09 12 20 DALL'ALBO DEI GIORNALISTI A QUELLO DEI SANTI
Nel racconto del postulatore della causa di beatificazione, la straordinaria storia di Lolo, scrittore spagnolo, autore di decine di articoli e di nove libri, per 28 anni paralizzato e poi anche cieco, ma sempre con il sorriso sulle labbra
Sarà il primo giornalista professionista ad essere elevato alla gloria degli altari. Si chiama Manuel Lozano Garrido, ma in Spagna, nell'Andalusia, dove è vissuto dal 1920 al 1971, era affettuosamente chiamato "Lolo". Il processo di beatificazione che lo riguarda è già concluso. Anche l'ultima fase, quella sul miracolo ottenuto per sua intercessione. Ora manca solo che il Papa indichi la data della solenne proclamazione, e l'intervento di Benedetto XVI dovrebbe essere prossimo.
<>, dice monsignor Raphael Higueras Alamo, postulatore della causa di beatificazione. <
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<>, prosegue monsignor Higueras << ci sono anche altri santi che in vita si sono interessati molto della stampa. Per esempio, San Massimiliano Kolbe, il religioso francescano conventuale, grande apostolo dell'Immacolata, che morì nel 1941 nel "bunker della fame" del Lager di Auschwitz. Per il suo apostolato mariano si serviva molto della stampa. Il Beato Giacomo Alberione, fondatore di numerose congregazioni religiose cattoliche, fu un grande editore. Lo stesso San Francesco di Sales, vescovo di Ginevra, nel 1600 aveva capito l'importanza della stampa per la diffusione del Vangelo e si dedicò molto all'apostolato attraverso i libri e per questo è stato proclamato "patrono dei giornalisti". Ma Lolo sarà il primo giornalista professionista laico ad essere beatificato. In vita era iscritto nell'albo dei giornalisti professionisti, ora sta per essere iscritto nell'albo dei Santi>>.
Monsignor Higueras Alamo, Prelato d'Onore di Sua Santità, Canonico Magistrale della Cattedrale e Giudice diocesano della Diocesi di Jaén, è la persona che più di ogni altro ha conosciuto a fondo Manuel Lozano Garrido. Non solo perché in questi anni si è interessato a tempo pieno di lui come postulatore della causa di beatificazione, ma anche perché lo ha conosciuto, gli è stato amico, lo ha assistito e Lolo è spirato proprio tra le sue braccia.
<>, ricorda commosso monsignor Higueras. <>.
Di che cosa era ammalato?
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Apparteneva a una famiglia molto religiosa?
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Prima che la paralisi lo costringesse a vivere su una sedia a rotelle, che tipo era?
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Qual è la caratterista della santità di Lolo?
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Per la beatificazione occorre un miracolo che viene attribuito all'intercessione del candidato alla santità. C'è questo miracolo per Lolo?
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Renzo Allegri
renzo@editorialegliolmi.it