La Civiltà Cattolica -Quaderno 3910

ARTICOLI

313 L'EDITTO DI MILANO DEL 313

Francesco Paolo Rizzo S.I.

Mille e settecento anni fa, nel 313, Costantino e Licinio sottoscrivevano a Milano il famoso «editto di tolleranza», imprimendo al corso della storia una svolta di cui anche il nostro tempo risente le conseguenze. L'articolo si chiede quale fosse l'atteggiamento di Costantino nei confronti del messaggio cristiano: fu vera devozione o semplice calcolo? Ma soprattutto cerca di discernere l'incidenza storica dell'operato rivoluzionario di Costantino. Egli manifestava piena consapevolezza della distinzione tra la realtà mistica e quella pubblica del cristianesimo, e considerava quest'ultima di sua competenza, includendovi financo i problemi centrali della teologia, qualora minacciassero l'unità dell'impero. L'articolo considera anche i rapporti Chiesa-Stato dopo la morte di Costantino (avvenuta nel 337), in particolare con Teodosio e con la divisione dell'Impero in due partes, e la questione della «donazione» di Costantino. L'Autore ha insegnato Storia della Chiesa antica all'Università Gregoriana e Storia romana nelle Università statali.

325 GESÙ DI FRONTE ALLA PROPRIA MORTE

Mario Imperatori S.I.

L'articolo si propone di mostrare la rilevanza teologica della morte di Gesù, radicalmente sottovalutata da Bultmann. E questo sulla base di una ragionevole presa in considerazione della caratteristica storica del mistero cristiano, capace di far vedere come la dimensione simbolica degli eventi, culminati nell'ultima cena, non sia affatto da opporre a quella storica, ma trovi in quest'ultima le sue più profonde radici, che forniranno il punto di partenza per i successivi sviluppi della tradizione ecclesiale. Va considerato come Gesù, dopo un iniziale successo del suo ministero in Galilea, abbia dovuto fronteggiare non soltanto la crescente incomprensione dei discepoli e dei suoi ascoltatori, ma anche il progressivo radicalizzarsi delle opposizioni alla sua predicazione da parte delle autorità religiose e politiche giudaiche. L'Autore è professore di Teologia a Scutari (Albania).

FOCUS

339 L'AVVIO DEL GOVERNO LETTA

Michele Simone S.I.

Enrico Letta ha ricordato - introducendo il dibattito per il voto di fiducia alla Camera - che la prima verità è che la situazione economica dell'Italia è ancora grave. Abbiamo accumulato in passato un debito pubblico che grava come una macina sulle generazioni presenti e future e che rischia di schiacciare per sempre le prospettive economiche del Paese. Inoltre è necessario uscire al più presto dalla procedura europea di disavanzo eccessivo. Rimane poi aperto il problema dell'Imu: il Pdl e il senatore Berlusconi insistono affinché questa tassa sulla casa venga del tutto abolita e, anzi, venga restituita la somma a chi ha già pagato. Diversa è la posizione del presidente Letta, il quale si prepara a fermare il pagamento della rata di giugno, in attesa di una ristrutturazione della fiscalità sulla casa.

346 PARAGUAY: VERSO LA FINE DELL'ISOLAMENTO?

Luciano Larivera S.I.

Il 2013 è un anno elettorale nell'America Latina, che rimane ancora socialmente e politicamente instabile, nonostante i grandi progressi. Si presenta la situazione del Paraguay dopo la destituzione legale dell'ex-vescovo Fernando Lugo, lo scorso giugno, che fu sanzionata dagli altri Paesi latinoamericani con la sospensione dal Mercosur e dall'Unasur. Lo scorso 21 aprile si sono tenute le elezioni generali con il successo, alle presidenziali, del ricco e discusso imprenditore Horacio Cartes, 56 anni. Dopo un'interruzione di cinque anni, al vertice dello Stato è tornato il Partido Colorado, che nei 61 anni precedenti aveva guidato il Paese, anche sotto la dittatura militare di Alfredo Stroessner (1954-89).

VITA DELLA CHIESA

357 I GIOVANI E LA FEDE

GianPaolo Salvini S.I.

L'articolo affronta il tema del rapporto tra giovani, fede e Chiesa, partendo dai risultati di una ricerca condotta dall'Osservatorio socio-religioso del Triveneto. In essa si sostiene che molti giovani hanno abbandonato la pratica cristiana e si sono allontanati dalla Chiesa, ma senza che questo significhi diventare increduli. Anche se non religiosi, molti di essi hanno una spiritualità non inferiore a quella degli adulti e non sono privi di valori. La maggioranza dei giovani si trova in uno stato di incertezza, di ricerca, in cui però esiste una certa disponibilità a Dio. Tocca alla Chiesa sapersi mettere in cammino con questi «pellegrini» con il linguaggio adatto, rendendo ragione dei valori e delle norme che propone e dando una testimonianza credibile. Se molti giovani affermano di non avere certezze, questo viene spesso dal fatto di non ricevere stimoli. In ogni caso i giovani, invitati a esprimere le proprie abitudini, in genere si definiscono in ricerca, in situazione di possibilità, aperta a esiti diversi.

