9 20 33 VERSO UNA POLITICA DELLA MONTAGNA DELL'UNIONE EUROPEA. PROPOSTA DELL'ON. PROVERA

Il Parlamento europeo ne discuterà la settimana prossima. Obiettivo garantire risorse finanziarie per soddisfare i bisogni dei territori montani

"Con questa proposta chiedo all'Unione europea di attuare una vera politica delle regioni di montagna con risorse adeguate per risolvere l'insieme dei problemi, senza dover rincorrere di volta in volta i singoli bisogni", così l'europarlamentare valtellinese Fiorello Provera presenta il documento che segnerà l'ingresso ufficiale della montagna nell'assise di Strasburgo. Una prima volta risultato di un intenso lavoro, un impegno assunto sin dall'elezione e condotto con assiduità cercando il modo più efficace per intervenire, lo strumento legislativo più adatto.

La promessa fatta in campagna elettorale, sostenuta dalle quasi 28 mila preferenze raccolte, è diventata un impegno concreto sin dall'insediamento dell'ex presidente della Provincia di Sondrio al Parlamento europeo. Un lavoro portato avanti in stretta sinergia con la Regione Lombardia attraverso Irealp, sostenuto dall'associazione Euromontana, confluito in un Documento di Posizione presentato a Bruxelles nell'aprile scorso. Soprattutto, la creazione dell'Intergruppo Montagna, alla fine del 2009, fortemente voluto da Provera che ne è diventato il vicepresidente, a colmare una lacuna evidente in un grande paese come l'UE con il 40% del suo territorio montano abitato dal 20% dei suoi 500 milioni di cittadini. Prima esistevano 25 integruppi in difesa dei più disparati settori ma nessuno si era ancora preso a cuore le sorti della montagna. E, non da ultimo, lo spiraglio aperto dall'attenzione speciale nei confronti della montagna sancita all'articolo 174 del Trattato di Lisbona che ha disegnato la nuova Unione europea. Passi importanti che si sono susseguiti, uno dopo l'altro in questo anno di attività a Bruxelles e che sono stati puntualmente comunicati da Provera per dare conto dell'attività svolta. Ed ora, alla ripresa dell'attività dopo la pausa estiva, la notizia tanto attesa: l'inserimento della questione montagna nell'agenza del Parlamento europeo. Non era mai avvenuto prima.

Nella prossima sessione plenaria dell'assise europea riunita a Strasburgo, il 21 settembre, verrà posta in discussione la proposta dell'europarlamentare valtellinese a favore di una politica della montagna che metta a disposizione risorse specifiche per soddisfare i bisogni e le necessità di questi territori. Che significa sancire davanti al Parlamento europeo che la montagna non è soltanto ambiente incontaminato e paesaggi suggestivi, ci sono anche problemi e disagi che gravano sugli abitanti: mobilità e approvvigionamenti resi difficolti dalle carenze infrastrutturali. Costi aggiuntivi per le imprese e servizi insufficienti per la popolazione sono handicap da sanare attraverso un programma quadro, sostenuto da risorse finanziarie adeguate, che diversi settori: agricoltura e sviluppo rurale, turismo, industria e artigianato, energie rinnovabili, risparmio energetico e risorse naturali, trasporti, ricerca e innovazione, educazione e formazione professionale. "Per la prima volta dall'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, che prevede maggiori poteri per il Parlamento - spiega l'onorevole Provera - ho investito formalmente la Commissione di questa problematica. Toccherà poi alla Commissione rispondere a queste richieste sacrosante, perché rappresentano le necessità e i bisogni quotidiani di milioni di cittadini europei. Senza una politica specifica e risorse finanziarie adeguate diventerà sempre più difficile mantenere viva la montagna e valorizzare tutte le opportunità ambientali e energetiche che questa offre. È un primo risultato, di buon auspicio per il futuro".

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