9 30 40 SINISTRA: NUOVO REGALO A BERLUSCONI?

(e nostra nota)

E. Direttore

Nella sua analisi della situazione politica, in parte da condividere e parte da dissentire, manca un tassello. Non è vero che non c'è una maggioranza in Parlamento. Divisa, squinternata, litigiosa, distruttiva, ma c'é. Da una parte PdL e Lega che avevano una maggioranza schiacciante. Dall'altra gli altri. C'è stato un travaso, sia pure potenziale. Se i Finiani cambiamo schieramento ecco fatta la maggioranza che, concorso, solo apparentemente è tale solo per approvare una legge elettorale. Al voto non si andrebbe e lo dice anche Di Pietro, contrario all'ammucchiata ma forse dandogli il Ministero della Giustizia potrebbe cambiare idea.

Illusione.

Intanto bisognerebbe essere d'accordo su che tipo di nuova legge elettorale. Se ci sono 10 deputati e si va a fondo salta fuori che le proposte tutte diverse sono almeno 15. Poi bisognerebbe trovare l'intesa fra Bersani, Casini, Fini, Di Pietro e parecchi altri per decidere l'ordine del giorno. Poi su chi fa il Presidente del Consiglio, Fini, Casini, Luca di Montezemolo, Vendola, D'Alema, Franceschini, Veltroni. Poi su tutti i provvedimenti da prendere.

Il regalo più grosso che si potrebbe fare a Berlusconi. Tanti commentatori dicono che è finito. Un Governo all'insegna del dalli all'untore per sotterrare definitivamente Berlusconi e Berlusconismo lo farebbe resuscitare, come è successo alle penultime politiche. L'insistenza nel proporre questa soluzione invece di allontanarle avvicina le elezioni. L'avvicinamento delle elezioni giova alla Lega visti i sondaggi e a Di Pietro che così potrebbe resistere alla concorrenza di Grillo e i suoi grillini.

La sinistra nel 2008 non ha capito che andava incontro allo sfacelo. Non ha avuto orecchie per intendere che aria tirava nei quartieri operai, considerati da sempre una cassaforte di voti. Con Prodi, difeso oltre l'indifendibile a colpi di senatori a vita, siamo andati a fondo tutti e Berlusconi, con Bossi e Fini, ha incassato i dividendi.

La sinistra non vuol capire che per battere Berlusconi e il Berlusconismo bisogna cambiare marcia lasciando stare escort, barzellette, processi. Bisogna disertare la piazza, Porta a Porta, Santoro, l'Infedele, Ballarò, un terreno che non rende niente e anzi fa perdere. Bisogna tornare alla politica anche se non a quella di un tempo perché sono mutate le condizioni.

La capiranno?

C.V.

Nostra nota

(ndd: consenta un'osservazione, senza entrare nel merito perché sennò mi toccherebbe di fare un altro articolo. Anzi non un'osservazione ma una domanda. Lei parla della 'sinistra'. Mi scusi, ma esiste una sinistra o esistono tante sinistre? E si tratta di centro-sinistra o di sinistra-centro? E semplici o allargati? E, in tal caso, a chi? A comprimari o alleati di comodo? Eccetera, eccetera… A mio giudizio il centro-destra potrebbe prendere lezione da quanto successo al Comune di Sondrio dove non ha affatto vinto la sinistra ma è il centro-destra, alle politiche stramaggioranza, ad avere perso.

Meno polveroni, meno ondivagismo a sinistra, questo sarebbe l'investimento da fare. Fortuna di Berlusconi che i suoi avversari questa strada sono incapaci di percorrerla).

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