POVERA EUROPA, POVERI NOI, IN MANO AI BUROSAURI E AI LORO REGOLAMENTI. L'ESEMPIO DEI PISELLI (sì, dei piselli!) 11 12 30 24

Una Grande Europa. Era quello che volevano i grandi Padri, Adenauer, De Gasperi, Scumann, quello per cui avevano lavorato. Poi sono venuti i figli, anzi i nipotini soprattutto nelle lande del Nord Europa. La Grande Europa ha una carta d'identità facilmente leggibile da tutti. Basta andare a vedere la Gazzetta Ufficiale, quella delle Comunità Europee per trovare la risposta.

Ne esce una ogni settimana. Abbiamo scorso l'indice degli ultimi tre numeri e sconsolatamente ne diamo l'esito.

La Gazzetta Ufficiale n. 97 del 29 dicembre pubblica 24 "Regolamenti" dal 1063 al 1096

La Gazzetta Ufficiale n. 96 del 22 dicembre pubblica 36 "Regolamenti" dal 1027 al 1062

La Gazzetta Ufficiale n. 95 del 19 dicembre pubblica 24 "Regolamenti" dal 1007 al 1026

Intanto é uscito il n. 1 del 2012 che pubblica Regolamenti e Direttive del 2011. Altri 32 Regolamenti.

Diamo il titolo dell'ultima arrivata:

"DIRETTIVA 25 ottobre 2011, n. 83

Direttiva n. 2011/83 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2011, sui diritti dei consumatori, recante modifica della direttiva 93/13/CEE del Consiglio e della direttiva 1999/44/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga la direttiva 85/577/CEE del Consiglio e la direttiva 97/7/CE del Parlamento europeo e del Consiglio - Pubblicata nel n. L 304 del 22 novembre 2011"

Dal 19 dicembre al 2 gennaio a Bruxelles ci hanno sfornato la bellezza di 116 "Regolamenti".

Il trionfo dei burosauri. Neppure Cyril Northcote Parkinson nel suo famosissimo saggio "La legge di Parkinson" sarebbe riuscito ad immaginare una spirale in cui la burocrazia diventa un imbattibile condottiero. Un po' come la soluzione ultima tratteggiata dallo scrittore inglese quando, a proposito dell'organizzazione del lavoro e dei passaggi interni afferma che la struttura é destinata a crescere sempre con maggiore personale indipendentemente dal lavoro, anche se questo diminuisce e si azzera mentre si intensifica quello interno. Occorrerebbe far riferimento a "Fahrenheit 451", il famoso romanzo di Ray Bradbury che ha poi ispirato Francois Truffaut il film omonimo. Il mondo é oppresso da una feroce dittatura che non vuole i libri. Li brucia e condanna chi li legge. Ma c'é chi si ribella in un modo originalmente significativo: rinnova, come un tempo, la tradizione orale. Ogni persona memorizza un libro in attesa di tempi migliori.

Nel nostro caso l'inverso. Bruciamo le migliaia di 'Regolamenti', mandiamo alle isole Figi i burosauri di lassù e torniamo ad amministrare la cosa pubblica con il buon senso ricordando, e facendo tesoro dell'insegnamento, quanto scrisse Cicerone nei suo libro sui doveri (De officis): 'summum jus summa iniuria.

A Bruxelles lo jus si disarticola in migliaia di provvedimenti. Non é ancora uscito quello relativo alle prescrizioni di come si tagliano le unghie, o altri consimili, ma c'é da pensare che manchi poco. Né si trattya soltanto di numero di norme ma anche della minuziosità tale da rimanere allibiti. E vogliamo dimostrarlo al lettore prendendo un Regolamento su uno dei 34 prodotti ortofrutticoli regolamentati, quello relativo ai piselli.

Piselli, varietà cultivar derivati dal "Pisum sativum L."

PISELLI - REGOLAMENTO CE N. 2561 del 3/12/1999 che stabilisce la norma di commercializzazione per i piselli. G.U. CE N - L 310 del 4/12/1999 (pag. 7) Modificato dal Reg. (CE) 532/01 del 16 marzo 2001 - G.U. 79 del 17/03/01 Modificato dal Reg. (CE) 46/2003 del 10 gennaio 2003 - G.U. 7 del 11/01/03 (pag. 61)

Norma di qualità per i piselli

I. DEFINIZIONE DEI PRODOTTI

La presente norma si applica ai piselli delle varietà (cultivar) derivati dal "Pisum sativum L.", destinati ad essere consegnati allo stato fresco al consumatore, ad esclusione dei piselli destinati alla trasformazione industriale.

