09 12 07 (Aggiornamento del 7.12 ore 23) CARMEN. SUCCESSONE. A SONDRIO. QUASI A MILANO

Strapieno l'Auditorium (che ha fatto ancora una volta il suo dovere nonostante i 23 anni compiuti)

Sono le 22 di lunedì 7 dicembre, giorno di S. Ambrogio e quindi, come da tradizione, dell'inaugurazione della Stagione Lirica del Teatro Alla Scala di Milano. Stiamo uscendo dall'Auditorium Torelli con la protagonista a Sondrio della serata per l'impegno ancora una volta profuso in questa circostanza, Wanda Del Felice. Non da sola. In primis con lei il marito Antonio, vignettista principe, e qualcun altro. A latere da sottolineare che l'occasione l'ha colta al volo l'assessore alla Cultura Marina Cotelli. E così é venuta, quarta volta, la diretta da Milano, come in cinque città lombarde e in altre sparse per il mondo. Vedersi un'opera come la Carmen - l'hanno prossimo c'è Wagner, non è la stessa cosa anche se musicalmente l'autore non si discute - era un'occasione ghiotta per molti. Dicevamo nei giorni scorsi che bisognava presentarsi molto prima se si voleva trovare posto. Due ore prima dell'inizio c'era già chi si sedeva nella sala. Un quarto d'ora prima dell'inizio ci saranno state 50 persone in piedi e la gente continuava ad arrivare. Al prof. Nello Colombo il compito di presentare l'iniziativa e l'opera. Fra il pubblico il Prefetto Chiara Marolla con l'assessore Cotelli che si è presa un bell'applauso, e persone arrivate da Morbegno, Bormio - questi impiegando due ore e passa pur di arrivare a Sondrio -.

Il pubblico dell'Auditorium, - che con 23 anni sulle spalle ha dimostrato ancora la sua vitalità bene reagendo al sonoro 'sonoro' dell'impianto con maxi - maxischermo -, ha seguito l'opera in religioso silenzio con fragorosi applausi quando ci volevano come se fosse stato dentro al teatro.

Commenti alla fine. Splendida la parte musicale, dal direttore agli interpreti applauditissimi, in primis Anita Rachvelishvili (pensare che aveva fatto il provino per il ruolo marginale di Frasquita ma, sentitala, il Direttore l'aveva voluta come protagonista, e ci aveva visto bene!) e Jonas Kaufmann senza distinzione di opinioni. Per quanto riguarda la regia invece pareri diffusi concordi con i loggionisti che hanno fischiato. Nel dopo in una diretta TV qualcuno ha sostenuto che la Emma Dante è regista del nuovo e quindi il nuovo per definizione non si può valutare. Singolarissima tesi. Altri, prof. Veronesi compreso, ha detto che quando c'è il nuovo è inevitabile che si contesti ma bisogna andare avanti. Accuse infine, tanto per cambiare, a loggionisti e chi la pensa come loro di essere conservatori. Difficile comprendere questa impegnata regista teatrale, per la prima volta alle prese con un'opera, che arriva alla presentazione dell'opera vestita in modo - limitiamoci - bizzarro e con scarponi, non certo simbolo di eroina greca e di archetipo. Certo l'idea della morte con un'opera cupa ce l'ha data ed è un peccato perché con una regia non diciamo buona ma anche solo sufficiente l'opera, comunque in sé validissima, sarebbe diventata epocale. Che l'opera sia stata sradicata dalla regia dal suo alveo naturale ce lo dice, d'altronde, lei stessa:

'Il luogo non sarà né Siviglia né Palermo ma una specie di Macondo, di Città Invisibile di Calvino: Un luogo di poveri e sfruttati, militari e sigarai, in cui il fasto irrompe quando arriva il torero Escamillo, attorniato dagli ammiratori che sollevano le immagine dei suoi trionfi sanguinari, dei tori massacrati' (da una recensione pubblicata nel suo sito). E ancora 'Carmen un'eroina del teatro greco come archetipo e io immagino il carro della morte che sempre la segue, pronto a ghermirla, e lei lo sa'

A parte i fischi alla regista diluvio di applausi per poco meno di un quarto d'ora. Simpaticissima nell'intervista dopo il successone la debuttante Anita Rachvelishvili, ora una certezza assoluta, in un italiano, lei giorgiana, perfetto.

Ed ora la scheda:

Carmen di Georges Bizet (3 atti, con 3* e 4* accorpati)

Nuova produzione Teatro alla Scala. Cantata in francese con videolibretti in italiano, inglese, francese

Durata spettacolo: 3 ore e 45 minuti, 1 h e 5' di pause)

Direttore Daniel Barenboim

Regia e costumi Emma Dante

Scene Richard Peduzzi

Luci Dominique Bruguière

Personaggi e interpreti:

Don José Jonas Kaufmann

Escamillo Erwin Schrott

Le Dancaïre Francis Dudziak

Le Remendado Rodolphe Briand

Moralès Mathias Hausmann

Zuniga Gabor Bretz

Carmen Anita Rachvelishvili

Micaëla Adriana Damato

Mercédès Adriana Kučerová

Frasquita Michèle Losier

Une marchande d'oranges Perla Viviani Cigolini

Un bohémien Lorenzo Tedone

Lillas Pastia Gabriel Da Costa

Guida Carmine Maringola

Ripresa televisiva realizzata da RAI-Radiotelevisione Italiana, distribuzione RAI TRADE.

Le prossime recite in questo mese: 07 (ore 18:00), 10 (20:00), 13 (20:00), 15 (20:00), 18 (20:00), 20 (15:00), 23 (20:00)

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