ARGOMENTO PROPOSTO DALL'On Jonny CROSIO: 380 MILIONI DI €URO PER I DISOCCUPATI. OK PER I FRONTALIERI

"E' una grande vittoria della Lega Nord, un impegno che ci siamo assunti e che abbiamo fortemente voluto mantenere per dare una risposta concreta ai nostri lavoratori frontalieri in un

momento particolarmente difficile che pare purtroppo destinato ad aggravarsi. La sicurezza di una copertura finanziaria nei casi di mobilità garantirà loro una copertura fino a quando non

troveranno una nuova occupazione". Così l'onorevole Jonny Crosio, parlamentare leghista, riassume il contenuto dell'ordine del giorno inserito nel decreto anticrisi del Governo per volontà

del movimento di Bossi. Crosio e i colleghi Caparini, Molteni, Reguzzoni, Rivolta e Volpi sono venuti in aiuto dei lavoratori frontalieri penalizzati dai nuovi accordi bilaterali tra la Svizzera e

l'Unione Europea che non potranno più contare sugli assegni in caso di disoccupazione. L'ordine del giorno è stato accolto così come formulato e impegna formalmente il Governo. I parlamentari leghisti hanno trovato il modo di sostenere i disoccupati senza gravare oltremodo sulle casse dello

Stato, semplicemente facendo ricorso a risorse già esistenti. C'è, infatti, un apposito fondo Inps, che giaceva inutilizzato, e che, negli anni, ha raccolto 380 milioni di euro grazie ai prelievi sulle buste paga dei lavoratori frontalieri nella Confederazione Elvetica. "Sbloccare questo fondo di disoccupazione ci consentirà di fronteggiare l'aggravarsi della crisi che, anche in Svizzera, causerà molti licenziamenti. E sappiamo quanti sono i nostri convalligiani che lavorano oltreconfine. Confidiamo che il numero di chi perderà il lavoro sarà contenuto ma, almeno, nell'eventualità, grazie a questo fondo, potranno contare su una copertura". Del resto il fondo, istituito nel 1997 da un'apposita legge, e alimentato, negli anni, dai contributi provenienti dalla Svizzera, era destinato a scomparire, poiché con l'entrata in vigore degli accordi bilaterali, dal 1° giugno prossimo, i

trasferimenti sarebbero in ogni caso cessati. L'ordine del giorno della Lega Nord ha così permesso di sbloccare risorse ingenti per metterle a disposizione dei lavoratori in difficoltà. Accolto così come stato formulato che impegna il governo

Roma, 16 gennaio 2009

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