A seconda delle modalità di consumo, i piselli sono classificati in due gruppi:

- piselli da sgranare (piselli tondi, piselli rugosi) destinati ad essere consumati senza baccello,

- piselli mangiatutto o taccole (compresi i piselli dolci), destinati ad essere consumati col baccello.

II. CARATTERISTICHE QUALITATIVE

La norma ha lo scopo di definire le caratteristiche che i piselli devono presentare dopo il condizionamento e l'imballaggio.

A. Caratteristiche minime

In tutte le categorie, tenuto conto delle disposizioni particolari previste per ogni categoria e delle tolleranze ammesse,

i) i baccelli devono essere:

- interi; sono tuttavia autorizzati i piselli mangiatutto (compresi i piselli dolci) spuntati,

- sani (sono esclusi i prodotti colpiti da marciume o che presentino alterazioni tali da renderli inadatti al consumo),

- puliti, praticamente privi di sostanze estranee visibili (incluse parti dei fiori),

- nei piselli mangiatutto (compresi i piselli dolci), privi di filamenti duri o di membrane,

- praticamente esenti da parassiti,

- praticamente esenti da danni provocati da parassiti,

- privi di umidità esterna anormale,

- privi di odore e/o sapore estranei.

ii) i semi devono essere:

- freschi,

- sani; sono esclusi i prodotti colpiti da marciume o che presentino alterazioni tali da renderli inadatti al consumo,

- praticamente esenti da parassiti,

- praticamente esenti da attacchi parassitari,

- privi di odore e/o sapore estranei,

- sviluppati normalmente nel caso dei piselli da sgranare.

Lo sviluppo e lo stato dei piselli devono essere tali da consentire:

- il trasporto e le operazioni connesse

- l’arrivo al luogo di destinazione in condizioni soddisfacenti.

B. Classificazione

I piselli sono classificati nelle due categorie seguenti:

i) Categoria I

I piselli di questa categoria devono essere di buona qualità e presentare le caratteristiche della varietà e/o del tipo commerciale.

I baccelli devono essere:

- freschi e turgidi;

- esenti da danni causati dalla grandine;

- privi di alterazioni dovute a riscaldamento.

Nei piselli da sgranare:

- i baccelli devono essere:

- muniti del peduncolo,

- ben pieni e contenere almeno 5 semi,

- i semi:

- devono essere ben formati,

- devono essere teneri,

- devono essere succosi e sufficientemente consistenti, in modo che, premuti tra due dita, si schiaccino senza dividersi,

- devono aver raggiunto almeno la metà dello sviluppo completo, senza tuttavia aver completato lo sviluppo stesso,

- non devono essere farinosi,

- devono essere privi di alterazioni e non presentare screpolature sulla buccia.

- i piselli possono tuttavia presentare i seguenti lievi difetti del baccello, purchè essi non pregiudichino le caratteristiche essenziali di aspetto, qualità, conservazione e presentazione del prodotto:

- lievi difetti superficiali, lesioni e ammaccature,

- lievi difetti di forma,

- lievi difetti di colorazione.

Nei piselli mangiatutto (compresi i piselli dolci):

- i semi, se presenti, devono essere piccoli e poco sviluppati,

- i piselli possono tuttavia presentare i seguenti lievi difetti del baccello, purchè essi non pregiudichino le caratteristiche essenziali di aspetto, qualità, conservazione e presentazione del prodotto:

- lievissimi difetti superficiali, lesioni e ammaccature,

- lievissimi difetti di forma,

- lievissimi difetti di colorazione.

ii) Categoria II

Questa categoria comprende i piselli che non possono essere classificati nella categoria I, ma che corrispondono alle caratteristiche minime sopra definite.

