GIUSTO RISPEDIRE I CLANDESTINI. IL CASO BRASILE. IL CASO LECCE. LA CHIESA. L'ONU

E non sarà l'Italia a dimenticare il dovere umano e politico nei confronti dei 'veri' rifugiati politici

Sono in tanti quelli della memoria corta, esclusi i più giovani che sono arrivati dopo per cui è logico che non conoscano bene le cose non solo non essendoci ma anche perché nessuno le ha spiegate.

Il Governo finalmente è riuscito a fare quello che la maggior parte degli italiani chiedeva da tempo. rimandare a casa loro i clandestini perché accogliere tutto quello che arriva vuol dire incentivare il fenomeno fino ad ingigantirlo. Positivo il fatto che su questa linea si ritrovino anche due esponenti di rilievo dell'opposizione come Fassino e Rutelli.

Rispolveriamo due episodi, entrambi calzanti.

Dirottamenti aerei

Ci sono stati anni in cui quando la gente saliva sugli aerei guardava sospettosamente tutti i compagni di viaggio. Si era arrivati ad avere anche due o tre dirottamenti in una settimana. Ci fu nel 1976 il clamoroso caso dell'aereo dirottato ad Entebbe con la fulminea operazione israeliana - talmente significativa da aver prodotto poi film, libri, saggi. Un raid unico però, tanto è vero che quando in altra occasione lo tentarono gli americani per liberare gli ostaggi il fallimento fu totale con molte vittime tra i militari USA (ufficialmente la colpa fu addossata ad una tempesta di sabbia). Ormai era diventato facile. Un passeggero andava in cabina di pilotaggio, diceva di avere addosso una bomba, vero o non vero che fosse, e l'aereo doveva cambiare destinazione secondo il volere del/dei dirottatore/i, certe volte peregrinando nei cieli da uno scalo all'altro.

Quando è cessato tutto?

Non appena l'aereo dirottato scese sulla pista dell'aeroporto brasiliano indicato l'esercito aprì un intenso obiettivo le ruote del carrello. Fuori uso questo, l'aereo non avrebbe più potuto decollare. Fu il punto di inversione fino alla scomparsa quasi del tutto del fenomeno.

Lampedusa come il Brasile

Quello che è successo in questi giorni, finalmente, ha in sé quel potere di dissuasione che rovescia la situazione sino a ieri. Chiunque partiva dall'Africa sapeva che l'unico problema sarebbe stato il mare con le condizioni del tempo perché, superato questo ostacolo l'Italia li avrebbe accolti, anche se nei primi giorni un po' stretti ma solo per via del numero di arrivi. Oggi - la TV italiana è vista in Libia - chi vuol partire sa che rischia di farsi un tratto di mare in un senso per poi rifarlo nell'altro e quindi di buttar via le ingenti somme di denaro che l'organizzazione criminale esige per un passaggio.

La Chiesa contraria ma, detto con rispetto, ha la memoria corta

La Chiesa è contraria. Ci vuole accoglienza e via dicendo.

A furia di accogliere il problema diventa sempre più grave. Che effetto avrà fatto la notizia dei 500 presi in alto mare e riportati in Libia da dove erano partiti? Fra chi è in attesa ci sarà qualcuno che insisterà ma, specie se la linea che i giornali definiscono 'dura' - mentre va ritenuta semplicemente 'logica e necessaria' -, andrà avanti.

Comprendiamo che la Chiesa deve fare questo discorso. Non piò fare altrimenti ma deve anche tener conto non solo dell'oggi ma anche del domani. In primo luogo va arrestato il flusso, sinora inarrestabile, dei clandestini. Poi ci sarà, ci dovrà essere, il dovuto spazio per chi è nelle condizioni da chiedere asilo politico, ben pochi sul totale.

Comunque la Chiesa è bene ricordi il caso talentino. Al tempo in cui la Puglia, sostanzialmente il Salento, era meta quotidiana di clandestini albanesi in ingente numero perdippiù in continuo aumento ad un certo punto il Vescovo di Lecce - c'erano solo le organizzazioni della Curia a prendersi carico degli albanesi - sbottò con ampio spazio on tutto gli organi di informazione nazionali. Il concetto era 'basta! Non ce la facciamo più'. E poi aggiungeva piò o meno che ne assistiamo uno e ne arrivano due, epoi quattro e via via.

Quandp l'afflusso calò di colpo? Quando arrivati su una nave a migliaia e migliaia, portati allo Stadio, unico posto per contenere tanta gente, dopo qualche giorno il Governo - Ministro del Lavoro il DC Vincenzo Scotti che diresse l'operazione- decise di mollare dirottando in giro per l'Italia gli albanesi. Tutti i giornali dettero la notizia con articoli di fuoco contro il Governo perché aveva calato le braghe. Era stata una finta. A gruppi i clandestini erano stati instradati non, come fatto credere, ai vari centri di accoglienza bensì a porti e aeroporti. La gente comprava i giornali in edicola arrabbiandosi per la calata di braghe ma in quel momento tutti gli albanesi arrivati a Bari si aerei e navi stavano tornando indietro…

L'ONU dà i numeri: riprendere quelli mandati indietro

Arriva anche la "grave preoccupazione" dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (a cui salta in mente la brillante idea di "riammettere quelle persone rinviate dall'Italia ed identificate dall'Unhcr quali individui che cercano protezione internazionale". Per il Governo replica il Sottosegretario agli Esteri Mantica, le elucubrazioni del commissario Thomas Hammerberg "sono 'del tutto infondate''. Non solo ma anche "evidentemente non precedentemente verificate su recentissimi episodi collegati a tentativi di immigrazione clandestina in Italia''.

Si potrebbe anche ricordare a lui e anche a molti qui in Italia che in Spagna - per la quale il fenomeno clandestini è molto, molto, molto minore che non da noi - si sono usate le pallottole con morti e feriti fra i marocchini che cercavano a Ceuta e Melilla di entrare in territorio iberico. E Zapatero guida non un governo reazionario ma uno di sinistra…

Tant'é. Si tratta di commentare quest'intervento, forse a rimorchio della presa di posizione del Vaticano che ha spiazzato ul laico nel nord Europa. Bisogna usare pazienza e prudenza e non scrivere quello che vorremmo scrivere ma uscire con parole leggere, ben meditate, rinunciando al dire pane al pane. Con queste premesse il nostro commento a mister Thomas è semplicemente: 'ma vada a quel paese! E stia tranquillo che, arrestato il flusso irregolare, non sarò l'Italia a rifiutare i veri rifugiati politici.

Amarilli

Amarilli
Politica