09 09 30 SANTORO L'ERRORE DEL CENTRO-DESTRA

Un'opinione e la nota del direttore

E.S. Direttore

Lei ha definito tempo fa un errore la querela di Berlusconi nei confronti di Repubblica. Non ho condiviso e volevo scriverlo ma poi sono andata in ferie e non ne ho fatto più niente. Adesso il Ministro Scaiola si è attivato dopo la trasmissione della prima puntata di Anno Zero, bersaglio Berlusconi, da tutti ritenuta di parte secondo lo stile Santoro. Avrei trovato ammissibile la messa in onda in qualsiasi altra TV, pur spiacendomi, perché questa è e deve essere democrazia. Continuo però ad essere convinta che non si possa utilizzare la TV pubblica come si vuole. Il colmo è poi che accusano Berlusconi di avere sei televisioni!

La realtà è che c'è una sperequazione in senso inverso. Basta vedere nel parco - quotidiani quali sono, pochi, a favore del centro-destra e quanti sono su altre sponde, politiche e non politiche.

Confido nella pubblicazione. Distinti saluti

(Lettera firmata)

Gentile signora

Ricapitoliamo, per sommi capi, i precedenti nostri interventi.

Berlusconi - meglio: lo staff che lo consiglia - ha sbagliato nella sua querela - in realtà non querela ma più sofisticata 'azione civile' - a Repubblica e gli sviluppi lo hanno dimostrato. L'insistenza del quotidiano mirava forse a far saltare i nervi a Berlusconi e il risultato è arrivato. L'errore non riteniamo però sia stato la querela - azione civile ma la richiesta di un milione di €uro che è stata considerata una intimidazione.

L'idea invece di chiedere come risarcimento, ad esempio, anche solo 1000 €uro per 16 mesi alla condizione che fosse il direttore - o il presidente della società editrice - personalmente ogni primo giorno del mese ad andare a consegnarli a qualche istituzione benefica, sarebbe stata molto più efficace e senza controindicazioni. Ma lo staff non c'è arrivato…

La seconda cosa: a chi si stracciava le vesti ritenendo anomalo che un Presidente del Consiglio scendesse sul terreno giudiziario - per inciso: un bell'atto di fiducia nella Magistratura del Premier dopo tante critiche… - bastava rispondere che D'Alema quand'era Presidente del Consiglio per una semplice vignetta querelò Forattini. Ma lo staff non c'è arrivato…

Adesso Lei mi cita l'iniziativa del Ministro Scaiola e del suo vice Romani. Altro errore.

Precisiamo che Santoro non ci è mai piaciuto per il suo modo di fare TV. Questa idiosincrasia è ben motivata perché viene da come sono andate le cose per una puntata di Samarcanda che, trasmessa da Sondrio, avrebbe dovuto puntare sul post-calamità del 1987 in Valtellina ma finì poi a Nichelino, nei pressi di Torino, su un tema insignificante forse perché ci si era accorti che qui non c'era materiale per bufere o processi mediatici.

Lui ci sa fare. E', a personale giudizio, in modo scientifico ed intelligente, il più fazioso personaggio della TV italiana. Sull'altro versante Fede è sì una sorta di istituzione ma la sua parzialità è talmente manifesta che non fa proselitismo. Santoro no. Sa come fare il suo mestiere e come servire il suo Io e le sue idee.

Questo premesso, fossi, e non lo sono, nello staff di Berlusconi userei lo stesso criterio che avevo esposto un tempo quando Berlusconi si occupava di tutt'altro e non di politica.

Il criterio: lasciarlo nel suo brodo.

Non è pensabile che il giorno dopo le sue trasmissioni vi sia una sequela di dichiarazioni più o meno scandalizzate, in un déja vu costante con le cannonate del centro-destra e le barriere difensive del centro-sinistra che per due o tre giorni rompono i marroni, i datteri e le banane a quasi tutti gli italiani esclusi quelli del ristretto gruppo del Palazzo.

Fuoco e fiamme ma al suo invito pochi rispondono di no. Fossimo nello staff, e non ci siamo, faremmo in modo che da Santoro vada un solo rappresentante del centro-destra, vada, silenzioso fino alla fine e, a quel punto, parli per due minuti. Bastano, se la bocca è collegata ai neuroni giusti.

Invece gli si dà importanza con le iniziative come quella di Scaiola, con le dichiarazioni, con le interrogazioni parlamentari e via dicendo.

Gentile signora, chi è causa del suo mal pianga se stesso.

Nota del direttore

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