BIN LADEN, HAMAS E IL VATICANO 11 4 30 57

Mentre mezzo mondo esulta per la morte di Bin Laden, solo Hamas e il Vaticano hanno manifestato "disappunto". L'organizzazione terrorista palestinese presso cui era impiegato il "martire" italiano Vittorio Arrigoni, ha definito l'omicidio del numero uno di Al Qaeda "un eroe islamico da onorare"; il portavoce della sala stampa Vaticano Padre Federico Lombardi, ha invece esclamato che "di fronte alla morte di un uomo non ci si rallegra mai". Paradossalmente, Hamas ha espresso una verità assolutamente vera, mentre Padre Lombardi, ha proferito un'emerita fesseria. Definendo Bin Laden un eroe islamico, Hamas ha confermato che terrorismo e religione islamica sono consustanziali, e ha contemporaneamente smentito l'ingenuità (tutta occidentale) di chi per accecamento ideologico o durezza di comprendonio, nega qualsivoglia forma di contiguità tra terrorismo e islam. Detto in altri termini, Hamas, ha esaurientemente convalidato le inascoltate osservazioni di Oriana Fallaci e Magdi Allam, vale a dire che il germe dell'odio è naturale scaturigine della religione di Allah. Quanto al portavoce del Vaticano, dovrebbe ricordarsi il capitolo 2263 Catechismo della Chiesa cattolica afferma che "Dalla difesa personale possono seguire due effetti, il primo dei quali è la conservazione della propria vita; mentre l'altro è l'uccisione dell'attentatore". Il capitolo 2266 precisa inoltre che "Difendere il bene comune della società esige che si ponga l'aggressore nello stato di non nuocere. A questo titolo, l'insegnamento tradizionale della Chiesa ha riconosciuto fondato il diritto e il dovere della legittima autorità pubblica di infliggere pene proporzionate alla gravità del delitto, senza escludere in casi di estrema gravità, la pena di morte". E' mai dunque possibile che un esponente delle gerarchie vaticane abbia potuto fare la morale a miliardi di persone che hanno gioito per la morte di un feroce sanguinario? Vuoi vedere che se invece di abbattere le Twin Tower, il "buon" Bin Laden avesse raso al suolo San Pietro, il poco ferrato in materie dottrinali, alla notizia dell'esecuzione avrebbe gridato giustizia è fatta? A spendere parole di pietà e comprensione quando i morti sono "altrui", son capaci tutti: pacifisti docet!

Gianni Toffali

"di fronte alla morte di un uomo non ci si rallegra mai". Pare che questo insegnamento venga da molto lontano… magari dalle parti dove si dice di offrire l'altra guancia (entro certi limiti, s'intende) - ndr -

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