RIFONDAZIONE COMUNISTA: REFERENDUM CONTRO IL DECRETO RONCHI E IMPUGNAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 21, DUE OCCASIONI PER SALVARE L'ACQUA PUBBLICA! 11 3 20 24

Riceviamo e pubblichiamo:

Un filo diretto lega il decreto Ronchi che privatizza l'acqua pubblica, la legge regionale 21 approvata in tutta fretta dal Consiglio regionale lo scorso dicembre per "lombardizzare" questo percorso, e l'operazione nuova SECAM, la società costituita in provincia a seguito della fusione tra i rami "acqua e affini" dei comuni di Sondrio, Morbegno e Tirano e la Spa operante da anni nel settore rifiuti.

La nuova SECAM operativa da gennaio ha nei sui piani la privatizzazione entro l'anno di almeno il 40% della gestione dei servizi idrici. Qualcuno ebbe ad avanzare l'ipotesi che il "pacchetto nuova SECAM" fosse stato pensato in funzione di questo approdo privatistico e non già come l'attuazione necessitata della normativa nazionale.

Oggi però siamo di fronte a due fatti nuovi che possono essere che possono essere investiti per salvare l'acqua pubblica

1) Il referendum contro la legge Ronchi che si celebrerà - malgrado Maroni lo abbia posticipato il più possibile spacchettandolo dalle amministrative nell'evidente tentativo di rendere difficoltoso il raggiungimento del quorum - e che in caso di successo porterebbe alla abrogazione d alcuni dicktac privatistici.

2) Il rinvio della legge regionale 21 alla Corte Costituzionale con ricadute rispetto alla costituzione e ai ruoli degli ATO.

Questo significa che il quadro legislativo nazionale e regionale di riferimento per i servizi idrici integrati potrebbe subire dei cambiamenti decisivi e "liberare" la nuova SECAM dai cosiddetti vincoli legislativi che la obbligherebbero a privatizzare l'acqua pubblica dandone in gestione il servizio a società partecipate dal privato ad almeno il 40%.

Mentre ci sono state prese di posizioni delle principali forze politiche e di esponenti istituzionali sull'impugnazione del art 53 relativo alle grandi concessioni idroelettriche, non risultano pronunciamenti locali sulla obiezione di legittimità costituzionale sulla legge 21.

Eppure anche questa questione non è di secondaria importanza, visto che potrebbe avere ricadute sulla nuova SECAM.

E' dunque necessario aprire una riflessione su quali potrebbero essere le conseguenze sul futuro della SECAM.

Non ci è dato sapere i tempi previsti dagli amministratori per l'affidamento del servizio idrico , comunque sia in questo contesto di palese incertezza legislativa ribadiamo la nostra richiesta di moratoria sulla privatizzazione di SECAM invitando Presidente della Provincia e i Sindaci a posticipare qualsiasi scelta che preveda l'affidamento della gestione ai privati.

Per Rifondazione Comunista - Federazione della Sinistra: Massimo Libera

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