09 12 10 COMUNI CONFINANTI: CHIESTO UN INCONTRO CON IL GOVERNO

Il Presidente dell'Associazione dei Comuni di Confine chiede un incontro urgente alle Istituzioni Nazionali di Governo. "È inutile aspettare oltre per ottenere ciò che la Legge sancisce come diritto - ha dichiarato il Presidente Nazionale dei Comuni di Confine Marco Scalvini - è arrivato il momento di chiarire le posizioni ed i programmi governativi rispetto alle esigenze di circa 2.000.000 di abitanti dei Comuni che confinano con le Regioni e Provincie della Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia, Trento, Bolzano e i confinanti di Stato con la Svizzera e l'Austria".

QUEL CHE HANNO I PRIVILEGIATI

- 445 Comuni e 1.800.000 abitanti per rivendicare il diritto ad esistere e sopravvivere in quei Comuni che confinano con l'Italia privilegiata delle Autonomie e degli Stati Esteri che offrono:

1) Meno tassazione sui redditi, proprietà e imprese.

2) Più servizi scolastici, sanitari, assistenziali, universitari e alto livello della qualità della vita.

3) Contributi a fondo perduto per residenze per giovani coppie, ristrutturazioni e sistemazioni di

edifici abitativi.

4) Fondi agevolati con azzeramento dei tassi d'interesse e percentuali a fondo perduto totalmente

gratuiti, per imprese e aziende produttive, commercianti, artigiani e terziario.

5) Opere Pubbliche a scopo turistico-ricettivo in concorrenza con i territori confinanti delle Regioni

Ordinarie.

MEGLIO DISCUTERE CHE ANDARE IN PIAZZA

"Ho richiesto questo incontro urgente per avere immediate risposte concrete - ha dichiarato il Presidente Ass.Comi.Conf. Marco Scalvini - con la volontà di evitare manifestazioni di piazza dovute dall'esasperazione dei 445 Comuni che in questo momento di crisi economica subiscono la chiusura di asili, scuole, biblioteche, uffici decentrati, aziende ed imprese commerciali nelle frazioni dislocate lontane dal capoluogo".

Ass.Comi.Conf.

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