5 10 TANTE LE COSE IMPORTANTI MA ANCHE QUESTA, DELLA TROMBA, LO È, SALVO CHE PER I POVERI DI SPIRITO
Dalla stampa ('La Provincia di Sondrio', articolo di Michela Nava): "Sono già quasi 400 le firme raccolte in pochi giorni a Tirano per chiedere a Walter Rinaldi, ex autotrasportatore di 49 anni che vive in paese nella sua casa in mezzo alle vigne, di continuare a diffondere le note del Silenzio del trombettista Nini Rosso alle 23 di ogni sera, dagli altoparlanti della sua abitazione".
Eravamo una sera estiva nel giardino del Palazzo Sertoli Salis con un gruppo di amici. Una sera stupenda, temperatura ideale, firmamento nitidissimo dopo uno scroscio pomeridiano, provvidenziale per avere eliminato qualsiasi traccia di pulviscolo atmosferico.
All'improvviso, alle 23 in punto, le note del silenzio.
Credo fosse quello famosissimo di Celeste Raffaele Rosso, in arte Nini Rosso, che con la sua particolare interpretazione spopolò nel 1964 in Italia e all'estero. Un suono purissimo in una serata fatata. Ascoltammo in silenzio, anche con un brivido lungo la schiena e quando l'ultima nota salì verso Roncatola spegnendosi poco a poco, fu come uno svegliarsi. Non è retorica, né cediamo all'enfasi; riportiamo momento e situazione tal quali.
Per quanto mi riguarda inoltre il ricordo struggente di un altro silenzio, quello suonato da Marco Longo - dipendente comunale in Ufficio Tecnico ma la sua vita era la banda -, scomparso in questi giorni. Eravamo davanti alla Collegiata di Sondrio che ospitava i funerali delle vittime della calamità di Tresenda, maggio 1982. In quel suono che entrava nel cuore delle migliaia e migliaia di persone presenti, il pianto della Valle, la disperazione per la tragedia, l'esortazione a riprendersi. Forse la sua più bella, sentita, commovente interpretazione.
Torniamo al giardino. Chi non era del posto chiese spiegazioni. Ci risposero che si trattava di una sorta di tradizione, quella di un tiranese che tutte le sere, alle 23, trasmetteva il suo messaggio. "Siamo ancora qui - ci sembrò di aver capito - un altro giorno è alle spalle, ora il riposo".
Recentemente la notizia che qualcuno ha protestato e che il vero silenzio - in questo caso e nel confronto plumbeo, tragico, quasi di morte - dovrebbe prevalere su quello gentile, tenero, nella sua vitalità struggente, offerto sera dopo sera da questo Walter che alla soglia del mezzo secolo di vita ha assunto questa iniziativa. Lui che vivendo, come dicono le cronache, con il suo fidato cane, con l'austero cavallo, dal quotidiano annuncio mattutino d'un altro giorno da parte del suo gallo, terzo compagno di vita, ha forse ricevuto l'idea del messaggio serale.
Giusto confidare nei tiranesi e nel loro buon senso. Verremo volentieri una sera a sentirlo quando ci direte, spero presto, che la moderna ninna-nanna ha ripreso ad accompagnare tutti in braccio a Morfeo.
Alberto Frizziero
PS Tante le cose importanti ma anche questa lo è,e come, salvo naturalmente che per i poveri di spirito.