ABBIAMO UN GOVERNO TECNICO? NO. ABBIAMO SCOPERTO DI AVERE UN GOVERNO DI NABABBI 12.2.20.74

Democrazia etimologicamente vuol dire 'governo del popolo'. Leggendo i giornali in questi giorni mi è venuto da chiedermi dove sia il 'demos', il popolo, nell'attuale governo.

Si sa, è un 'governo tecnico', almeno così lo hanno definito in molti. A me pare un governo di nababbi dove l'ultimo Ministro nella graduatoria dei redditi ha uno stipendio, che sarà certamente meritato ma comunque risulta pari a quello di un cinque lavoratori messi insieme.

Il Ministro del Lavoro addirittura ha un reddito che è pari a quello di duecento o trecento lavoratori messi insieme. Se vogliamo un altro confronto diremo che guadagna in un giorno (lavorativo) quanto, o anche di più, guadagna un operaio in un anno. E' vero che paga le tasse, a quanto risulta, ma tutti ne pagherebbero volentieri anche di più visto quanto resta di netto.

Si dice tanto dei politici, dei loro guadagni e via dicendo ma quello che é emerso in questi giorni la dice lunga. Se poi qualcuno dovesse obiettare che nel settore privato è diverso si prenderebbe la mia obiezione perché in definitiva questi redditi - da lavoro, si noti, sia nel pubblico che nel privato - direttamente o indirettamente vanno a carico di tutti noi.

Torniamo alla democrazia che, come si da indovinata definizione, è il peggiore dei sistemi di governo ma l'unico possibile. Ho letto sulla 'Gazzetta di Sondrio' una citazione importante: 'la democrazia è il modo più economico per arrivare al potere'. E' anche l'unico sistema che consente a chiunque, se ne ha di suo in fatto di capacità e impegno, di realizzare quello che la Costituzione prevede, ossia la possibilità di arrivare alle più alte cariche dello Stato.

Dicevano di Berlusconi. Certo, pieno di soldi, ma il suo non era un governo di nababbi come questo. Si dirà però che Monti in fin dei conti ha scelto il meglio. Non é così. Monti ha scelto non il meglio ma fra il meglio. Possibile che i bravi fossero solo quelli con portafoglio gonfio?

E, a proposito di soldi, quanto spenderà qualcuno in campagna elettorale per essere eletto? Tutti sostengono, comprensibilmente, che bisogna ridare ai cittadini l'arma del voto, metterli cioè nelle condizioni di scegliere il proprio deputato e il proprio senatore. C'è un modo solo: le preferenze. Candidati dunque alla caccia delle preferenze. TV, giornali, pubblicazioni, iniziative varie, cene. Un'organizzazione costosa. Con un miliardo di vecchie lire, in una città come Milano, chiunque è in grado di farsi eleggere, ovviamente scegliendo l'agenzia pubblicitaria giusta. E' quel che succedeva prima e che inevitabilmente succederà domani a prescindere di come sarà la nuova legge.

Sembra così giusto che a un governo di nababbi corrisponda un Parlamento di nababbi.

Alla faccia dell'art. 1 della Costituzione, quello che recita 'La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione' e dell'art. 3 che recita 'Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese'.

Il buffo é che per il governo di nababbi chi ha spinto di più è stata la sinistra...!

L.A.

L.A.
Politica