LA CIVILTA' CATTOLICA - quaderno 3890, sommario

ARTICOLI

Antonio Spadaro S.I., LA SPIRITUALITÀ DEI NUOVI «BARBARI». Tecnologie della comunicazione e vita dello spirito - Il Magistero dei recenti Pontefici, oltre che del Concilio Vaticano II, ha di frequente connotato la tecnologia, specialmente se legata alla comunicazione, di riflessi spirituali. Questo riconoscimento ha spinto il Magistero a due atteggiamenti: la lode per le «meraviglie» che l'uomo è in grado di produrre e che sono intese come dono di Dio; e il senso di profonda responsabilità che l'uomo è chiamato ad avere nel loro uso. Oggi, nel momento in cui le tecnologie della comunicazione creano un vero e proprio spazio antropologico, come nel caso della Rete, le sfide si moltiplicano e toccano valori spirituali. Come vivere la «comunione» in un tempo in cui domina l'importanza della «connessione»? Come coltivare l'«interiorità» senza dimenticare che l'uomo oggi si sente davvero coinvolto se vive esperienze di «interattività»?

Francesco Occhetta S.I., IL SIGNIFICATO DEL TURISMO - Il modo di vivere le vacanze è cambiato: esse, dall'ozio della classe borghese, si sono trasformate nel riposo dei lavoratori; dalla villeggiatura della classe media, sono diventate la ricerca di esperienze forti che aiutino a dimenticare la quotidianità. Se l'industria italiana del turismo, in cui sono impiegati circa tre milioni di lavoratori, gode di buona salute, è anche vero che esso sta perdendo quella dimensione culturale legata alla spiritualità che permette di comprendere, fra l'altro, il significato della maggior parte delle opere d'arte del Paese. Una nuova consapevolezza internazionale, che la Chiesa accompagna con un particolare dicastero, sta educando il turista ad adottare comportamenti responsabili come l'uso equilibrato delle risorse (suolo, energia, acqua), il rispetto delle culture locali, la denuncia contro le forme di turismo che violano la legalità.

Giovanni Sale S.I., La questione delle immagini nell'islÀm - Alcune vicende degli ultimi tempi, come la distruzione dei Buddha di Bamiyan nel 2001 e la crisi provocata dalle caricature di Maometto all'inizio del 2006, hanno fatto circolare la vecchia idea che l'islàm sia fondamentalmente ostile alle immagini. In questo articolo si tratta del carattere aniconico dell'islàm e in particolare si analizzano le fonti, cioè il Corano e le raccolte degli hadith del Profeta, sulle quali si fonda tale importante elemento della religiosità e della cultura islamica. Una maggiore conoscenza delle fonti ci aiuta a superare alcuni luoghi comuni che ancora oggi circolano sulla questione delle immagini nell'islàm e a comprendere la sostanza di una prescrizione religiosa che non pone un tabù, ma che attraverso un divieto esprime alcuni valori religiosi che si intende tutelare e difendere.

Jacques Trublet S.I., LA CREAZIONE SECONDO L'ANTICO TESTAMENTO - Le fonti bibliche della creazione sono molti passi della Genesi e di altri libri dell'Antico Testamento. Con un linguaggio metaforico e antropomorfico, essi presentano il Creatore impegnato, con il suo «fare» e il suo «dire», nell'edificazione del cosmo e nelle opere in favore del suo popolo. Le metafore bibliche rappresentano il Signore che agisce come un artigiano e che combatte contro il caos primitivo per stabilizzare e ordinare il mondo. Evidentemente il linguaggio biblico rispecchia la cultura del suo tempo. La scienza moderna ipotizza un «big bang» iniziale e un processo evolutivo. «Noi riconosciamo che Dio è creatore anche nel nostro rapporto con il mondo». L'Autore è professore di esegesi al Centre Sèvres di Parigi.

