REFERENDUM, SIAMO ALLE SOLITE: ABOLIZIONE DELLA TARIFFA. L'HANNO PROPOSTA. HANNO VINTO. SI ACCORGONO DEL GUAIO. VOGLIONO TORNARE INDIETRO FREGANDO I MILIONI DI ITALIANI E IL LORO VOTO
Egregio direttore
Ho condiviso la posizione del Suo giornale non andando a votare. La delusione per aver viste vanificate le scelte degli elettori nei referendum da Voi ricordati ha causato la defezione mia e di altri. Non mi sarei mai aspettato che si ripetesse il refrain. Vi segnalo un commento del quotidiano finanziario "Il Sole 24 Ore" firmato da Giorgio Santilli con titolo 'Tariffa idrica, anche per i referendari ora serve una nuova legge".
Dopo aver ricordato che il referendum ha cancellata "la adeguata remunerazione del capitale investito" dagli elementi che contribuiscono a formare la tariffa pagata dai cittadini per la fornitura dei servizi di distribuzione dell'acqua, di depurazione e di fognatura, si ricorda che la adeguata remunerazione del capitale investito ha una sola conseguenza. Gli investimenti debbono essere pubblici e a fondo perso non essendo più previsto quel 7% soppresso dal referendum.
Visto che devono provvedere i Comuni ma che i Comuni i soldi non li hanno (cosa che si sapeva anche prima di andare a votare, ndr) il giornale parla di 'rigidità insostenibile'. Di qui le sesta delusione che avanza come il giornale mostra. "Anche fra i sostenitori del referendum si sostiene quindi che sarebbe necessaria una nuova legge per regolamentare il finanziamento degli investimenti, probabilmente nella direzione di una riduzione dell'attuale misura della remunerazione e al tempo stesso di una riformulazione del concetto di capitale investito, più legata all'organizzazione complessiva del servizio".
No comment.
Saremo grati se potrà pubblicare. Grazie
B.S. - M.T.