PEDOFILIA E DINTORNI 11 2 28 13
Per assecondare i neopuritani del terzo millennio (stranamente scopertasi tali dopo le vicende giudiziarie di Berlusconi), il Pdl Veneto ha proposto la castrazione chimica dei pedofili. Apriti cielo, chi sino al giorno prima predicava il sesso libero etero ed omo e l'utero è mio e lo gestisco io, invece di gongolare per i rischi che Berlusconi potrebbe correre in seguito alle presunte frequentazione dell'immacolata Ruby, ha gridato alla barbarie. In particolare alcuni consiglieri del PD Veneto, hanno accusato i proponenti di volersi salvare la faccia. Obiezione palesemente falsa dal momento in cui molti esponenti del Popolo delle Libertà e della Lega hanno più volte proposto la castrazione dei pederasti. Piuttosto, perché i neopuritani dell'opposizione si sono scordati di auto ricordare, a se stessi e agli italiani, che l'uso sessuale dei minori, è una pratica incoraggiata dell'intellighenzia laica e di sinistra di tutto il mondo? Per fare solo alcuni esempi in ordine sparso temporale, Rousseau, il profeta dell'educazione relativista e illuminista si comprò per pochi franchi una bambina di dieci anni per allietare sessualmente le sue serate. La nota intellettuale di sinistra Dacia Maraini, sulla scia dei filosofi illuministi che praticavano sesso con i lori figli, sostenne che l'incesto è una pratica naturale. Jean-Paul Sartre, Simone de Beauvoir, Michel Foucault, Jack Lang, futuro ministro francese, firmarono una petizione in cui si reclamava la legalizzazione dei rapporti sessuali coi minori. Daniel Cohn-Bendit, capogruppo dei Verdi a Bruxelles, raccontò addirittura di avere sperimentato e favorito la pedofilia e il sesso coi minori a scuola, come insegnante. Aldo Busi ha spiegato che l'età per rapporti omosessuali che lui ritiene lecita è a partire dai tredici anni, in quanto a questa età un ragazzo, secondo lui, sarebbe adulto, e libero di decidere di avere rapporti con un altro uomo. Nichi Vendola, governatore della Puglia, in una intervista del 1985 a Repubblica affermava: "Non è facile affrontare un tema come quello della pedofilia ad esempio, cioè del diritto dei bambini ad avere una loro sessualità, ad avere rapporti tra loro, o con gli adulti, e trattarne con chi la sessualità l'ha vista sempre in funzione della famiglia". I radicali, vale a dire i fuoriusciti da una costola della sinistra, hanno organizzato il 27-10-1998 un convegno, nelle aule del Senato, la cui presentazione recitava: "Essere pedofili non può essere considerato un reato; la pedofilia diventa reato nel momento in cui danneggia altre persone". Come dire che la pedofilia è lecita purché il bambino sia consenziente e la legge lo permetta. L'internazionale dei Gay e delle lesbiche (ILGA) ha collaborato politicamente e culturalmente con i pedofili americani (NAMBLA: North American Man-Boy Lovers Association ) per dieci anni, prima di separarsi da questo movimento. Il filosofo omosessuale Mario Mieli sosteneva la funzione redentiva della pedofilia. Nelle sue opere (considerate la bibbia dei gay) vengono considerate esperienze redentive da promuovere, oltre la pedofilia, la necrofilia e la coprofagia. Le associazioni omosessualiste (COC) fondate da Jef Last (pedofilo omosessuale e amico di André Gide) nei Paesi Bassi hanno voluto e ottenuto la depenalizzazione dei contatti sessuali con giovinetti al di sopra dei 12 anni . Nel 1990, infatti, erano stati depenalizzati, nei Paesi Bassi, i contatti sessuali (etero e omo) con individui sopra i 12 anni: la condizione era il consenso del giovane o della giovane e il nulla osta dei genitori. Se questi sono i fatti, non sarebbe il caso che i moralisti che attendono con ansia il 6 aprile invece di continuare a spiare le serrature altrui, castrassero culturalmente i loro "padri spirituali"?
Gianni Toffali
(Nostra nota)
Quello che non si riesce a capire è perché la gente comune è larghissimamente a favore della castrazione (diremmo chimica) e quando se ne parla c'è una levata di scudi da intellettuali veri o presunti. E' uno schifo! La castazione non sarebbe soltanto una giusta punizione ma avrebbe anche un effetto disincentivante (ndr)