NEL CORTILE DELLA POLITICA, SPERANDO IN UNA ITALIA FUTURA

Nel cortile della reggia dei papi, dei re e dei presidenti risuonano i passi della politica incerta su cosa costruire dopo le elezioni. Confusione, polemica, incertezza sono ingredienti che non facilitano la soluzione della crisi. Dal 2007 ad oggi il Paese ha perso 100miliardi di Pil: sul piano economico siamo retrocessi al 2000 con l'aggravante che i poveri sono stimati in quattro milioni, il doppio del 2006. Mentre i politici parlano, il Paese aspetta immerso in una delusione che assomiglia al niente. L'Italia oscilla tra l'essere il pilastro dell'Europa insieme a Francia e Germania ed il nulla sulle sponde di un Mediterraneo martoriato dalle primavere arabe. Il primato del'economia capitalista è finito nei tombini della storia trascinando verso il basso le economie dell'Occidente, mentre cresce dell'8% l'economia della Cina. Per superare questa condizione di impotenza economica ci vuole ben altro che una sfilata di politici nel cortile del Quirinale. La politica deve dare risposte concrete e subito, abbandonando gli egoismi di parte: solo così possiamo sperare in un Italia futura.

Gianfranco Fisanotti (x)

(x) Presidente nazionale Unionturismo

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