7 10 19 VERSO IL DISTRETTO AGROALIMENTARE DI QUALITÀ DELLA VALTELLINA
Il bando sui distretti agricoli
Un decreto legislativo del 2001 convertito per delega dalla legge regionale 1/2007 individua i distretti agricoli come: "libera aggregazione di imprese volta allo sviluppo collaborativo di azioni volte alla condivisione di risorse e conoscenze, all'innovazione, all'internazionalizzazione, alla logistica". La legge regionale prevede il riconoscimento dei distretti agricoli individuandoli in tre tipologie: di filiera, agroalimentari di qualità, rurali. I distretti agroalimentari di qualità si caratterizzano per la presenza di almeno una produzione con marchio di qualità certificata con un fatturato che non deve essere inferiore al 20% del totale; per la presenza di relazioni fra imprese; per la partnership con università e centri di ricerca che ne distinguono il carattere innovativo. Tra i vantaggi che lo schema distretto garantisce rientrano la maggiore razionalizzazione dei fondi pubblici, la definizione di azioni comuni con riduzione dei costi e formazione di economie di scala, la riorganizzazione delle filiere per aumentarne la competitività, il mantenimento e la crescita dei livelli occupazionali, la creazione e la riqualificazione delle strutture produttive. Il Distretto agroalimentare punta alla valorizzazione delle produzioni locali (tipiche e non) attraverso il miglioramento dei metodi di produzione e di commercializzazione dei prodotti e la creazione di sinergie con l'intero ambito territoriale. Le linee strategiche vengono sviluppate a livello verticale ed orizzontale, per garantire la specificità di ciascuna filiera interessata.
Le fasi
Il 15 giugno è scaduto il termine per la presentazione delle candidature dei Distretti Agroalimentari alla Regione Lombardia, per la graduatoria si dovranno attendere 90 giorni, quindi entro il prossimo 15 settembre verrà resa nota. In caso positivo, entro 40 giorni dovrà essere costituita la società di Distretto, dovranno essere definiti progetti e piano finanziario. La governance del Distretto sarà il Multiconsorzio, oggi formato dai soli consorzi di tutela dei prodotti tipici, che, attraverso un'integrazione statutaria, amplierà la base societaria.
I progetti
I soggetti attuatori dei singoli progetti, soltanto in parte proposti e realizzati dal Multiconsorzio, ma frutto di una reale sinergia, saranno identificati nella parte esecutiva, successivamente quindi all'eventuale approvazione da parte della Regione Lombardia. Si tratta di progetti in coerenza con lo spirito che ha sempre animato i consorzi di tutela dei prodotti. Sul fronte della promozione e commercializzazione tra i progetti rientrano il QR Code, la tecnologia che consente di ottenere informazioni in tempo reale con l'utilizzo del proprio cellulare, l'e-commerce attraverso lo Store Valtellina, un house organ sull'agroalimentare valtellinese. Per l'innovazione si pensa alla logistica integrata, all'integrazione del settore lattiero-caseario, allo sviluppo di un sistema di competenze e di laboratori per la tracciabilità del prodotto tipico, alla razionalizzazione delle reti distributive e alla filiera corta in agricoltura. Nell'ambito dell'internazionalizzazione si punta ad avviare o intensificare l'export delle imprese locali. Per realizzare l'obiettivo della comunicazione, il Distretto Agroalimentare si candida a diventare lo Sportello della montagna lombarda per l'Expo 2015. Per la formazione sono stati inseriti corsi di educazione alimentare per il consumatore finale e di formazione per gli imprenditori agricoli.
I numeri
Le aziende che hanno aderito al Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina sono un'ottantina per un fatturato complessivo annuo di quasi 600 milioni di euro, di cui il 50% rappresentato da produzioni certificate. Una vera e propria marcia in più per la provincia di Sondrio, che non ha eguali in Lombardia per concentrazione di prodotti a marchio, che supera di oltre il 100% la percentuale minima richiesta dal bando, pari al 20%. I 16 progetti, ancora da definire nella loro fase esecutiva, prevedono investimenti per 18 milioni di euro.