8 20 06 INTERVISTA AL NEO-SEGRETARIO PROVINCIALE DELLA LEGA, NARCISO ZINI

La Lega ha scelto. A conclusione del suo Congresso per la segreteria, in 120 hanno scelto Narciso Zini (poco più dei due terzi) e 57 Maurizio Piasini. Per completezza il nuovo direttivo: Oreste Pozzoli, Mario FomiattI, Gianmaria Redaelli, Elisabetta Ferro Tradati, Paolo Pedroncelli, Renata Ottelli, Massimo Colombini, Fludio Soppelsa, Giordano Testini

Zini

Nato a Livigno 50 anni fa, da 25 milita nella Lega "Ho fatto la gavetta da militante, segretario di sezione, quindi di circoscrizione ed ora provinciale". Da 9 anni è attivo vicesindaco di Livigno, già consigliere provinciale nel precedente mandato, Presidente Provera. Baffi e barba caratteristici, aggiungiamo, nonché piglio deciso, abile organizzatore.

D. 1. Un particolare significativo non sottolineato da nessuno. Se la memoria non tradisce è la prima volta che un incarico di vertice, istituzionale o politico, a livello provinciale tocca a un livignasco (in passato si ricorda Valentino Galli nella Giunta provinciale, caso a parte ovviamente l'on. Italo Bellotti in quanto parlamentare). Vuol dire qualcosa?

R. 1. Effettivamente non c'è mai stato alcun incarico politico provinciale forse perché i numeri dell'alta valle non lo hanno mai permesso. E' dunque motivo di grande soddisfazione contare le numerose preferenze che la militanza mi ha accordato. Con questi numeri mi sento veramente il segretario voluto da quasi tutti e quindi in condizioni di poter effettivamente lavorare con l'appoggio e sostegno di tanti.

D. 2. Quale la linea che il nuovo segretario provinciale della Lega vuol portare avanti?

R. 2. Il mio incarico arriva dopo tre anni di commissariamento della sezione provinciale e nonostante riconosca i grandiosi sforzi da parte del Commissario assessore regionale De Capitani - passato dalla Presidenza del Consiglio Regionale all' assessorato regionale all'agricoltura (ndr) - la mancanza di coinvolgimento della base sul territorio ha creato una sorta di disaffezione nella militanza nonostante bisogna riconoscere che ha comunque sempre continuato a lavorare. A dimostrarlo ci sono i risultati delle ultime consultazioni provinciali europee e regionali. Il malcontento per il mancato coinvolgimento della base era però fin troppo evidente e fortunatamente dal nazionale è arrivato l'ok per il congresso. C' è da parte mia molto rispetto per le figure istituzionali che ci rappresentano ai diversi livelli ma la politica del movimento deve necessariamente essere fatta dai direttivi nelle sedi politiche dove l'interesse del movimento è quello assoluto. E in questo senso cercherò di gestire in costante contatto con la militanza del territorio questo triennio di segretario.

D. 3. Scontatissimo il tema delle acque quali sono gli altri temi che la Lega considera prioritari?ù

R. 3. Tutti i temi sono importanti ma quelli che devono trovare assolutamente soluzione sono quelli ordinari della gente comune, che inevitabilmente vanno a pesare soprattutto sui più deboli. Penso alla sanità, al sociale alla scuola e naturalmente acque viabilità e risorse fondamentali per il rilancio della nostra provincia.

Sono soprattutto i primi tre temi a preoccuparmi perché in questi periodi di ristrettezze chi subisce maggiormente i tagli è chi questi servizi li ha già ridotti se non precari. Spesso per mancanza di risorse umane che possiamo soltanto ottenere gratificandoli se accettano di esercitare in questo bellissimo ma pur remoto angolo di mondo. Attenzione a questi temi perché sono fondamentali per prevenire lo spopolamento dei nostri paesi montani nei quali, se non regolarmente abitati, viene meno il controllo della natura. Con la discesa delle popolazioni a valle sarà sempre più frequenti la discesa della stessa montagna, rovinosamente, a valle.

D. 4. Due parole sul tema del giorno: "elezioni si, elezioni no".

R. 4. Purtroppo elezioni si ma resto sempre in apprensione considerati i problemi e interventi urgenti che dobbiamo affrontare.

D. 5. Infine ad un livignasco una domanda d'obbligo sulla questione della zona franca periodicamente sollevata da qualcuno. E' d'accordo con quello che abbiamo sempre sostenuto su queste colonne? ("sì, non ci sono più le condizioni per cui venne istituita ma non si possono usare due pesi e due misure. Via Livigno e invece restano le Regioni a Statuto Speciale con privilegi assurdi? Follia").

R. 5. La zona franca è una risorsa per l'intera provincia, certo un privilegio particolare per qualcuno ma ripeto una risorsa per tutta la popolazione provinciale soprattutto per le categorie di produttori e artigiani. La cosa importante è utilizzarla al meglio perché questi benefici vengano utilizzati al meglio.

GdS

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