ON. CROSIO: 1) "LA PROVINCIA DEI LAGHI PREALPINI CONTRO IL CENTRALISMO" 2) "IL TEMPO STRINGE, SERVONO PROPOSTE REALIZZABILI"

Riceviamo e pubblichiamo:

1) "LA PROVINCIA DEI... 12.7.30,34

"Il progetto lanciato ieri dal segretario federale Roberto Maroni per la costituzione della Provincia dei laghi prealpini, comprendente Como, Varese, Lecco, Sondrio, Verbano Cusio Ossola e Novara, per la quale chiedere un'autonomia speciale sul modello di Trento e Bolzano, è una grande occasione per questi territori e in particolare per le nostre valli, che avrebbero l'opportunità di dialogare con comunità omogenee, di definire nuovi scenari di sviluppo e di costruire il proprio futuro in Europa. I numeri che mettiamo in campo sono un valido alleato: Roma non potrà non ascoltarci". Così il parlamentare valtellinese Jonny Crosio sposa e rilancia quella che è molto di più di un'ipotesi suggestiva, piuttosto un progetto serio che potrebbe trovare la condivisione di comunità oppresse dal centralismo che, con la soppressione delle Province, vedono a rischio la sopravvivenza di valori identitari.

I numeri a cui fa riferimento Crosio sono eclatanti: 10 mila km quadrati di estensione, oltre due milioni di abitanti, un Pil di 75 miliardi di euro e un gettito fiscale di 43. Difficile ignorare le richieste di una vera e propria forza economica che concentra in sé l'eccellenza produttiva del Nord: di fronte a un interlocutore così potente, il Governo non potrebbe che cercare un dialogo costruttivo, e qui si aprirebbero le porte dell'autonomia sul modello di Trento e Bolzano. "Con Como, Varese, Lecco, Verbano Cusio Ossola e Novara - prosegue Crosio -, Sondrio starebbe benissimo, poiché abbiamo molti tratti in comune. Attraverso l'autonomia fiscale avremo certezze riguardo a un utilizzo oculato dei fondi e la garanzia di essere ascoltati: per noi sondriesi sarebbe un'alternativa ideale di fronte all'imminente soppressione della Provincia. Noi 180 mila ci ritroveremmo in una realtà da oltre due milioni di abitanti: una garanzia in più per la tutela delle nostre peculiarità. La Lega Nord - conclude - è pronta a lavorare a questo progetto, disponibile al dialogo con quanti, nella società civile, condividano l'obiettivo di ridare dignità e opportunità a territori del Nord virtuosi cui il centralismo romano ha rigettato troppe richieste".

2) "IL TEMPO STRINGE...

Proposte realizzabili, tempi brevi e certi: due aspetti fondamentali che guidano l'azione della Lega Nord per la questione del riordino istituzionale. L'autonomia è un'idea suggestiva, che il movimento ha più che accarezzato nella sua storia, e che non intende abbandonare, ma non ora, non in questa situazione di emergenza. Non ci sono le condizioni né, soprattutto, il tempo per illudersi: l'autonomia è impraticabile per il farraginoso iter legislativo, tra passaggi da Camera a Senato e leggi ad hoc. Inutile persino nominarla davanti a cittadini che attendono risposte concrete.

Il parlamentare valtellinese Jonny Crosio ne ha discusso con il suo segretario federale Roberto Maroni: la Lega Nord sta studiando la questione a livello generale, il problema riguarda Sondrio ma non solo. "Di fronte a un governo centralista che se ne infischia delle necessità del territorio - sottolinea Crosio - non possiamo nemmeno considerare ipotesi utopistiche qual è quella dell'autonomia in queste condizioni, quando mancano pochi giorni all'approvazione del decreto sulla spending review. L'attuale maggioranza non riesce a trovare un accordo nemmeno sulla legge elettorale, come potrebbe farlo su una proposta di modifica costituzionale? Non possiamo illudere la gente, abbiamo il dovere di dire chiaramente ciò che si può o non si può fare. L'autonomia non si può fare, perciò è meglio concentrarsi su azioni concrete che possano avere uno sbocco".

Tutti questi aspetti sono stati analizzati nel colloquio con Maroni: la Lega è per la concretezza, questa è la linea da seguire, ancora di più in quella che s'inquadra come una vera e propria emergenza: dall'approvazione della spending review ci saranno settanta giorni prima che la scure di Monti colpirà le Province. "Il Governo taglia e basta, noi dobbiamo contrastare il progetto di azzerare le identità locali in favore del centralismo - attacca Crosio - dobbiamo difenderci, per questo non possiamo permetterci derive autonomiste. Nel poco tempo che ci resta lavoreremo per elaborare proposte da realizzare in tempi brevi e certi".

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