2 20 LA MALASANITÀ AMERICANA E I PROFITTI INFINITI

La lettera della compagnia di assicurazioni Anthem Blue Cross annunciava a mio figlio che il costo della sua polizza aumenterebbe del trentanove per cento fra due mesi. Tutto normale per le compagnie che sono guidate solo dal guadagno.

In un periodo economico poco promettente quando la disoccupazione si aggira sul dieci per cento, ci sono sempre quelli che prosperano. Le compagnie di assicurazioni aumentano i prezzi senza controlli e il governo americano continua ad essere bloccato senza riuscire a creare un sistema di sanità che offra copertura a tutti e allo stesso tempo controlli la cupidigia delle corporation.

Dopo quasi un anno di discussioni e un disegno di legge approvato dalla Camera e uno meno buono dal Senato, si continua ad essere alla mercé delle ditte di assicurazione.

Mio figlio ha poca scelta e dovrà quindi pagare l'aumento o rischiare la bancarotta in caso di malattie serie.

I politici statali e federali sono stati scioccati dalla notizia dell'aumento. L'amministrazione di Barack Obama ha iniziato un'investigazione per cercare di vedere se l'aumento è legale.

Steve Poizner, il commissioner dell'assicurazione della California, ha anche lui iniziato un'inchiesta al livello statale. Sembra che l'aumento sia stato rimandato di qualche mese.

Ciò che sciocca di più è il fatto che i profitti delle compagnie di assicurazioni hanno raggiunto cifre oscene nel 2009. Uno studio del gruppo Healthcare for America ha rilevato che le cinque aziende di assicurazioni più grandi hanno generato profitti del 56% nel 2009. Fra di queste Cigna ha avuto un aumento del 346% di profitti mentre allo stesso tempo aveva ridotto il numero di assicurati del 5,5 %. Wellpoint che include Anthem fra le sue filiali ha generato un aumento del 91% dal 2008 mentre allo stesso tempo ha ridotto il numero di assicurati del 3%.

In effetti, queste compagnie non rinnovano l'assicurazione a coloro i quali gli causano spese ingenti e si concentrano invece sui clienti che pagano e non rappresentano un rischio al loro portafoglio. Fanno il loro mestiere che è quello di guadagnare quattrini ai loro investitori. Tutto legale. Tutto parte del sistema capitalista. Chi non vuole comprare l'assicurazione può farne senza.

Se i dirigenti delle corporation fanno il loro mestiere, i politici invece non fanno il loro. Si sa che i legislatori repubblicani vedono poco di male quando le aziende di assicurazione aumentano i prezzi perché accettano volentieri il sistema di offerta e richiesta senza pochi o nessun controllo.

I democratici però che sempre dicono di difendere i più poveri rimangono bloccati dalle regole del governo. Il Senato americano, nonostante abbia passato il disegno di legge per riformare la sanità, continua ad operare con la necessità della supermaggioranza di 60 voti per approvare disegni di legge. In effetti, ciò dà alla minoranza, in questi tempi il Partito Repubblicano, il potere di bloccare leggi che non siano piacevoli alle aziende alle cui il Gop è legato ideologicamente.

I democratici però con la loro maggioranza hanno nelle mani lo strumento legale di approvare leggi schivando il filibuster. Si tratta del processo chiamato "reconciliation" che solo richiede 51 voti al Senato invece di 60 per approvare leggi. La reconciliation si applica solo a leggi che hanno a che fare con questioni di bilancio. La mggior parte del disegno di legge sulla riforma della sanità ha infatti implicazioni sul bilancio. I democratici quindi potrebbero agire.

Obama però continua ad insistere che vuole trattare di governare in modo bipartisan e spera che i repubblicani alla fine comincino a cooperare. Nel frattempo dopo quasi un anno di dibattiti sulla sanità le corporation continuano a fare quello che vogliono.

Brian Sassi, il direttore delle polizze individuali della Anthem, ha spiegato che il 39% riflette l'aumento massimo possibile ma ciò non tocca la maggioranza dei loro assicurati. L'aumento massimo è infatti quello che ha ricevuto mio figlio. Non è l'unico.

Sassi ha anche dichiarato che i clienti come mio figlio sono molto importanti per la sua azienda. È vero. Senza di loro i profitti della Anthem svanirebbero.

Domenico Maceri (x)

(x) dmaceri@gmail.com), PhD della Università della California a Santa Barbara, è docente di lingue a Allan Hancock College, Santa Maria, California, USA. I suoi contributi sono stati pubblicati da molti giornali (International Herald Tribune, Los Angeles Times, Washington Times, San Francisco Chronicle, Montreal Gazette, Japan Times, La Opinión, Korea Times, ecc.) ed alcuni hanno vinto premi dalla National Association of Hispanic Publications.

Domenico Maceri (x)
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