I SINDACATI SULLA SANITÀ PROVINCIALE: BENE IL TAVOLO, ORA COSTRUIAMO INSIEME LE RISPOSTE 11 5 30 40

C'è il tavolo, ma le risposte sono tutte da costruire. E' questo, in sintesi quanto è emerso ieri pomeriggio dalla prima riunione del provinciale sulla riorganizzazione dei servizi sanitari. Le attese erano molte, in parte anche puntate sulla situazione dell'Ospedale di Morbegno dove, dopo che in fretta e furia si è bloccato il cantiere per la realizzazione delle nuove camere operatorie per l'emergere di problemi sulla sicurezza della struttura, non si capisce quando e se verranno ripresi ma soprattutto manca chiarezza rispetto al futuro dell'ospedale.

Su questo punto spinoso, però, le attese dei numerosi Sindaci presenti e anche le nostre sono andate deluse. Il Direttore dell'Azienda Ospedaliera si è limitato ad una puntigliosa ricostruzione di quanto accaduto e nulla di più, e questa ricostruzione si è fermata alla data dal 24 maggio, con la richiesta fatta dell'Assessore alla sanità Bresciani all'Avvocatura della stessa regione sull'eventuale necessità di disporre una nuova perizia, nulla di più. Il sindacato chiede chiarezza sulle soluzioni, sui tempi e sulle responsabilità.

Soluzione in arrivo, invece, per la vicenda dell'Ospedale di Sondrio se gli impegni verranno mantenuti. La delibera per il contributo di 800.000 euro, anche se non ancora formalizzata, è stata data in arrivo. Verso una positiva soluzione anche l'incresciosa vicenda delle nuove camere operatorie di Chiavenna, appena finite ma non a norma per un errore nelle dimensioni previste. I lavori, ha annunciato Gianola, si dovrebbero concludere entro fine giugno, con costi a carico dell'impresa che le ha realizzate.

Per la proposta di un nuovo piano di riorganizzazione, invece, tutto è rinviato a dopo l'estate, quando Gianola si è impegnato a presentare un sua proposta. Nel frattempo abbiamo già evidenziato la necessità di trasparenza rispetto ai dati, alle criticità e ai progetti da intraprendere. Rivendichiamo un ruolo di partecipazione attiva e non solo di mera presa d'atto.

Insomma si è avuta l'impressione che si voglia ripartire da zero, anche se con nuove modalità, quelle di un tavolo di lavoro provinciale, che rispondono a quanto da tempo come Organizzazioni Sindacali abbiamo ripetutamente richiesto. Impegno mantenuto dal Presidente della Provincia e dal Presidente della Conferenza dei Sindaci Molteni, che ha voluto esplicitare l'invito al gruppo di lavoro più ristretto ai Sindacati Confederali.

Non ci si potrà però permettere di perdere altro tempo, come si è fatto finora ad ogni cambio di Direttore Generale: mettendo da parte i campanilismi, stavolta si dovrà fare sul serio altrimenti continueremo ad assistere passivamente al degrado del nostro sistema sanitario provinciale.

Dobbiamo porre quindi la giusta attenzione agli stabili senza però dimenticare l'essenza del sistema sanitario ovvero la qualità delle prestazioni ospedaliere e ambulatoriali, i servizi, i tempi di attesa, il ruolo delle professionalità e l'accoglienza: elementi senza i quali continueremo a perdere appeal fra i nostri cittadini.

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