MONTI,CHE DELUSIONE! 12.4.10.A..70

Riceviamo e pubblichiamo:

Oggi , un presentimento di quanto stava per succedere lo si era avvertito. Un governo che più che composto da ministri sembrava un CDA di un grande istituto bancario poteva lasciar intravedere l'epilogo di questo tanto lodato ed illusorio governo Monti.

Agli albori del nuovo esecutivo tecnico, dopo il tramonto inevitabile dell'esperienza governativa di Berlusconi, il clima di estrema indigenza che dilaniava il nostro stato sociale ed economico aveva spinto gli italiani a riporre fiducia in un volto nuovo della politica.

Un esperto, un tecnico che, forse,avrebbe potuto pensare per la prima volta agli interessi del paese , portando l'Italia fuori da una crisi economica mai superata se non a parole di Tremonti.

"Questo non è il governo delle banche" aveva assicurato e promesso Monti, il governo è stato fino ad oggi messo alla prova, per verificare sia la veridicità di questa frase sia che la fiducia iniziale di noi Italiani nelle potenzialità e nelle possibilità dei tecnici fosse riposta in una buona causa.

Tanti erano gli obbiettivi iniziali che forse lasciavano intravedere una risoluzione decisiva dei tanti nodi economico-finanziari che ci legano ancora indissolubilmente a questa congiuntura di proporzioni mondiali.

Dopo vent'anni di malgoverno si era finalmente ritornato a parlare di temi irrisolti: evasione fiscale, liberalizzazioni, costi della politica, sviluppo, crescita.

Ma appunto questi ultimi erano obbiettivi, proposte, che come al solito in Italia sono nate come parole e sono morte come parole dissolte nell'aria, nessuno di questi argomenti infatti è stato toccato efficacemente e tantomeno risolto: la gente continua a non avere i soldi per arrivare a fine mese, le piccole imprese chiudono, i piccoli imprenditori si suicidano.

Pian piano un governo tecnico che si era delineato forte della speranza degli Italiani si è fatto invece traviare dal solito atteggiamento egoista dei partiti che lo sostenevano rendendosi ogni giorno più fragile ed insicuro sugli obiettivi prepostisi.

Durante l'inizio di questa prima esperienza di esecutivo Monti il governo sembra inspiegabilmente aver adottato una linea totalmente diversa da quella promessa agli italiani, che prevedeva il recupero dei soldi dagli sprechi o dall'evasione, puntando invece nell'ultimo periodo a seguire piuttosto una strada improntata semplicemente sul far cassa a danno dei soliti noti, che, anche non potendo, pagano.

Serviva Monti per fare ciò? Sicuramente bastava far proseguire la legislatura a Berlusconi, senza chiedere aiuto ad alcun tecnico,visto che in ogni caso il governo precedente era legittimato democraticamente a governare. Siamo di nuovo al punto di partenza: tante parole, parole e nessun'azione che trasformasse quegli obbiettivi in atti concreti.

Mentre in Parlamento si parla dell' art.18 fuori dalle porte di Montecitorio il Paese continua a bruciare e il dibattito su questo tema è usato ad arte dal governo e dai partiti, che con una tecnica di vecchia data vogliono par passare sotto banco ciò che è stato fatto, anzi, ciò che non è stato fatto.

Non si parla più da mesi ormai delle tante promesse misure efficaci contro l'evasione fiscale, un fenomeno che causa più di 100 miliardi annui di mancati introiti e, mentre la Germania va a tassare i patrimoni in Svizzera noi ci limitiamo a tassare il posto barca e gli elicotteri, che riguardano una parte risibile della moltitudine di evasori presenti in Italia.

In molti parlavano di detraibilità fiscale, che avrebbe potuto rendere ogni cittadino italiano contribuente un esattore fiscale ma queste proposte sono cadute nel dimenticatoio.

Si potevano recuperare capitali dalla tassazione dei grandi patrimoni ( patrimoniale), dalla tassazione delle transazioni finanziarie (tobin tax) ma niente di questo è stato discusso ed in minima parte attuato.

Tutti volevano le liberalizzazioni ma è bastata una sollevazione di pochi tassisti per far "calare le braghe" al governo e le uniche cose ad essere liberalizzate sono stati alcuni farmaci di tipo C.

Uno degli obbiettivi principali era il taglio degli sprechi del palazzo, della famosa Casta dei politici, si era istituita una commissione incaricata di definire i tetti massimi degli stipendi parlamentari e, appena una settimana fa, questa commissione si è arresa e ha dato le dimissioni per insufficienza di dati lasciando il problema irrisolto.

Avevano parlato di taglio agli sprechi, come quelli per l'acquisto di una moltitudine di auto blu e in questo mese il ministero dell'economia ha emesso un bando per acquistare all'asta 400 nuove auto blu offrendo come minima offerta 9 milioni di euro.

La legge elettorale? Nonostante un milione di persone abbia firmato per cambiarla, la riforma del nostro sistema è diventata semplicemente uno slogan che viene tirato fuori dal cassetto quando fa comodo a Pd Udc e PdL, favorevoli ad una legge che garantirebbe loro un continuo inciucio tra partiti e che non sarebbe pienamente democratica in quanto nella loro ipotesi non dovrebbe essere indicata nè la coalizione né il nome del premier.

Dopo la tanto vituperata riforma Gelmini (un Ministro che ha il merito di avere finalmente fatto una riforma la cui positività sta sempre più emergendo... ndr) si era auspicato il ritorno di una politica sull'istruzione che garantisse una dignità a professori e studenti, che favorisse il piacere allo studio ed all'insegnamento ma i tecnici non hanno saputo fare altro che proporre l'utilizzo di tablet elettronici a spese delle famiglie , quelle famiglie che allo stesso tempo non riescono a campare nemmeno fino alla metà del mese.

Si auspicavano misure per lo Sviluppo, e quando si parla di Sviluppo e di crescita si parla di aiutare le tante Piccole e Medie Imprese che sono sul punto di chiudere ma il governo non è riuscito ad alleggerire se non in parte minima il grande fardello burocratico che blocca perennemente e grava sulla crescita economica ed infine ha voluto tagliare definitivamente la testa al toro introducendo e alzando nuovamente le tasse.

Eh si, di questo governo infatti si può dire che l'innovazione è consistita nel fare ciò che qualsiasi persona dotata di intelligenza e furbizia avrebbe potuto fare: alzare le tasse.

Mentre il problema era recuperare soldi da chi non li paga i tecnici hanno pensato bene di far pagare come al solito sempre a noi ciò che manca anche se questo sistema prima o poi porterà allo sfacelo della società e ad un impoverimento generale.

E' stata reintrodotta l'ICI sotto forma di Imu che si rivelerà una stangata enorme per le famiglie italiane, creando paradossi a dir poco sconcertanti come quello che prevede che gli anziani in casa di riposo paghino l'ici sulla seconda casa e che allo stesso tempo le Fondazioni Bancarie siano esentate dal pagamento dell'imposta. Questo è il governo Monti.

Aumento dell'iva al 23%, aumento delle accise sulla benzina e sui trasporti. Questo è il governo Monti.

Reintroduzione delle commissioni bancarie con un ddl approvato in tempi record. Questo è il governo Monti. Per fortuna che "non è il governo delle banche".

Francesco Marotta

Francesco Marotta
Politica