NOTE E COMMENTI

Giandomenico Mucci S.I., GIAN ENRICO RUSCONI E L'AFASIA TEOLOGICA - La nota riprende criticamente una osservazione del prof. Rusconi riguardante il comportamento di certi uomini di Chiesa. Questi, nel dibattito pubblico su laicità, democrazia e diritti, sembrano trascurare le tradizionali verità dogmatiche e insistere esclusivamente sulla precettistica morale, generando l'impressione che ormai la teologia si sia trasformata in bioteologia. In tal modo i dati dogmatici non verrebbero negati, ma costituirebbero un semplice sfondo illustrativo per istruzioni morali che dovrebbero replicare alle sfide del tempo, attingendo in modo soltanto aneddotico alle risorse dottrinali tradizionali.

RUBRICA DELLO SPETTACOLO

Giovanni Arledler S.I., Il teatro europeo di Giorgio Strehler - G. Strehler (1921-97), regista teatrale, ha fondato nel 1947 il Piccolo Teatro di Milano; recentemente ne sono state pubblicate in dvd le più interessanti realizzazioni. L'articolo, citando anche i più fedeli collaboratori del regista, ne illustra in ordine cronologico le migliori esecuzioni, di autori da A. Cechov ad A. Sastre, da W. Shakespeare ad A. Strindberg, da A. G. Lessing a P. de Marivaux, senza dimenticare le opere teatrali di Molière, Goldoni e Mozart. Così, se all'inizio Strehler insiste sulla dimensione autonoma e laica del fare teatro e sulla riconoscenza verso i suoi maestri, man mano fa emergere una sorta di impegno portato alla perfezione, una sorta di itinerario ascetico che tenta di esprimere verità e sentimenti.

CRONACHE

CHIESA: GianPaolo Salvini S.I., VATICANO E STAMPA: UN DIFFICILE RAPPORTO - La cronaca prende spunto dalla pubblicazione degli Atti di un Incontro organizzato dall'Osservatore Romano il 10 novembre 2011 sui difficili rapporti tra Vaticano e stampa internazionale. Essa ne riprende alcuni aspetti, indicando vari esempi di queste relazioni infelici, cercandone le motivazioni e la mancanza di comunicazione che si è verificata, oppure il pregiudizio preconcetto, prendendo come esempio sia le valutazioni sui pontificati, sia casi specifici come quello degli abusi sui minori da parte di membri del clero. La Chiesa d'altronde è fatta per comunicare, e un sano rapporto con i media, che non è sempre riuscita a creare, è quanto mai necessario per una corretta percezione e valutazione della sua missione.

ITALIA: Michele Simone S.I., I PROBLEMI DEI MIGRANTI - Il Quarto Rapporto EMN Italia cerca di descrivere i flussi migratori internazionali autorizzati o meno. Il visto è definito «autorizzazione o decisione di uno Stato membro». Il Rapporto quindi fa il punto sulla legislazione cosiddetta Schengen, mettendo in evidenza che le norme comunitarie in materia sono ancora bisognose di completamento circa il soggiorno, le quote lavorative, le modalità di accesso al mercato del lavoro, e così via. Il Rapporto perciò ritiene necessario ampliare le vie legali ed evitare che politiche migratorie eccessivamente restrittive diventino, esse stesse, causa di irregolarità.

ESTERO: Anthony Symondson S.I., «The Diamond Jubilee» di elisabetta II - Gli inizi di giugno hanno visto il culmine delle celebrazioni, che hanno avuto luogo nel Regno Unito e in tutto il Commonwealth nel 2012, in occasione del Diamond Jubilee della Regina Elisabetta II. I suoi 60 anni sul trono sono stati caratterizzati da una fede silenziosa, ma forte. Sul rito dell'incoronazione si fonda la comprensione che la regina ha del suo ruolo come una vocazione. L'Autore è un saggista.

RASSEGNA BIBLIOGRAFICA

Ambrogetti A. 209 - Boggio M. 205 - Bressan L. 197 - Buonaiuto A. 203 - Campanini G. 200 - Cucci G. 195 - Fersen A. 205 - Frigo G. F. 207 - Kojève A. 207 - Lombardi Satriani L. M. 205 - Mattesini M. C. 201 - Ramondino F. 210 - Strauss L. 207 - Todescan F. 196 - Tóth T. 199 - Xeres S. 200

FILM

Faust 211

Fatti dello Spirito