LA FAVOLA DELL'ABOLIZIONE DEL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI

A Bari in occasione della manifestazione indetta dal PdL si é trovata una originale forma di finanziamento della manifestazione. E' stato preso un modello di riferimento alquanto diffuso. Quello di una cena 'benefica' come quella in programma in questi giorni in Valtellina da parte di Emergency. Si va a cena, si tiran fuori 20 - 25 €uro a testa e chi può qualche ,euro in più. Si paga l'oste e il resto va per lo scopo per cui ci si é trovati.

A Bari hanno fatto lo stesso. Chi vuole ha la possibilità di cenare con Berlusconi e già 300 si sono iscritti portando a trecentomila €uro il budget dato che il buono per la cena é stato fissato in mille €uro.

Se si fa un altro referendum il finanziamento pubblico viene sotterrato dagli italiani a 1000 kim di profondità. I partiti e i 'politici' debbono pertanto provvedere in maniera diversa Vediamo per i 'politici' quale possa essere la strada da percorrere.

Ci sono solo due modi:

1) Prima ipotesi: chi fa politica ce li mette di tasca sua. Naturalmente bisogna averli e ne occorrono parecchi. Anche Grillo ha dovuto prendere atto. Per fare il solo esempio del vivere a Roma si veda cosa costa vivere nella capitale se non si vuole andare a mangiare alle mense della Caritas e a dormire come faceva nella prima Legislatura un deputato del PCI diventato famoso per dove dormiva. I soldi allora non gli bastavano (x) ma aveva il permanente ferroviario per cui alla sera saliva sul treno per Genova e dormiva sul treno, ritornando poi a Roma per essere in Parlamento la mattina

2) Seconda ipotesi. A chi fa politica qualcuno provvede. Dubitando che ci siano in giro mecenati che mettono mano al portafoglio a favore di qualcuno come si può fare con la Croce Rossa, Telethon, l'Aido e quant'altro, inevitabilmente ne verrebbe ben altro che il voto di scambio.

Chi non ne ha e non vuole dipendere da qualcuno con i condizionamenti conseguenti, fosse anche il miglior cervello del mondo, la strada di fatto é chiusa. A far politica resterebbero i ricchi o i condizionati...

Poi c'é la questione dei Partiti che pure sono previsti dalla Costituzione, come i sindacati (che in fatto di risorse finanziarie non sono secondi a nessuno). Senza soldi non si fa molta strada come dimostra il fatto che in tutti gli Stati ci sono norme al riguardo, Stati Uniti caso a sé, dove però le collette sono pubbliche. Immaginate però cosa succederebbe in Italia se se ne seguisse l'esempio, come se Marchionne decidesse che la FIAT, per fare un solo caso, finanzi la campagna elettorale di questi o di quest'altri...

E allora?

E allora si prenda spunto da quel che é successo in giro per l'Italia. Intanto si tagli. Poi si trovi un meccanismo di controllo che concilii le esigenze di trasparenza con quelle di riserbo legato alla vita e all'attività politica. Controllo e documentazione dei cittadeini. Fatto questo si preveda il taglio delle mani, mutuando la legge araba, per chi sgarra.

GdS

(x) Allora ne prendevano pochi. Poi li hanno agganciati agli stipendi di un grado abbastanza alto della magistratura e poi é intervenuta una sentenza che ne ha elevato il tetto trascinando dunque in su anche quelli dei parlamentari

GdS
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