09 11 10 ARGOMENTO PROPOSTO DA Gianni TOFFALI. VIZI PRIVATI E PUBBLICHE VIRTÙ

Assodato che l'andare ad escort è disdicevole, ma che l'andare a trans è perversione, l'opinione pubblica si è chiesta se sia lecito separare le pubbliche virtù dai vizi privati. Alla luce del recente caso Marrazzo, la maggioranza della gente è arrivata alla conclusione che i comportamenti privati vanno disgiunti da quelli pubblici. Davvero una strana morale per chi pensa che un uomo pubblico che esercita in modo ineccepibile i suoi incarichi, possa meritare stima e onori anche se vive il privato all'insegna della depravazione e dell'immoralità. Secondo la logica dei "separatisti", un buon politico rimane tale anche se un attimo dopo uscito dalle stanze del potere, si droga, si ubriaca, si intrattiene con persone dello stesso sesso, e magari pratica la pedofilia. L'uomo moderno si è dimenticato che l'etica ha ben poco di privato. Già gli antichi, come Aristotele, sostenevano che l'etica riguarda sia l'economia domestica che il bene della città. In fondo, è non è vero che un buon politico si può paragonare ad un buon gestore della propria famiglia? Ha allora senso conferire fiducia ad un "padre" che cornifica moglie e figli sullo squallido altare del vizio privato?

Gianni Toffali

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