ARGOMENTI PROPOSTI DA Gianni TOFFALI: 1) SANREMO PRIMO 2) SANREMO SECONDO

1) SANREMO PRIMO

Sanremo 2009 si sta distinguendo dalle altre edizioni perché una semplice canzonetta ha spaccato l'Italia in due. Sul palcoscenico dell'Ariston sono andate in scena due opposte visione. Da una parte chi come Povia con un pezzo dedicato alla guarigione di un omosessuale ha biasimato la condizione gay, dall'altra chi come Benigni citando Oscar Wilde ha legittimato i "diversamente orientati". Per capire da che parte stia la ragione occorre porsi alcune elementari domande. Possono generare vita due uomini o due donne? Se il fine della famiglia è procreare, ha senso concedere diritti a coppie incapaci di concepire? L'immagine di due uomini intenti a fare l'"amore", è romantica o raccapricciante? Perché l'AIDS e altre malattie veneree colpiscono prevalentemente i gay e non le coppie felicemente coniugate e fedeli? Perché qualora un presunto omosessuale tentasse di "guarire" (come ad esempio il Luca della canzone e lo stesso Povia), viene esposto al pubblico ludibrio? E' democrazia impedire e condannare chi vuole ritrovare se stesso? E ancora, come commentare San Paolo (1 Corinzi 6:9,10) laddove afferma che "né immorali, né effemminati, né sodomiti erediteranno il regno dei cieli"? E infine, che dire della diagnosi "l'omosessualità è contro natura" formulata dal laicissimo padre della psicanalisi Freud? Omofobo pure lui?

Gianni Toffali

1) SANREMO SECONDO

Il secondo posto a San Remo di Povia ha sancito che gli italiani non credono alla teoria che omosessuali si nasce. Il pezzo "Luca era gay" tratto da una storia reale, ha spiegato la vera genesi dell'omosessualità: gli errori educativi dei genitori. E' fuor di dubbio che genitori assenti o incapaci di trasfondere e imprimere ai figli l'identità maschile o femminile, generino nella fase di crescita gravissime patologie identitarie. Privati di uno "specchio genitoriale" in cui riflettersi ed identificarsi, i giovani disorientati si illudono di compensare le loro carenze psico affettive stabilendo relazioni con individui dello stesso sesso. Ma l'errore più grave in cui incappano i presunti omosessuali, è quello di scambiare la libidine sessuale per amore autentico. Ma può dirsi amore ciò che non è apertura alla vita? Non nascondiamocelo, il sesso fine a se stesso, è solo egoistico piacere. I gay, invece di continuare a piangersi addosso e di scaricare la loro infelicità esistenziale sulla solita scusa del pregiudizio omofobo della società e della chiesa, perché non prendono in considerazione la possibilità di farsi"curare"? In Italia e nel mondo grazie ad alcuni esperti specializzati in questa singolare branca della psicologia, molti ex gay e lesbiche hanno ritrovato se stessi. Lo stesso Povia e Luca ce l'hanno fatta. Errare è umano, ma continuare a farsi del male non è insano masochismo?

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