CHI L'HA VISTA? LAUTA MANCIA A CHI...

E per colpa sua conseguenze negative ovunque, anche in Valtellina

Esattamente tre anni fa, anche nella stessa ora in cui scriviamo, otto governi europei socialisti siluravano la candidatura di uno di loro - secondo accordi il posto competeva al Partito Socialista e quindi erano loro a dover scegliere - e nominavano a un incarico così importante una inglese che nel suo Paese si erano ben guardati di darle un incarico ministeriale. Ne aveva avuti di minori, poi senatore a vita, Lord. In precedenza Blair, che non l'aveva mai fatta entrare nel suo governo, l'aveva spedita a Bruxelles a fare la Commissaria al Commercio. Non sappiamo come l'abbia fatto perché le cronache al rguardo sono silenziose. Con questi precedenti, silurato D'Alema, appoggiato anche dal Governo Berlusconi e sicuramente all'altezza del compito, sceglievano l'allora 53enne Catherine Margaret Ashton, Baronessa Ashton di Upholland (Upholland, come Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell'Unione europea, cioé come Ministro degli Esteri e quindi anche, per automatismo istituzionale, Vicepresidente della Commissione, ossia del Governo europeo.

Dopo tre anni di attività (eufemismo, si fa per dire...) l'unica nota di merito che, volentieeri, le riconosciamo é una estranea alla sua attività politicae afferente invece la vita privata, sua e del marito Peter Kellner che hanno ampliato la famigklia affiancando ai due figli altri tre adottati.

Detto questo c'é una sola altra cosa da dire, o meglio viene utile utilizzare il titolo di una fortunata trasmissione TV, "Chi l'ha visto", semplicemente cambiando la vocale finale da 'o' ad 'a'.

In questi tre anni sono infatti successe un po' di cose. Citiamo solo quelle sull'altra sponda del Mediterraneo e, cosa di questi giorni, la situazione in Medio Oriente.

Cosa doveva fare l'Europa?

Cosa avrebbe dovuto fare l'Europa ed in particolare il suo Vicepresidente e Ministro degli Esteri? Applicare quello che il trattato di Lisbona indica come obiettivi:

"L'art. 21.2 della versione consolidata del Trattato di Lisbona, 13.12.2007, sull'Unione Europea ha indicato gli obiettivi della politica estera comune e della cooperazione nel campo delle relazioni internazionali:

salvaguardia dei valori, degli interessi fondamentali, della sicurezza, dell'indipendenza e dell'integrità dell'Unione Europea;

consolidamento e sostegno alla democrazia, allo Stato di diritto, ai diritti dell'uomo e ai principi del diritto internazionale;

preservazione della pace, prevenzione dei conflitti e rafforzamento della sicurezza internazionale, conformemente agli obiettivi e ai principi della Carta delle Nazioni Unite, dell'Atto finale di Helsinki e della Carta di Parigi;

sviluppo sostenibile dei paesi in via di sviluppo sul piano economico, sociale e ambientale, con l'obiettivo primo di eliminare la povertà;

incoraggiamento dell'integrazione di tutti i paesi nell'economia mondiale;

contributo all'elaborazione di misure internazionali volte a preservare e migliorare la qualità dell'ambiente e la gestione sostenibile delle risorse naturali mondiali, al fine di assicurare lo sviluppo sostenibile;

aiuti alle popolazioni, ai paesi e alle regioni colpiti da calamità naturali o provocate dall'uomo;

promozione di un sistema internazionale basato su una cooperazione multilaterale rafforzata e del buon governo mondiale".

Cosa ha fatto l'Europa?

Egitto, Tunisia, Libia, Siria, Iran e via dicendo: il nulla assoluto.

E per Gaza?

Per la questione Gaza-Israele si é fatta viva, come da nota diffusa dall'Agenzia di stampa ASCA una settimana fa: "L'Unione europea é molto preoccupata' per la recente escalation di violenze tra Gaza ed Israele e lancia un appello alle parti affinché si astengano da nuovi episodi che possano aggravare la situazione' tra i due Paesi". Così il capo della diplomazia Ue, Catherine Ashton.

L'epsilon

Pensare che si stanno muovendo in tanti, persino l'Italia a stretto contatto con l'Egitto recentemente visitato dal nostro Governo e la baronessa si limita a dichiararsi "preoccupata". Cpme può esserlo chi scrive, chi legge, il portinaio del condominio, il venditore di scamorze o la parrucchiera di Casalpusterlengo.

Viene in soccorso l'analisi matematica con il concetto di limitre, che interpretiamo liberamente: "Preso un epsilon piccolo a piacere" dice l'analisi é sempre possibile, - la mettiamo in questo modo - trovare qualcosa ancor più piccolo. Non siamo a zero ma quasi quasi quasi. Di qui l'attributo che l'intera Europa potrebbe assegnarLe: la baronessa "epsilon".

Siamo tutti coinvolti, anche in Valtellina

La politica estera viene vista dai più come cosa lontana, roba da Obama, Putin e compagnia. Raramente si pensa che cose di casa nostra dipendono da quello che succede in Paesi lontani. Un solo esempio: se non si trova rapidamente una soluzione che emrgini i falchi palestinesi e i falchi israeliani, la pressione delle masse arabe sui rispettivi governi, a partire dall'Egitto che sta facendo opera di mediazione, diventerebbe tale da rendere incontrollabile diplomaticamente la situazione. Rischio gravissimo perché per la prima volta sono arrivati missili alla periferia di Tel Aviv. Uno di questi centrasse qualche obiettivo o facesse molti morti la reazione di Israele sarebbe violenta. La risposta pure. Gli USA, e di riflesso i Paesi occidentali, dovrebbero sostenere Israele che questa volta si troverebbhe ad avere tutti contro. Un guaio con la G maiuscola.

Primo riflesso: i costi del petrolio ma problemi anche sui traffici commerciali oltre che, tanto per cambiare, per quanto riguarda la finanza e le borse la manna per gli speculatori. Una botta per tutti, per ciascuno di noi.

Ma che Europa?

Ma l'Europa esiste solo per governare il suo interno, per porre vincoli, per alimentare una classe di burosauri? Non si accorge di quello che sta succedendo nel mondo? Non ha presente l'avanzata del BRICS (x)?

GdS

(x) Acronimo, non solo moda ma economie in forte sviluppo, ma di Brasile, Russia, India, Sudafrica

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