I CANETTA INTERVISTANO IL SENATORE 11 4 30 33

L'Alto Adige (se si preferisce SudTirolo) è una terra piacevole della quale vorremmo che la nostra Valtellina riuscisse a seguire l'organizzazione, la cura del territorio, la conservazione delle tradizioni. Certo, talune asprezze in difesa della propria autonomia irritano pure noi, talune visioni storiche sono discutibili ma non v'è dubbio che se le valli alpine lombarde fossero amministrate come l'Alto Adige ci sarebbe solo da esserne felici. Ecco la ragione che sovente ci spinge da quelle parti, anche perché i nostri studi sulla Grande Guerra coinvolgono ovviamente il Tirolo ed in particolare la Val Venosta.

In questa valle abbiamo soggiornato, prima di Pasqua, per scoprire vecchie fortificazioni e prender contatto con appassionati e studiosi locali. Abbiamo stabilito di far base a Silandro, il piacevole capoluogo venostano, un tempo "città militare" rigurgitante di Alpini; ma dopo il 1991 molte cose sono cambiate.

Prenotiamo con internet a Vezzano/Vezzan, sobborgo della cittadina, l'Hotel Vinschgerhof, che ci appare comodo e .. con ottima SPA: gli anni passano, perché non concedersi qualche coccola? Quando ne abbiamo informato l'amica Uta, di Alto Adige Marketing ci ha risposto: «Bene, salutatemi il Senatore». Un po' perplessi arriviamo nel bell'albergo ove ci accoglie affabilmente il proprietario, che non esita a servirci a tavola. A questo punto ci chiediamo cosa volesse dire Uta ... un Senatore non porta certo vino e caffè agli ospiti! Ci sbagliavamo: Manfred Pinzger è proprio un Senatore di Palazzo Madama, eletto nelle liste della Sudtiroler Volskpartei (abbreviata in SVP), il partito di maggioranza assoluta in Alto Adige, espressione dei cittadini di lingua tedesca, che di fatto governa (bene) la Provincia Autonoma da decenni.

Un Senatore che lavora nel proprio albergo, senza considerare disdicevole servire a tavola od al bar, a nostro avviso già vale un articolo, se non altro per mostrare a tanti nostri amministratori e burocrati come si possa rivestire incarichi importanti, senza atteggiarsi a sfingi lontane e perennemente occupate. Abbiamo intervistato il Senatore Pinzger che ci ha mostrato grande disponibilità; leggendo le sue risposte si notano posizioni chiare e precise, non solo sul futuro dell'Alto Adige ma dell'Italia, vista con una punta di pessimismo, e pure sulla Valtellina, con cui l'Alto Adige pare interessato a buoni rapporti di collaborazione.

Che ne pensano i nostri politici?

Il rifiuto di Durnwalder di partecipare ai festeggiamenti per il 150° dell'Unità d'Italia ha sollevato molte perplessità. Cosa pensa di tale atteggiamento?

Anch'io sono rimasto assai perplesso: forse noi Sud-Tirolesi di lingua tedesca non abbiamo molto da festeggiare ma Durnwalder rappresenta pure i Ladini e gli Italiani e se lui non si sentiva doveva mandare il suo Vice. Come Senatore non sento vere lamentele intorno a me; naturalmente non si deve dimenticare la storia ma bisogna pure saper decidere, al momento giusto, così come la gente si aspetta. Io e altri nella mia posizione, quel giorno e nei giorni successivi, abbiamo avuto serie difficoltà a rapportarci con il resto del mondo politico italiano, dopo questa dichiarazione ufficiale.

Nel referendum per l'approvazione di varie modifiche costituzionali sul federalismo, Veneto, Lombardia e Piemonte votarono a favore; il Trentino Alto Adige no. Pure in Valtellina tale atteggiamento sollevò molte perplessità, quale il suo commento?

Si deve tener conto che in qui la gente ha partecipato poco al voto, non erano interessati.

Noi, come Provincia Autonoma, siamo un po' fuori da questo argomento perché nel dicembre 2009 abbiamo firmato l' Accordo di Milano tra i Ministri Tremonti e Calderoli, Durnwalder per l'Alto Adige e Dellai per il Trentino. Per noi è un punto di partenza migliore del federalismo che riguarda le Regioni a statuto ordinario: è un accordo che ci permette di guardar oltre. Siamo comunque favorevoli ad un federalismo che sposti competenze da Stato a Regioni e Province. Osservo però che le Province ordinarie valgono poco; personalmente sarai favorevole alla loro abolizione: troppe strutture pubbliche che costano.

Ma il federalismo non finisce qui, si deve andare avanti; ad esempio deve finire il bicameralismo attuale che in parte è una perdita di tempo. Il Senato deve essere riformato ed essere trasformato in un organo come il Bundesrat tedesco, ove siedono i rappresentanti dei Land, insomma un Senato delle Regioni. Si devono assegnare più competenze agli enti vicini al cittadino: Comuni e Regioni. In tal senso sono assolutamente favorevole al Federalismo Fiscale, tuttavia è necessario evitare situazioni paradossali, ad esempio in Svizzera i Cantoni, assegnando facilitazioni fiscali, si fanno quasi una guerra per avere nuovi insediamenti industriali; tutto va equilibrato, pure dall'intervento dello Stato ma ripeto sono assolutamente favorevole al federalismo in Italia.

Come ritiene i rapporti tra SVP e Lega?

Abbastanza buoni, non ci sono grosse differenze tra noi, la Lega porta avanti molte posizioni che sono simili da quelle della SVP ed in questo senso una collaborazione è possibile.

