A MORBEGNO RICORDANO BRUZIO MANZOCCHI, FIGLIO DEL SINDACO DI MORBEGNO 11 8 30 3
L'Istituto Sondriese per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea e il Comune di Morbegno presentano:
"RICORDO DI BRUZIO MANZOCCHI (1917 - 1961)"
MORBEGNO,: SALA DEL MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE, LUNEDÌ 5 SETTEMBRE ORE 10.00 - 12.00
Relazioni di:
• GIORGIO GALLI: Il P.C.I. negli anni '50
• EDORARDO BORRUSO: Un economista comunista nel P.C.I. degli anni '50
• RUGGERO COMINOTTI: Con Bruzio (1946 - 1951)
• FABIO MANZOCCHI: Ricordi di famiglia
Introduce: FAUSTA MESSA, direttore I.S.S.R.E.C.
Bruzio Manzocchi, di famiglia Valtellinese
Organizzato dal Dipartimento di Economia dell'Università di Pisa, si è svolto il 15 e il 16 ottobre un convegno per ricordare l'opera e il pensiero di Antonio Pesenti (1910 - 1973) a cento anni dalla nascita. Nel corso delle due giornate di lavoro si sono succeduti numerosi studiosi che hanno fatto il punto sull'opera e il ruolo di Antonio Pesenti nella storia del pensiero economico e sul suo contributo alla politica nazionale. E' stata anche ricordata, con una breve scheda, la figura di Bruzio Manzocchi (Francavilla Marittima 21 gennaio 1917 - S. Vincent 5 settembre 1961), di famiglia valtellinese. Il padre Angelo, ragioniere, piccolo imprenditore del legno e del materiale teleferico fu un noto socialista e antifascista valtellinese: sarà, infatti, il primo sindaco di Morbegno dopo la Liberazione. Tra le due guerre Bruzio con i fratelli Girolamo, Giuliana e Leonida abita a Milano (via Frescobaldi 1) frequenta il liceo Carducci e in seguito si laurea in legge il 3 novembre 1938 con una tesi in storia del diritto, discussa con Enrico Besta dal titolo L'istituto del livello nel diritto valtellinese. Dopo la laurea, per un breve periodo lavora nello studio di Ezio Vanoni ma successivamente viene assunto come impiegato all'OM di Milano. Si iscrive contemporaneamente alla Facoltà di economia a Ca' Foscari, ma a causa del suo deciso antifascismo deve emigrare in Svizzera dove terminerà gli studi di economia presso l'Università di Neuchâtel con una tesi di laurea sull'Organizzazione d'officina nell'industria meccanica (maggio 1945). Avvicinatosi al Partito Comunista, nel luglio del 1945 ebbe un incarico ufficiale presso la Commissione economica del Clnai e successivamente nel Consiglio Industriale Alta Italia (Ciai). Entrò a far parte come segretario del Comitato Nazionale dei Consigli di Gestione e partecipò anche della Commissione economica della Costituente, collaborando in particolare alla stesura della sezione dedicata all'industria. In questo periodo come membro del Ciai è in stretto contatto con i tecnici come Gino Martinoli e Silvio Leonardi e con loro intrattiene un dibattito sull'organizzazione del lavoro nell'industria in Italia. Con la nascita del Centro Economico della Ricostruzione (Cer), promosso dal Pci e diretto da Antonio Pesenti, fu nominato segretario divenendone in pratica il vero animatore. Organizzò importanti dibattiti tra cui quello sui «Consigli di gestione» presso l'Università Bocconi presieduto da Giovanni oranti in cui fu discusso il documento comune dei partiti del Clnai del 20 novembre 1945. Di questo periodo sono i suoi più importanti contributi come le tesi sulle nazionalizzazioni al V Congresso del Pci, le elaborazioni sui Consigli di gestione, il suo intervento alla I Conferenza Economica Nazionale dei Centri economici per la ricostruzione nel maggio del 1947 (I problemi della piccola e media industria) e i suoi contributi su «Critica economica». Dopo il VI congresso del Partito Comunista fu chiamato alla sezione economica della Direzione dove dette un importante contributo all'elaborazione della linea economica del partito. Morì improvvisamente a St. Vincent il 5 settembre 1961, dopo aver fatto una relazione al convegno su Gli squilibri regionali e l'articolazione dell'intervento pubblico, organizzato dal CNPDS.
Le funzioni svolte da Bruzio Manzocchi nel partito (al 14 febbraio 1950)
• 1944-45, responsabile del gruppo di Partito di Neuchâtel e collaboratore dei giornali di partito in Svizzera «l'Appello» e «Italia all'armi»;
• 1945-46, rappresentante del partito alla Commissione economica del CLNAI e poi al Consiglio Industriale Alta Italia (CIAI); segretario del CER Milano;
• 1946, candidato alle elezioni per la Costituente per il Collegio Como, Sondrio, Varese; membro del Comitato Direttivo della Federazione di Sondrio;
• 1946-47, capo della Segreteria del compagno Assennato, Sottosegretario all'Industria, e poi addetto al Gabinetto di oranti, Ministro dell'Industria;
• 1947, addetto alla sezione economica della Direzione;
• 1947-49, segretario responsabile del Comitato Nazionale dei Consigli di Gestione;
• 1949-50, vice responsabile della Commissione Economica della Direzione.
«convinto che la sola concezione del mondo valida è quella comunista, ne discende che la sola ragione di vivere è quella di operare perché quella concezione diventi realtà»
"B. Manzocchi, Roma 14 febbraio 1950"
Edoardo Borruso (x)
(x) Università Commerciale «L. Bocconi» - Dipartimento di Analisi Istituzionale - IAM