8 20 30 AMPIO DISSENSO IN CITTA' PER IL TAGLIO DEL CEDRO CHE POTEVA, ALMENO, ESSERE SPOSTATO ALTROVE. IN COMUNE NON SI È CAPITO CHE NON ERA UN ALBERO MA UN SIMBOLO

Con il titolo e con il testo che seguono, pubblicati sul Giorno nella prima pagina del settore del giornale, redazione di Sondrio, il quotidiano ha commentato la soppressione del cedro, cui ha dedicato anche due pagine interne.

L'intervento - NEGATA LA DOMANDA DI GRAZIA

Secondo i più raffinati dettami della strategia militare l'operazione è iniziata 26 minuti prima del sorgere del sole ma novanta esatti dopo l'alba per visibilità del satellite pronto a segnalare contrattacchi Noniniani, magari alla kamikaze contro le motoseghe. Operazione per la quale è stato scelto (!) il giorno del l'anniversario di un'altra operazione-blitz, l'invasione sovietica della Cecoslovacchia che pose fine alla Primavera di Praga.

A Sondrio finisce invece, più modestamente ma sempre con un blitz, la primavera del cedro.

Le truppe d'assalto, scelte con accuratezza tra i migliori guastatori delle Alpi, si sono nottetempo inoltrate nel tessuto cittadino silenziosamente supportate dal meglio della tecnologia, tutti ASM. La città dormiente non si è accorta di nulla tranne chi, dalla webcam della Popolare, lo ha notato. In effetti se ne erano andati, sparsi nel cielo, i ricordi di migliaia di sondriesi cresciuti con quel povero albero alla cui domanda di grazia la risposta era stata ancora niet.

Alberto Frizziero

(Comitato Cittadini Consumatori Valtellina)

P.S. L'ultima frase non c'è stata. Recitava: "Non si è capito che non era un albero ma un simbolo".

Alberto Frizziero
Dalla provincia