2 13 (Aggiornamento DEL 13.2) PROVERA: "SE 10 MILIONI DI EURO ALL'ANNO VI SEMBRANO UN FALLIMENTO..."

"Quando arrivai a Palazzo Muzio, nel 2004, le casse della Provincia erano vuote: dalle acque non arrivava nulla. Nel mio ultimo anno da presidente, nel 2009, la Regione Lombardia ci ha trasferito 10 milioni di euro per il demanio idrico che si sono aggiunti ai 24 arrivati nei tre anni precedenti. Senza quei soldi non avremmo potuto realizzare strade e rotatorie, accendere il mutuo per le tangenziali di Morbegno e di Tirano, promuovere il nostro turismo, sostenere le richieste dei Comuni, avviare progetti importanti nei settori dell'energia e dell'ambiente". L'ex presidente della Provincia Fiorello Provera, ora eurodeputato, interviene su quella che definisce una "vittoria storica", il trasferimento dei proventi del demanio idrico, per rispondere a chi ne mette ora in dubbio l'efficacia di fronte alla richiesta avanzata alla Regione Lombardia delle competenze.

"Sono favorevole alla proposta di legge del gruppo consiliare del Pdl, spero che tutti la sostengano, sinistra compresa, ma non accetto che si attacchi quanto ottenuto durante il mio mandato - continua Provera -. Allora non avevamo fondi a disposizione a fronte di emergenze viabilistiche, ma non solo, non più rinviabili, per questo ci concentrammo sui proventi del demanio idrico. Anche perché competenze, cioè gestione, significa rilevazione e riscossione dei canoni, operazioni che hanno dei costi e che è necessario organizzare. A seguito delle nostre reiterate richieste, il presidente della Regione Roberto Formigoni, quando oramai la legge nazionale che lo imponeva era stata soppressa, inserì il provvedimento in Finanziaria assicurandoci le risorse per il futuro". Per tre anni, infatti, la Provincia aveva ottenuto i trasferimenti a seguito della sottoscrizione di uno specifico accordo con la Regione nel quale erano indicati anche gli interventi da finanziare. La formalizzazione nella Finanziaria permise alla Provincia non solo di avere garantite le risorse per sempre, ma anche di poter definire in autonomia gli interventi da finanziare lasciando alla Regione il semplice parere consultivo. "Una scelta politica - la definisce Provera - risultato della collaborazione tra istituzioni: questa è la chiave di tutto. Non si può prescindere né dalla Regione né dal Governo superando anche le connotazioni politiche come avvenuto con Antonio Di Pietro, ministro di Prodi, per la sottoscrizione dell'accordo sulle tangenziali".

"Ora questo metodo va nuovamente applicato - aggiunge l'ex presidente della Provincia - e mi auguro che oltre che del trasferimento delle competenze del demanio idrico ci si preoccupi anche di Expo 2015 e del traforo della Mesolcina. Perché i grandi progetti che vengono proposti devono anche essere realizzati, altrimenti finiscono in polverosi cassetti".

Infine la risposta a chi lo accusa di non essersi occupato di acque: "La moratoria è stata ottenuta durante il mio mandato e abbiamo anche lavorato per il Piano Territoriale. Devo rendere merito in particolare all'assessore Ugo Parolo che sulla grande viabilità, sulle acque e sul Ptcp ha lavorato benissimo. Sarebbe opportuno ricordare ciò che è stato fatto, invece di limitarsi ad attaccare strumentalmente".

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