09 10 30 ARGOMENTO PROPOSTO DA Gianni TOFFALI: A PROPOSITO DEI 'DIVERSI'

San Paolo può tirare un sospiro di sollievo! Se la proposta di legge sull'omofobia fosse passata, l'apostolo che ammonì i "diversamente orientati" con l'espressione affatto politicamente corretta "Non illudetevi:..né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio" (1 Cor. 6,9/10), avrebbe rischiato un postumo pubblico ludibrio. Avrebbe invece rischiato di andare in galera chi avesse avuto il solo"torto" di dichiarare che l'amore sterile tra due persone dello stesso sesso non genera vita, ma al contrario, come ampiamente dimostrato dalle cronache, AIDS e morte. Peccato che le migliaia di gay e lesbiche passate a migliore vita a causa delle loro pratiche "alternative", non lo possano testimoniare. Checché l'Onu, abbia giudicato la bocciatura "un passo indietro", la maggioranza della gente comune non si è ancora fatta plagiare dai media mondiali, i quali,con diabolica astuzia, cercano surrettiziamente di infondere nell'opinione pubblica che l'andare contro natura è cosa buona e giusta. La violenza va sempre condannata, ma i recenti casi di aggressioni verso gay, lesbiche e transessuali da parte di comunissimi cittadini, costituiscono la cartina di tornasole che la gente comune non ne può più di chi ha fatto del deretano un soggetto di diritto da sbandierare nelle piazze.

Gianni Toffali

Nostra nota

Sia consentita una chiosa. Va sempre considerata la differenza sostanziale tra l'essere diverso e il colpevolizzare il diverso. Non abbiamo nessuna remora a insistere sull'evidente fatto che chi è, per dirla con gergo popolare, "dell'altra sponda", è un "diverso". Se avessero prevalso loro a questo punto l'umanità non ci sarebbe più. E' perfettamente inutile che loro, e chi li sostiene, si arrabbi a sentire questo. Sono comunque "diversi".

Ciò puntualizzato quello che ciascuno fa nel suo privato non deve essere motivo di colpevolizzazione o discriminazione anche se qualche remora può comprensibilmente restare. Come per gli eterosessuali esiste una certa cautela nel mandare a casa di un uomo una ragazza, così però non c'è da stupirsi se la stes.sa cosa capita per un ragazzo se l'uomo considerato è un omosessuale. La violenza in ogni caso non ha alcuna giustificazione Non ce l'ha nel caso di violenza contro le donne - e qui non si capisce la ragione per cui non viene introdotta la castrazione chimica nei casi di recidiva -, non ce l'ha nel caso di violenza contro quelli/e dell'altra sponda.

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