In effetti talora hanno atteggiamenti un po'estremi ed appariscenti ma riconosco la compattezza dei loro rappresentanti. E' evidente che le debolezze del PDL e di Berlusconi aumentano la forza della Lega.

In confronto ad altri popoli europei, in particolare ai tedeschi (Slesia, Sudeti, Prussia) ma pure agli italiani dell'Istria ed agli ungheresi ed altri ancora, dopo la Seconda Guerra Mondiale, a voi è andata bene, avete potuto tornare alle vostre case e mantenere la vostra cultura ...

Direi di sì: alla fine della 2° Guerra Mondiale questi fenomeni sono stati una vera tragedia in molta parte dell'Europa ed a noi è andata bene. Non possiamo lamentarci, stiamo bene, non abbiamo disoccupati, tuttavia dobbiamo impegnarci per mantenere questa situazione.

Oggi dove vuole arrivare la SVP?

Dopo la 2° Guerra Mondiale era viva la speranza di tornare con l'Austria: erano state raccolte 50.000 firme e consegnate al cancelliere austriaco. Ma l'Austria e la Germania non avevano la forza necessaria per fare pressioni internazionali, causa la guerra. L'accordo De Gasperi - Gruber ha permesso inizialmente un'autonomia, concessa dopo la 2° Guerra Mondiale, assieme al Trentino ma noi eravamo di nuovo minoranza nell'ambito della Regione.

Nel 1972 arriva concretamente lo Statuto di Autonomia (già fissato nelle linee principali nel '46 dall'accordo) con 137 norme di attuazione che ci hanno portato a poter decidere autonomamente su quasi tutto (salvo politica estera, difesa ...).

Ma l'autonomia è una strada che prosegue sempre avanti: noi dobbiamo mantenere l'argomento attivo, pure se ormai abbiamo ottenuto tutto quello che dovevano ottenere. Le autonomie ed i federalismi devono essere visti in modo dinamico, la SVP deve perciò continuare a tener vivo il problema ma in modo amichevole. Ovviamente le nostre tradizioni devono essere protette ma io non sono assolutamente per una linea dura, questo è un punto importante.

Inoltre oggi in larga parte dell'EU non ci sono più frontiere, ora andiamo in Austria senza più passare controlli o dogane; l'Europa è cambiata e non si può non tenerne conto. Se Roma ci lascia in pace, non ci serve granché. Concludendo: bisogna trovare una strada di collaborazione con le forze politiche italiane moderate e lavorare assieme.

Veniamo ad un tema caro a molti imprenditori della Valtellina: è vero che gli alberghi altoatesini hanno molte facilitazioni?

No non è vero! Anni orsono la nostra Provincia dava sino al 20 % a fondo perduto sugli investimenti di qualità, cioè non ingrandimenti ma miglioramenti: realizzazione di piscine, centri benessere, ecc. Ora, dal gennaio 2010, nulla viene assegnato a fondo perduto, assolutamente nulla per la gestione. In ogni caso negli ultimi due anni niente su tutto, perché i fondi sono scarsi.

La sua posizione sulle recenti disposizioni governative sul Parco dello Stelvio e sui rapporti con la Valtellina.

Il Presidente Napolitano non ha ancora firmato il relativo decreto causa l'incertezza di taluni consiglieri. Tuttavia noi ci rifacciamo agli Accordi di Milano; del resto oggi la burocrazia del Parco è eccessiva, si deve chiedere il permesso per ogni minimo intervento. Anche in questo caso è necessario snellire le procedure con un decentramento agli enti locali, pur salvaguardando l'unità del Parco. Ricordo che la Provincia assegna 60 milioni di euro all'anno da investire con Belluno e Sondrio, finanziando progetti in comune. In tal senso io vedo notevoli prospettive di collaborazione con la Valtellina che, in fondo, condivide molti dei nostri problemi e dei nostri obbiettivi.

Un parere finale sulla situazione italiana.

Dicono che la crisi sia passata: non è vero. Le famiglie con dei bambini hanno difficoltà alla terza settimana del mese; meno da noi e nel Nord ma certamente nell'Italia centro-meridionale. L'economia non gira: si dovrebbero dare più soldi ai lavoratori e così il denaro sarebbe reinvestito e l'economia funzionerebbe meglio.

L'Italia è governata male: ci sarebbe una maggioranza solida, nonostante la defezione di Fini, ma la maggioranza è in crisi perché è sovente appiattita sui problemi di Berlusconi. In effetti la giustizia deve essere migliorata, non è possibile che i processi durino 10 anni, è quindi assolutamente necessaria una sua riforma ma non solo riguardo a questioni che interessano Berlusconi. Purtroppo maggioranza e minoranza sono concentrate solo su di lui, nessuno porta realmente avanti l'interesse nazionale!

A me andrebbe bene che il Cavaliere passasse il potere ad Alfano, che è un giovane valido e preparato, ma ...lui non molla.

In effetti la SVP in Provincia governa con il PD ma, a livello nazionale, anche in quel partito vi sono troppe correnti e troppe beghe: Bersani e Veltroni, D'Alema e Finocchiaro, gli ex DC e gli ex PC ... non si riesce a scorgere una linea precisa.

Infine la burocrazia, nonostante tutto, in Italia è soffocante ed invadente: si dovrebbe dare possibilità ai giovani imprenditori di lavorare ma ci sono troppi ostacoli. Devo ammetterlo: pure a livello della nostra Provincia sarebbe necessario snellire metodi e procedure. Purtroppo oggi non si va in questa direzione!

Eliana e Nemo Canetta

Eliana e Nemo Canetta
Politica