VIA LA PROVINCIA DI SONDRIO? STELVIO SPARTIACQUE: DI LA' UNO STATO NELLO STATO CHE LEGIFERA IN PIENA AUTONOMIA E INCASSA, INCASSA, INCASSA..., DI QUA UNA COLONIA DA DUE DI PICCHE QUANDO BRISCOLA E' CUORI 2012.VIII.20.13

Saliamo ai 2758 metri del Passo dello Stelvio. Non per guardare il panorama che é splendido sia che, spalle alla Valle, si guardi a destra o si guardi a sinistra.

Il panorama.

C'é un altro panorama, quello che dovrebbe vedere tutti gli italiani uguali. Lo dice l'articolo terzo della Costituzione della Repubblica:

"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali."

Guardiamo là in basso, verso Trafoi. Tutto territorio di una Provincia del tutto particolare.

Su una superficie di 7 399,97 km², in 116 Comuni, vi risiede poco più di mezzo milione di abitanti. La loro vita non deve dipendere da regole altrui. Noi abbiamo la Regione che legifera. Loro 'sono' Regione per cui possono fare quello che vogliono, ovviamente nel rispetto delle leggi dello Stato.

Stanno bene?

NO, non stanno bene.

Stanno invece BENISSIMO con la potestà legislativa e una barca di soldi.

Vediamo il dettaglio, riprendendo, per ragione di neutralità, quanto si legge su Wikipedia:

"Dopo la riforma dello statuto regionale del Trentino-Alto Adige, risalente al 1972, la Provincia è stata investita di un ampio potere di legiferare (nello statuto del 1948 questo potere era marginale).

Mentre tutte le altre Province italiane hanno mere funzioni amministrative, le province autonome di Trento e Bolzano hanno potere legislativo in molte materie normalmente di competenza statale o regionale. Particolarmente importanti sono le competenze in materia di sanità, scuola, formazione, lavoro, trasporti e viabilità.

Molto ampia è anche l'autonomia finanziaria, per cui il 90% dei tributi riscossi in ambito provinciale resta nel territorio. La Provincia autonoma dispone di 9.000 euro di risorse all'anno per ognuno dei suoi oltre 500.000 abitanti (contro i 2.000 della Lombardia, superati però dai 12.000 della Valle d'Aosta). Complessivamente il bilancio dell'Alto Adige si aggira sui 5 miliardi di euro all'anno.

Autonomia legislativa

La Provincia possiede la competenza esclusiva a legiferare nelle seguenti materie: ordinamento degli uffici provinciali e del personale ad essi addetto; toponomastica, fermo restando l'obbligo della bilinguità nel territorio della provincia di Bolzano; tutela e conservazione del patrimonio storico, artistico e popolare; usi e costumi locali ed istituzioni culturali (biblioteche, accademie, istituti, musei) aventi carattere provinciale; manifestazioni ed attività artistiche, culturali ed educative locali, e anche con i mezzi radiotelevisivi, esclusa la facoltà di impiantare stazioni radiotelevisive; urbanistica e piani regolatori; tutela del paesaggio; usi civici; ordinamento delle minime proprietà colturali, anche agli effetti dell'art. 847 del codice civile; ordinamento dei "masi chiusi" (Erbhof) e delle comunità familiari rette da antichi statuti o consuetudini; artigianato; edilizia comunque sovvenzionata, totalmente o parzialmente, da finanziamenti a carattere pubblico, comprese le agevolazioni per la costruzione di case popolari in località colpite da calamità e le attività che enti a carattere extra provinciale, esercitano nella provincia con finanziamenti pubblici; porti lacuali; fiere e mercati; opere di prevenzione e di pronto soccorso per calamità pubbliche; miniere, comprese le acque minerali e termali, cave e torbiere; caccia e pesca; alpicoltura e parchi per la protezione della flora e della fauna; viabilità, acquedotti e lavori pubblici di interesse provinciale; comunicazioni e trasporti di interesse provinciale, compresi la regolamentazione tecnica e l'esercizio degli impianti di funivia; assunzione diretta di servizi pubblici e loro gestione a mezzo di aziende speciali; turismo e industria alberghiera, compresi le guide, i portatori alpini, i maestri e le scuole di sci; agricoltura, foreste e corpo forestale, patrimonio zootecnico e ittico, istituti fitopatologici, consorzi agrari e stazioni agrarie sperimentali, servizi antigrandine, bonifica; espropriazione per pubblica utilità per tutte le materie di competenza provinciale; costituzione e funzionamento di commissioni comunali e provinciali per l'assistenza e l'orientamento dei lavoratori nel collocamento; opere idrauliche della terza, quarta e quinta categoria; assistenza e beneficenza pubblica; scuola materna; assistenza scolastica per i settori di istruzione in cui la provincia ha competenza legislativa; edilizia scolastica; addestramento e formazione professionale.

Nei seguenti ambiti l'Alto Adige dispone di una competenza legislativa concorrente con lo Stato centrale: polizia locale urbana e rurale; istruzione elementare e secondaria (media, classica, scientifica, magistrale, tecnica, professionale e artistica); commercio; apprendistato; libretti di lavoro; categorie e qualifiche dei lavoratori; costituzione e funzionamento di commissioni comunali e provinciali di controllo sul collocamento; spettacoli pubblici per quanto attiene alla pubblica sicurezza; esercizi pubblici, fermi restando i requisiti soggettivi richiesti dalle leggi dello Stato per ottenere le licenze, i poteri di vigilanza dello Stato, ai fini della pubblica sicurezza, la facoltà del Ministero dell'interno di annullare d'ufficio, ai sensi della legislazione statale, i provvedimenti adottati nella materia, anche se definitivi. La disciplina dei ricorsi ordinari avverso i provvedimenti stessi è attuata nell'ambito dell'autonomia provinciale; incremento della produzione industriale; utilizzazione delle acque pubbliche, escluse le grandi derivazioni a scopo idroelettrico; igiene e sanità, ivi compresa l'assistenza sanitaria e ospedaliera; attività sportive e ricreative con i relativi impianti e attrezzature.

Autonomia finanziaria

In base all'articolo 75 dello statuto del 1972, spettano alla Provincia di Bolzano:

1.i nove decimi delle imposte di registro e di bollo, nonché delle tasse di concessione governativa;

2.i nove decimi delle tasse di circolazione relative ai veicoli immatricolati;

3.i nove decimi dell'imposta sul consumo dei tabacchi ;

4.i sette decimi dell'imposta sul valore aggiunto, esclusa quella relativa all'importazione;

5.i quattro decimi dell'imposta sul valore aggiunto relativa all'importazione riscossa nel territorio regionale, da ripartire nella proporzione del 53% alla Provincia di Bolzano (e del 47% alla Provincia di Trento);

6.i nove decimi del gettito dell'imposta di fabbricazione sulla benzina;

7.i nove decimi di tutte le altre entrate tributarie erariali, dirette o indirette, comunque denominate, inclusa l'imposta locale sui redditi (quindi IRPEF, IRES e via discorrendo), ad eccezione di quelle di spettanza regionale o di altri enti pubblici (comuni in primis)".

IL PRIVILEGIO ERETTO A SISTEMA E NOI DESTINATI AD ESSERE COLONIA, DI LECCO O DI CHISSÀ CHI.

NON É ORA DI GUARDARCI DENTRO?

Che sia TAR o altro, l'importante é guardarci dentro.

L.A.

Politica