9 20 41 MISTERIOSA RICERCA IN SONDRIO. NEPPURE AGLI OGGETTI SMARRITI. MA CHE FINE HA FATTO?

Inutile presentarsi all'Ufficio Oggetti Smarriti del Comune di Sondrio. Non c'è neppure lì. Per quel che ne possono sapere i cittadini di Sondrio, o meglio 'non sapere', potrebbe essere finito nelle sconosciute cantine di Palazzo Pretorio o nelle soffitte di qualche stabile comunale.

Non c'é.

Non si sa proprio niente.

Stiamo parlando del Piano di Governo del Territorio, lo strumento che ha preso il posto del Piano Regolatore di una volta. Una volta tutto quello che riguardava l'urbanistica veniva continuamente discusso pubblicamente stimolando l'interesse dei cittadini ed anche contributi positivi culturalmente spesso assai validi. C'era poi un altro motivo. Il rischio dei provvedimenti urbanistici è quello che qualcuno fiuti il vento, sappia cosa sta venendo avanti e quindi proceda ad operazioni di compravendita, di fatto quindi speculando. A Sondrio questo rischio non è praticamente mai esistito proprio perché tutti erano messi sullo stesso piano. Non c'era il furbo che si procurava le informazioni sfruttandole adeguatamente perché non c'era l'ignaro, a meno che non lo fosse volontariamente.

Da parecchio tempo è in gestazione con pochissime notizie e scarsi rapporti fuori della sede municipale. Il Sindaco di Albosaggia meritoriamente quando si è messo a fare il piano del suo Comune ha chiamato i sei sindaci orobici per una discussione comune e solidale. Sondrio era nelle condizioni ideali per un respiro urbanistico di autentico spessore culturale se avesse seguito quel che dettava il suo ruolo in un contesto che da Ponte-Chiuro arriva a Berbenno-Orobie, ricomprendendo nel suo DNA, in forma iterativa e non coloniale, l'aviosuperficie e il golf di Caiolo, ad esempio, come la vocazione della nuova capitale del vino valtellinese ovvero Chiuro, o ancora il Passo di Dordona per avere un respiro proiettato oltre la catena prealpina.

Certo c'è un dato da ricordare. Gli strumenti urbanistici li fanno i tecnici, certo, ma la loro anima, ma il loro cervello devono venire dagli amministratori. Non sta ai tecnici, altro esempio, dire se è ancora valido oppure no il principio della conservazione del baricentro come salvaguardia del centro storico. Eccetera. E non è questione di colore politico. Nel Molteni uno e due c'era Stefanelli in plancia. Si poteva discutere su alcune scelte, e per fortuna perché la discussione è lievito di crescita., Ma Stefanelli aveva, e come assessore e come tecnico, partorito una soluzione felice, quella della Galleria in Corso Italia. Sarebbe il salotto di Sondrio, un salto di qualità, almeno a nostro avviso. Non se ne è mai discusso. Sarebbe la volta buona per sancirne la presenza nel PGT, ma anche per realizzarlo visto che la strada ci sarebbe. Alle duemila conferenze stampa che si susseguono a Palazzo Pretorio su tutto e sul contrario di tutto forse sarebbe il caso di aggiungerne una, appunto sul PGT…

f.

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