XI VERSO IL VOTO A SONDRIO PER IL SINDACO. MANCANO 129 (o 110) GIORNI. TORNIAMO ALLA 'COSTITUENTE CIVICA di SONDRIO'. E POI VEDIAMO LA SITUAZIONE: INCERTA SOLO SE LA GARA SARA'A DUE MOLTENI-X (un solo candidato Sindaco alternativo). FOSSE MOLTENI CONTRO

Venerdì 19 ottobre, preannunciata dagli organi di informazione e con manifesti affissi in città, presentazione dell'iniziativa "Costituente Civica" in vista delle elezioni per il Comune di Sondrio in programma a primavera. Iniziativa che merita qualche riflessione anche perché, nel deserto di iniziative, nell'assenza dei Partiti politici, in una situazione di evidente degrado della città, l'interesse c'é come dimostrano, per qualità e quantità, lem presenza nella sala del policampus". Scrivevamo così all'indomani della serata al Policampus. Poi abbiamo soprasseduto in quanto dominava la scena il il rischio di perdere la Provincia e di diventare sudditi, o coloni, presumibilmente dei loecchesi o anche dei comaschi.

Il dr. Grimaldi ha chiarito agli astanti la posizione di questo gruppo:

"siamo inclusivi per un progetto di rinnovamento della città"

"siamo propositivi e non distruttivi"

"siamo di Sondrio e per Sondrio senza alcuna appartenenza"

"pazza idea" la nostra "trasformata in un fiume in piena di idee e di adesioni"

"voglia di fare in città c'è" da attuarsi "soltanto attraverso valori e metodo"

" Costituente è un contenitore di uomini e di idee, aperto ed inclusivo dove trovano posto tutti coloro che si riconoscono nei principi contenuti nella Carta dei Valori che i Costituenti si sono voluti dare"

"possono aderire privati cittadini ma anche liste civiche, movimenti, associazioni e partiti che ne riconoscono il metodo ed i principi.

"Sondrio ha bisogno di gente di buona volontà che si faccia interprete di un ritorno della politica intesa come ricerca del bene comune all'insegna del rinnovamento delle idee, degli uomini e del metodo"

"precisa e irrinunciabile condizione: la costruzione del programma di governo, la scelta del candidato sindaco e della squadra destinata ad affiancarlo dovranno uscire da un percorso di partecipazione e di legittimazione dal basso che condivideremo con tutti i cittadini, le associazioni ed i partiti sempre che se la sentano di giocare questa partita per il futuro di Sondrio".

Alle spalle diverse settimane di lavoro per Gruppi onde approfondire le diverse tematiche.

Dove siamo? Sicuramente oltre il mero ambito culturale anche se, ovviamente, traspare, né poteva essere diversamente, una certa mancanza di esperienza. Non siamo ancora però sulla soglia della politica (politica intesa nel suo significato originario, da "polis", non da politica partitica). Ancora meno, e anche qui non può essere diversamente, sul piano operativo. Una considerazione che viene in particolare da Andrea Massera che dopo un quinquennio passato in Consiglio Comunale - ove era entrato con Grimaldi sulla base di una linea che é sostanzialmente quella della Costituente - a conclusione della serata parla della frustrazione dei consiglieri di fronte a quella che definisce "la dittatura della maggioranza". Se così stanno le cose le alternative dunque sono due sole.

La prima, la più facile, é quella di proseguire in quella che resta, nonostante anche l'impegno dei gruppi di lavoro, mera azione di testimonianza, al più passando il testimone a qualcun altro che non ha subito i cinque anni di relegazione in una minoranza nei risultati sterile e ovviamente senza sua colpa.

La seconda é quella di creare le condizioni per andare oltre la testimonianza per cercare di avere dai cittadini un consenso maggioritario.

Questa seconda via avrebbe passaggi obbligati, il primo dei quali la ricerca di un fattore essenziale. Il candidato forte é già in pista ed é il Sindaco uscente, anche se non così forte come in precedenza. La politica, quella in senso generale, é schematica. O il metodo americano, un testa a testa, oppure neanche mettersi in pista se non per fare ancora semplice testimonianza.

Importanti a questo punto due elementi.

In primis il candidato Sindaco che non può essere scelto assemblearmente. Una candidatura che, se si vuol seguire questa strada, andrebbe invece costruita passo dopo passo in parallelo, secondo punto, con la costruzione di una 'omogeneità finalizzata'. Orribile quest'uso dell'italiano ma unico modo per descrivere quello che potrebbe sembrare periodo ipotetico di terzo tipo ovvero della irrealtà.

Le forze politiche infatti ci sono ancora, per quanto allo sbando. Molteni può contare, senza eccezioni, su uno schieramento che va da propaggini del centro sino all'estrema sinistra. Il match a due, unica possibilità per gli oppositori di Molteni, presuppone che tutti gli altri si trovino insieme, liste a parte, quantomeno nel sostenere un solo candidato Sindaco il cui requisito fondamentale é la stessa realtà odierna ad imporlo.

1) Non un politico con l'eccezione forse di Provera, più accettabile dagli altri partners, che ha però ben altro scenario.

2) Una figura comunque di spicco proveniente dal mondo della cultura, o dell'economia, o del sociale e perfino, perché no?, dello sport. Una figura in grado di affrontare col dovuto cipiglio, su un programma al quale portino sì il loro contributo tutti i vari soggetti ma che si basi due, ripetiamo due, pilastri, fondamento dell'azione del prossimo quinquennio per cercare di rianimare un capoluogo ormai allo stremo, piste ciclabili a parte.

C'é quest figura?

In superficie non si vede ma non é detto che non ci sia, anzi c'é.

Quella che non c'é, almeno ora, é 'omogeneità finalizzata' di cui sopra. Il PdL vorrà dire la sua, la Lega vorrà dire la sua, la Costituente l'ha già detta e poi qualcun altro ancora più o meno di quell'arcipelago che é diventato il centro

Frizziero

Frizziero
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