2 20 "I HAVE A DREAM: FARÒ PACE CON L'ISLAM"
"I have a dream: farò pace con l'islam", promise Obama appena eletto presidente. Pacifisti, buonisti e "volemosebenisti" di mezzo mondo andarono in brodo giuggiole. Alcuni di loro, sebbene non islamici, ringraziarono Allah per il prezioso dono fatto piovere dal cielo. Peccato che di li a poco non piovvero ne baci ne abbracci, ma sonore sberle "sparate" sui territori "occupati" dagli yankee a stelle e strisce. Per ironia della sorte (o meglio, dell'illusorio giuramento), all'indomani dell'insediamento dello speranzoso Obama, seguì un incremento esponenziale di attentati e di morti in Afganistan e Iraq. Ma non solo, nonostante l'assegnazione di un premio Nobel per la Pace, Al Qaeda ha rivendicato il mancato attentato sulla tratta Amsterdam Detroit e promesso al nipotino di Martin Luter King, nuovi attacchi all'America. Se i politici e l'opinione pubblica non si metteranno a studiare seriamente il corano (soprattutto laddove incita alla guerra santa contro gli infedeli), aspettiamoci un futuro contraddistinto da minareti, moschee e madrasse. D'altronde, come dare torto ad un buon conquistatore musulmano che offre la sua vita in cambio di settantadue calorose vergini che lo attendono ad arti inferiori aperte nell'aldilà?
Gianni Toffali