato l'ateismo di Stato sono significativi al riguardo.

Sta bene il Suo auspicio ma io credo che le "energie intellettuali" non debbano essere utilizzate "contro" ma "per". L'orgia del business a tutti i costi sempre più fuori dai paletti della realtà, sempre più soffocante della persona umana, all'apice della sua "gloria" qualche mese fa ha scontato i suoi piedi di argilla. C'era qualcuno che l'aveva previsto - non faccio nomi per non aprire polemiche stando invece ai fatti - e si era attrezzato in proposito. Ma non aveva fatto la guerra "contro", che avrebbe perso. Ha fatto un discorso "per".

- Meglio delle mie parole due citazioni:

Dobbiamo essere ottimisti, ma di un ottimismo che nasce dalla fede nel potere di Dio. L'ottimismo cristiano non è ottimismo dolciastro, e neppure la fiducia umana che tutto andrà bene. È un ottimismo che affonda le sue radici nella coscienza della libertà e nella sicurezza del potere della grazia; un ottimismo che porta a essere esigenti con noi stessi, a sforzarci per corrispondere in ogni momento alle chiamate di Dio.

Forgia, 659

Compito del cristiano: annegare il male nella sovrabbondanza del bene. Non si tratta di far campagne negative, né di essere antiqualcosa. Al contrario: si tratta di vivere di affermazioni, pieni di ottimismo, con gioventù, allegria e pace; di guardare tutti con comprensione: quelli che seguono Cristo e quelli che lo abbandonano o non lo conoscono. Ma comprensione non significa astensionismo, né indifferenza, bensì azione.

Solco, 864

- Per finire. Un tempo a catechismo ci insegnavano di guardarci dal "rispetto umano". Oggi non si sa più neanche cosa sia. L'ultima citazione:

Il rispetto umano è una piaga della vita cristiana. Ed è una piaga di molti, di troppi cristiani. Dove si vede Dio offeso, Gesù oltraggiato, la Madonna e i Santi maltrattati, bisognerebbe vedere i cristiani coraggiosi e coerenti che fanno muro di difesa e di onore alla loro Fede.

Invece, quanto coniglismo e quanta viltà di animo! Addirittura, quanto sforzo di nascondersi fra gli stessi nemici della Fede, per paura di essere scoperti e segna¬ti a dito!

Da "Maggio mese di Maria", Padre Stefano Maria Manelli, Casa Mariana Editrice, 2003, pag. 100)

Auguri. Anche loro sono un simbolo.

a.f.

Approfondimenti