BOMBE E MISSILI SU TRIPOLI E GHEDDAFI GIOCA A SCACCHI! MA NON E' UN GIOCO11 6 20 31

Ha destato sensazione il filmato che ritrae Gheddafi mentre sta giocando una partita a scacchi contro il russo Kirsan Ilyumzhinov, dal 1995 presidente della Federazione internazionale degli scacchi la cui sede centrale è a Losanna e il segretariato ad Atene ma ha anche sedi distaccate a Singapore e ad Elista. E dov'è Elista? E' la capitale della Calmucchia, una delle Repubbliche russe. La sede deriva dal fatto che il dr. Kirsan Ilyumzhinov è dal 1993 Presidente della Repubblica di Calmucchia, il doppio di abitanti della Valtellina su un territorio poco più del triplo di quello lombardo.

Quel filmato ha un significato particolare.

Il 'gioco' degli scacchi

In premessa ricordiamo che il cosiddetto 'gioco' degli scacchi non è affatto un gioco. Può esserlo per quelli che, in gergo scacchistico, 'muovono i legni' (i 'legni' sarebbero i 32 pezzi vale a dire 8 pedine, due alfieri, due cavalli, due torri, Re e Regina per i bianchi e altrettanti per i neri, disposti sulla scacchiera di 64 caselle). Sono i più. Poi ci sono quelli che praticano gli scacchi, un mix di tattica e strategia sulla base però di una preparazione sulla tecnica, indispensabile per l'apertura di partita. Inizia chi ha i bianchi, mentre chi ha i neri sceglie la difesa.

La scacchiera

La scacchiera simboleggia la vita. Indispensabile la tecnica, lo scrivere, il leggere, l'imparare una serie di cose. Poi fare progetti e come realizzarli, la strategia. Poi le cose di ogni giorno, la tattica.

La partita (non in un bunker)

Con il cielo pieno di aerei della NATO che sganciano particolari confetti il dr. Kirsan Ilyumzhinov arriva a Tripoli, come non si sa, per giocare a scacchi e non in un bunker ma in un normale edificio pubblico.

Ma chi ha giocato con Gheddafi, il Presidente della FIDE, Federazione scacchistica, o il Presidente di una Repubblica russa di fatto nell'ala protettiva di Putin?

Partita-messaggio

Partita non 'passatempo' come è stato interpretato. Partita invece messaggio, duplice.

Il primo. Nella politica internazionale contano le immagini e quella di Kirsan Ilyumzhinov evoca Mosca: Gheddafi non deve finire sottoterra.

Il secondo: linguaggio diretto all'Occidente. Nella partita che stiamo giocando ho io i bianchi, come si vede nel filmato.

Partita come sfida

Una sfida in definitiva. Ma quali carte ha in mano? Che sia la Cina?

GdS

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