8 20 20 A SONDRIO RIUSCITO BLITZ NOTTETEMPO DELLE TRUPPE D'ASSALTO CONTRO IL CEDRO DI PIAZZA CAMPELLO. ONORIFICENZE AGLI 'EROI DEL 20 AGOSTO'. MEDIAZIONE NEL CESTINO. ADESSO RESTA DA PORRE LA TARGA IN MEMORIA DEI RICORDI SPAZZATI VIA DA CHI, EVIDENTEMENT
Secondo i più raffinati dettami della strategia l'operazione è iniziata 26 minuti prima del sorgere del sole ma novanta esatti dopo l'alba in modo da avere sufficiente luminosità per l'osservazione dall'alto.
Non dall'elicottero.
Il rumore avrebbe insospettito qualcuno col rischio che venisse avvisata Paola Pizzini, leader degli strenui difensori del cedro di Piazza Campello. Non parliamo poi del rischio di vedere arrivare lì Eugenio Nonini che il giorno prima si era incatenato alla pianta. Conoscendo il soggetto si poteva temere che qui magari si sarebbe immolato buttandosi contro le motoseghe.
Primavere
Operazione dunque controllata, si dice, dal satellite, proprio il giorno in cui cade l'anniversario di un'altra operazione-blitz, l'invasione sovietica della Cecoslovacchia che pose fine alla Primavera di Praga.
Qui finisce invece la primavera del cedro.
Il blitz
Le truppe d'assalto, scelte con accuratezza tra i migliori guastatori delle Alpi, si sono inoltrate nel tessuto cittadino silenziosamente supportate dal meglio della tecnologia. La città dormiente non si è accorta di nulla. Se ne è accorto un non mattiniero - per via della differenza del fuso orario - sondriese in vacanza all'estero. Andato sulla webcam della Popolare per vedere che tempo facesse a Sondrio dopo le notizie del maltempo in Europa ha scoperto che l'imponente cedro era stato squartato da cima a fondo lasciando, e chissà perché - forse a monito dei cittadini che si guardino nel futuro di mettere in discussione le scelte dell'Amministrazione Comunale -, il tronco con un po' di fronde in alto.
Operazione riuscita. E ora le onorificenze
Non è ancora noto quando il manipolo dei guastatori, provenienti dalle file dell'ASM, verrà ricevuto a Palazzo Pretorio per ricevere l'onorificenza dovuta per il brillante esito dell'operazione ben pianificata, bene attuata, (quasi) bene conclusa. Una onorificenza particolare, con colori cangianti, al Presidente ASM prima favorevole al salvataggio del cedro, poi presentatore di una mediazione (salvare la pianta, spiantarla e piantarla da un'altra parte), infine comandante in capo della operazione cedricida.
Se il buon senso non si fosse smarrito…
E sì che a questo punto se il buon senso non si fosse smarrito nell'angolo fra Piazza Campello e Corso Italia, preso atto oggettivamente che sarebbe stato più facile far passare nella cruna dell'ago la relativa delibera piuttosto che far modificare al Sindaco il progetto della piazza, la soluzione caldeggiata dal Presidente dell'ASM (prima ancora dal nostro giornale! Ndr) avrebbe rappresentato la soluzione, anche a rischio di mancato attecchimento.
Non è finita
Non è finita. Per l'albero sì ma non per la storia.
In quella zona c'era un cimitero. Le tombe, e le lapidi, erano state rimosse quel dì. Ne manca una, dedicata al cedro, o meglio al baule dei ricordi di tanta gente che ha visto svanire al sole incipiente di un triste venerdì 20 agosto.
Non è finita. Una targa lì ricorderà la vicenda. E se rimossa, verrà rimessa. E se rimossa verrà rimessa. E se rimossa, verrà rimessa. E se rimossa verrà rimessa. E se rimossa, verrà rimessa. E se rimossa verrà rimessa……
GdS