Nei piselli da sgranare:

- i baccelli devono contenere almeno 3 semi,

- i piselli possono avere un grado di maturazione superiore a quello previsto per la categoria I; sono tuttavia esclusi i piselli troppo maturi,

- i piselli possono presentare i seguenti lievi difetti, purchè essi non pregiudichino le caratteristiche essenziali di qualità, conservazione e presentazione del prodotto:

- difetti dei baccelli

- difetti superficiali, lesioni e ammaccature non evolutivi e che non rischino di intaccare i semi,

- difetti di forma,

- difetti di colorazione,

- un minor grado di freschezza; sono tuttavia esclusi quelli avvizziti e scoloriti.

- difetti dei semi:

- un lieve difetto di forma,

- un lieve difetto di colorazione,

- una durezza leggermente maggiore,

- lievi danneggiamenti.

Nei piselli mangiatutto (compresi i piselli dolci):

- i semi possono essere leggermente più sviluppati che nella categoria I,

- i baccelli possono presentare i seguenti difetti, purchè essi non pregiudichino le caratteristiche essenziali di qualità, conservazione e presentazione del prodotto:

- lievi difetti superficiali, lesioni e ammaccature,

- lievi difetti di forma, inclusi quelli dovuti alla formazione dei semi,

- lievi difetti di colorazione,

- un minor grado di freschezza; sono tuttavia esclusi quelli avizziti e scoloriti.

III. CALIBRO

Il calibro dei piselli non è obbligatorio.

IV. TOLLERANZE

Per i prodotti non rispondenti alle caratteristiche della categoria indicata sono ammesse in ciascun imballaggio le seguenti tolleranze di qualità:

i) Categoria I

il 10% in peso di piselli non rispondenti alle caratteristiche della categoria, ma conformi a quelle della categoria II o, eccezionalmente, rientranti nelle tolleranze di questa categoria.

ii) Categoria II

il 10% in peso di prodotti non rispondenti alle caratteristiche della categoria, né alle caratteristiche minime, esclusi tuttavia i prodotti affetti da marciume, malattie evolutive o qualsiasi altra alterazione che li renda inadatti al consumo.

V. DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA PRESENTAZIONE

A. Omogeneità

Il contenuto di ciascun imballaggio deve essere omogeneo e comprendere soltanto i piselli della stessa origine, varietà o tipo commerciale e qualità.

La parte visibile del contenuto dell'imballaggio deve essere rappresentativa dell'insieme.

In deroga alle precedenti disposizioni della presente parte, i prodotti disciplinati dal presente regolamento possono essere mescolati, in imballaggi di vendita aventi peso netto inferiore a 3 chilogrammi, con prodotti ortofrutticoli freschi di specie differenti, alle condizioni previste dal Reg. (CE) n. 48 della Commissione (GU L 7 del’11.1.2003, pag. 65).

B. Condizionamento

I piselli devono essere condizionati in modo che sia garantita adeguata protezione del prodotto.

I materiali utilizzati all'interno dell'imballaggio devono essere nuovi, puliti e di natura tale da non provocare alterazioni esterne o interne del prodotto. L'impiego di materiali e in particolare di carte o marchi recanti indicazioni commerciali è autorizzato soltanto se la stampa o l'etichettatura sono realizzate con inchiostro o colla non tossici.

Gli imballaggi devono essere privi di qualsiasi corpo estraneo.

VI. DISPOSIZIONI RELATIVE ALLE INDICAZIONI ESTERNE

Ciascun imballaggio deve recare, in caratteri raggruppati su uno stesso lato, leggibili, indelebili e visibili dall'esterno, le indicazioni in appresso riportate:

A. Identificazione

Imballatore e/o speditore: nome e indirizzo o simbolo di identificazione rilasciato o riconosciuto da un servizio ufficiale. Tuttavia, se viene utilizzato un simbolo di identificazione, la dicitura "imballatore e/o speditore" (o un'abbreviazione equivalente) deve essere indicata accanto a tale simbolo.

B. Natura del prodotto

- "Piselli da sgranare", Taccole, Piselli dolci o Piselli mangiatutto o un'altra denominazione equivalente se il contenuto non è visibile dall'esterno,

- mondati, spuntati o, se del caso, un'altra denominazione equivalente quando i piselli mangiatutto (compresi i piselli dolci) sono presentati privi di peduncolo e/o di estremità pistillare.

C. Origine del prodotto

- Paese d'origine ed eventualmente zona di produzione o denominazione nazionale, regionale o locale.

D. Caratteristiche commerciali

- categoria.

E. Marchio ufficiale di controllo (facoltativo)".

Le cose parlano da sole.

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