7 10 43 ALLARME SUL SETTORE GRAFICO-CARTARIO
Forti aumenti sulle materie prime mettono le aziende in difficoltà
14 luglio 2010 - Confindustria Sondrio alza l'attenzione sul settore grafico-cartario, in
sofferenza a causa dei forti aumenti del costo della materia prima.
Il prezzo della cellulosa è salito fortemente negli ultimi mesi ed ha generato rialzi sulle
quotazioni della carta che si sono tradotti in un'impennata dei costi operativi per le
aziende di trasformazione. Le ragioni di questo fenomeno, oltre all'assenza di produttori di
cellulosa sul territorio nazionale, sono da ricercarsi nella forte richiesta proveniente dai
mercati orientali. Il fabbisogno della Cina e delle altre tigri asiatiche determina squilibri tra
domanda e offerta che inevitabilmente comportano un aumento dei prezzi.
"I costi della materia prima sono cresciuti del 30-40% da gennaio ad oggi. Solo tra maggio
e giugno abbiamo registrato un incremento del 16,2%" - spiega Paolo Corti, Presidente
della sezione Grafico-Cartaria di Confindustria Sondrio. "Per le nostre aziende l'acquisto
della carta ha un'incidenza rilevante sul fatturato, variabile dal 35% al 60% secondo la
specifica lavorazione. I nostri costi di produzione sono lievitati notevolmente nel giro di
pochi mesi e purtroppo è sempre molto difficile ribaltarli sui prezzi di vendita".
In base alle rilevazioni ISTAT il settore cartario-editoriale conta in provincia di Sondrio
circa 60 imprese. In queste aziende lavorano oltre 400 addetti, un dato inferiore di circa
100 unità rispetto a qualche anno prima a causa della chiusura della Cartiera di Tirano.
Accanto ad alcune realtà importanti sono attivi molti piccoli operatori che soffrono più degli
altri a causa del ridotto potere contrattuale nei confronti dei fornitori.
"Negli ultimi tempi Confindustria ha affrontato a più riprese il tema delle materie prime" -
commenta paolo Mainetti, numero uno degli Industriali sondriesi. "Sono in atto
cambiamenti strutturali nello spostamento della domanda verso i Paesi emergenti, un
fenomeno consolidato con il quale bisogna abituarsi a convivere. Tuttavia, abbiamo
motivo di ritenere che anche nel caso della cellulosa, come in altri simili, vi sia una
discreta dose di speculazione che le Autorità di controllo dovrebbero cercare di evitare".
"I fornitori ci stanno mettendo in croce. C'è poca materia prima disponibile e quella che c'è
costa parecchio" - prosegue Corti. "Le aziende del nostro settore stanno faticando, sono
sempre meno competitive. Chiediamo un occhio di riguardo per il nostro comparto, anche
da parte dei clienti pubblici e privati che risiedono in provincia".
Fulvia Canovi