LOMBARDIA, LA LEGGE SULL'ACQUA BOCCIATA DALL'ANTITRUST

La legge della Regione Lombardia sul servizio idrico duplica i monopoli e penalizza i consumatori. E' quanto sostiene l'Antitrust in una segnalazione inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai Ministri dell'Economia, dello Sviluppo economico, dell'Ambiente, degli Affari regionali, alla Conferenza permanente Stato-Regioni e al presidente della Lombardia Formigoni.

L'Antitrust ha criticato in particolare l'organizzazione del sservizio o idrico lombardo, basata sulla separazione tra attività di gestione della rete ed erogazione del servizio. L'antitrust ha giudicato inoltre restrittiva la norma sui requisiti delle aziende per l'accesso alle gare in quanto favorirebbe quelle lombarde.

L'Antitrust quindi ricorda che la normativa nazionale, per superare la precedente gestione frammentaria e generare economie di scala, ha integrato i servizi di distribuzione delle acque, fognatura e depurazione e ha introdotto il sistema degli 'ambiti territoriali ottimali'. La legge lombarda, spiega l'Antitrust, si è discostata dalla normativa nazionale prevedendo la separazione tra l'attività di gestione della rete e quella di erogazione del servizio, con un autonomo metodo tariffario per la regolazione e la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato. L'Antitrust ribadisce invece i benefici per la concorrenza che derivano dall'esistenza di un sistema omogeneo di regole comuni per il servizio idrico. Regole comuni, spiega infatti l'authority, permettono la confrontabilità tra i vari gestori, anche in vista delle gare che dovranno svolgersi dopo il 2010 per l'affidamento del servizio.

L'Antitrust contesta infine i criteri per l'aggiudicazione delle gare per l'affidamento dei servizi pubblici locali contenuti nella stessa normativa, tra i quali viene indicato il possesso dell'attestazione regionale di eccellenza, rilasciata dalla stessa Regione "sentito il Garante dei servizi ".

Per l'Autorità si tratta di una previsione suscettibile di limitare la concorrenza tra i potenziali partecipanti alle gare, riservando un significativo vantaggio competitivo alle imprese già attive in Lombardia.

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