"IL BITTO E LO STUPRO"

Dalla Romagna, da "l'Affineur di Roncofreddo". Riceviamo e pubblichiamo

Riceviamo da Renato Brancaleoni e pubblichiamo ovviamente rispettando il suo pensiero. Doveroso però far presente che sulla questione Bitto il dibattito qui in Valle é aperto da qualche anno con ragioni che paiono valide da ambo le parti... (ndr)

Esimio Direttore

dal Suo giornale riprendo due notizie che vorrei commentare e che apparentemente tra loro sono agli antipodi ma invece hanno una comune filosofia .Parlare di stupro è parlare di un qualcosa di animalesco. Fino ad ora, nella mia calma abituale, sono sempre stato molto disposto a capire il mio prossimo. Da circa 18 mesi sono nonno e inconsciamente mi trovo ad avere una particolare attenzione per i bambini e su certe posizioni mi trovo radicalmente cambiato. Ora non sono più disposto ad atteggiamenti di commiserazione-comprensione-quasi perdono - buonismo verso coloro che usano violenza contro chiunque e men che meno nei confronti di coloro che abusano di minori o che usano violenza alle donne - Io sono per la castrazione (chimica o fisica che sia non importa ciò che mi interessa è il risultato) visto che il perbenismo populista dell'On Rosy Bindi (vedi una recente trasmissione di Porta a Porta) fino ad oggi ha prodotto solo disastri e profondi dispiaceri alle famiglie. Io sono per regole severissime, pene durissime fino ai lavori forzati. Se non altro i carcerati non graveranno più sulle nostre tasche!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Non nego che tempo addietro ero per una soluzione morbida, più possibilista sulle possibilità di recupero, più disponibile a discutere il provvedimento punitivo. Oggi alla luce dei risultati ottenuti dalle varie riforme e riformine sono per la certezza della pena, la sua immediata applicazione , e che sia grande!!!

Nel fare queste considerazioni più di una volta ho riflettuto su due aspetti delle pene in generale e della loro morbidezza. Mi vien da dubitare che il principio della certezza della pena sia stato incrinato volutamente dai politici tanto per cautelarsi nel caso avessero dovuto confrontarsi col sistema giudiziario .

Aggiungo che qualsiasi caso di violenza perpetrato ai danni di minori o donne non ha mai visto coinvolti familiari di magistrati o politici per cui i signori della casta non sono mai stati sfiorati da atrocità animalesche (condivido il termine usato del Ministro Ronchi) ecco perchè il problema è stato affrontato-non affrontato. Il triste risultato fin qui conseguito ,per ciò che sono pene e rieducazione , è il frutto di un falso perbenismo cantierato solo per una squallida forma di populismo il cui costo è stato scaricato sulle spalle dei comuni cittadini che oggi -fortunatamente - stanno alzando la voce.

A QUESTO PUNTO COSA C'ENTRA IL BITTO !?!?!?!'

Lo spiego subito. Il populismo , il facile, il tutto per tutti, sono il filo conduttore della politica Italiana dagli anni 1980 a seguire!!! Si è abolita una sana e giusta competizione-e si sono ammorbidite le leggi ,tanto per accappararsi i voti dei più (somari). Si sono premiati i gruppi industriali di parte (Gruppi Cooperativi e altri). Si sono sacrificati i gioielli della enogastronomia nazionale per accontentare tutti. Si sono mortificate quelle persone e quelle comunità che per anni, con grandi sacrifici fisici ed economici, hanno portato avanti le tradizioni più gravose e più pure del nostro patrimonio culinario. Si è distrutto il grande re dei formaggi (PARMIGIANO REGGIANO) e ne è testimone la grande crisi di questo prodotto. Si è concesso alla grande industria, cooperativa e non, di equiparare il suo prodotto ad altro prodotto fatto dal piccolo casaro di montagna. Si è parificato il casaro meno bravo (somaro) al grande casaro detentore di cultura e tradizione. Hanno vestito gli asini da cavalli e li hanno messi nella stessa scuderia raccontandogli la storia dell'uguaglianza - oggi siamo alla prova della verità - i cavalli cominciano a correre. Parmigiano - VACCA ROSSA o parmigiano DI BIANCA MODENESE -- e i somari facciano in silenzio ciò che gli compete oppure chiudano. Per annullare peculiarità e rendere tutto uguale è stato cancellato dal vocabolario dei casari il termine Maggengo e Vernego. Oggi timidamente riemergono perchè nati nel tempo e perchè significativi di una stagione. La crisi di oggi può e deve essere momento di riflessione per reinnestare il meccanismo che mette comunque al centro di tutto l'uomo, quindi nè il partito e tantomeno l'onorevole. In Francia che in certe cose possono essere additati ad esempio, per non sminuire i prodotti e per dare ad ognuno la possibilità di correre la propria corsa, entro le pieghe dello stesso marchio esistono più tipologie: (fermier) contadine o (laitieres) artigianali. Esistono ancora le tipologie estive od invernali. Tutto questo, che non ha sacrificato l'individualismo, permette una molteplicità di offerte. In occasione di una recente fiera a Montecarlo nel Principato di Monaco ho visto vendere un Beaufort d'etè a 70 euro al kg. e un Beaufort d'hiver a 50 euro - e un Beaufort Fruitier (industriale) a 24 euro. Questi prezzi sono il riconoscimento di un lavoro realizzato in modo diverso. E' un riconoscimento a chi ancora oggi suda in un alpeggio, a chi custodisce la montagna, a chi ancora oggi vive non solo di autobus e metrò ma di soddisfazioni fatte dalle di rispetto delle proprie tradizioni. Tanti prodotti sono stati sacrificati e distrutti con il populismo e una delle ultime vittime è il Bitto e i valligiani della Valgerola, ai quali mi associo nella loro protesta - e sarò con loro-. Senza considerare che si è sacrificato un prodotto nella sua espressione più vera, si è umiliato il veccho casaro di Gerola Alta e si è preso in giro il consumatore. Paradossalmente è come se a tutti i produttori di autovetture concedessimo la possibilità di marchiarle FERRARI. E' stato il grande errore di voler accontentare tutti in nome di quel buonismo di cui un certo pensiero politico è infelice portatore.

Hanno vestito tutti da cavalli - ma purtroppo quelli che non erano cavalli sono rimasti quello che erano. Hanno concesso il marchio Bitto a tutta la valle!!! Risultato: il vero Bitto rischia di morire e con Lui una grande cultura e una grande storia.

TANTA DISPONIBILITA' ALLA COMPRENSIONE, TANTO BUONISMO, TANTA FIDUCIA, TANTO TUTTO A TUTTI, HANNO DIMOSTRATO CHE SONO PARTE DI UN PROGETTO POLITICO AVENTE COME FINO ULTIMO LA DETENZIONE DEL POTERE ATTRAVERSO LA SPERSONALIZZAZIONE DEGLI INDIVIDUI A FRONTE DEI RISULTATI VERIFICATI FINO AD OGGI - PERALTRO DELUDENTI - PLAUDO AL MINISTRO RONCHI, CHE IN MATERIA HA IDEE MOLTO PRECISE E CON LUI A TUTTI COLORO CHE AVRANNO IL CORAGGIO DI CHIAMARE OGNI COSA COL PROPRIO NOME E PROPORRE PROVVEDIMENTI REALI - DIRETTI -A TUTELA DEL CITTADINO, DELLE DONNE, BAMBINI, PICCOLI PRODUTTORI E NON ULTIMO I CONSUMATORI.

Renato Brancaleoni

Renato Brancaleoni
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