INTERVISTA

370 «DONNE CHIESA MONDO».

Un supplemento de «L'Osservatore Romano»

Antonio Spadaro S.I.

Compie un anno quello che si potrebbe definire il «supplemento femminile» mensile dell'Osservatore Romano, che ha per titolo il trinomio Donne Chiesa Mondo. Esso intende avere un ruolo di «antenna» dell'universo femminile a largo raggio, indagando i temi della santità così come quelli legati al mondo più «laico». Per questo motivo abbiamo rivolto alla curatrice, la professoressa Lucetta Scaraffia, alcune domande sul significato, le forme e le prospettive del supplemento. Dall'intervista si comprende che esso intende ascoltare ed esprimere le energie creative dell'universo femminile a servizio della Chiesa e del mondo.

NOTE E COMMENTI

375 LA TEORIA DEGLI INTERVENTI UMANITARI NELL'OTTOCENTO

Giovanni Sale S.I.

Nell'Ottocento, per intervento umanitario si intendeva un'azione coercitiva esercitata, contro il massacro o altre atrocità, da uno Stato o da un gruppo di Stati, all'interno del territorio di un altro Paese. Il principio che dominava (allora come adesso) la politica internazionale era quello del non intervento negli affari interni di uno Stato sovrano, per cui la pratica dell'intervento umanitario fu non la regola, ma l'eccezione a tale principio. In ogni caso, fu in questo periodo che tale fenomeno prese forma dal punto di vista dottrinale e fattuale. Lo Stato su cui vennero compiuti interventi umanitari era, a quel tempo, l'impero ottomano, mentre le popolazioni che beneficiarono di essi furono invariabilmente quelle cristiane, ritenute minacciate dai coabitanti musulmani.

RIVISTA DELLA STAMPA

385 GESÙ A ROMA. Il sogno di Benedetto XVI. Una parabola

Ferdinando Castelli S.I.

Lo scorso anno, lo storico Juan María Laboa* ha pubblicato una «parabola» fantascientifica, Jesús en Roma, «per commemorare il 50° anniversario della celebrazione del Vaticano II». Egli ha immaginato che, in sogno, Benedetto XVI viene a sapere che Gesù, con alcuni apostoli e vari santi, percorre le vie di Roma, visitando chiese, entrando nelle case, osservando, ascoltando, interrogando. L'evento porta lo scompiglio, soprattutto nella Curia vaticana. Il Papa dopo alcune settimane annuncia che si recherà nel convento della Verna per vivere nel raccoglimento l'ultima tappa della vita, rinunciando al pontificato.

* J. M. LABOA, Gesù a Roma. Il sogno di Benedetto XVI. Una parabola, Milano, Jaca Book, 2013.

RUBRICA DELLO SPETTACOLO

391 «A LOVE SUPREME», DI JOHN COLTRANE

Giovanni Arledler S.I.

Oltre a presentare la figura del musicista jazz John Coltrane, commentando alcune delle sue opere principali, come quella indicata nel titolo, desideriamo riflettere a proposito di un momento particolare di tutta la musica, e della cultura in genere, dalla fine degli anni Cinquanta all'inizio degli anni Settanta del secolo scorso, che, grazie a figure di rilievo, ha goduto di un'evidente impennata innovativa e ha mostrato sensibilità verso le varie esigenze dello spirito umano. Coltrane scomparve a soli 40 anni, stroncato da un cancro al fegato. Suonò quasi sino alla fine. I suoi funerali, nella chiesa luterana di St. Peter a New York, furono un'apoteosi, ma anche una forte testimonianza di religiosità: si lesse il testo del Salmo contenuto in A Love supreme.

RECENSIONI

399 RASSEGNA BIBLIOGRAFICA

Barban A. 414 - Basilio Magno 401 - Brena G. L. 412 - Ciotta D. 409 - Coco L. 401 - Dall'Acqua A. C. 414 - De Angelis M. 405 - Della Valle M. 408 - Dono e compito 406 - Goyret Ph. 406 - Gotor M. 403 - Grabar A. 408 - Iperechio 401 - Isaia di Scete 401 - Marco l'eremita 401 - Piana G. 399 - Primato delle persone nella società multietnica 409 - Sans G. 411

Fatti dello Spirito