La notizia attesa: la sfida scaramantica: apre il 13, giorno però di S. Antonio, la galleria di Monte Piazzo della Statale 36. La Valtellina, e non solo, respira. E dice grazie (é giusto dirlo quando lo si é meritato)

Due giorni guadagnati. La canna sud della galleria di Monte Piazzo, doppio senso ovviamente, aprirà giovedì 13. A sorpresa dato che lavorando giorno e notte si era stabilito di cercare di farcela entro il 15. Capita di rado che si finisca prima del previsto. Scaramanzia in gioco anche se non ha spaventato l'ANAS la prevenzione diffusa nei confronti del numero 13. Il giorno 13 é però quello del Santo più venerato al mondo e magari, viste le condizioni di quella montagna mettersi nelle sue mani, anche per i laici, non è male.

Dopo alcune settimane di pesante ipoteca sul traffico la riapertura di una delle due canne é certamente un sollievo ma non é finita perché occorre premunirsi nel caso che, toccando ferro, la montagna giochi altri brutti scherzi, realizzando il peraltro da tempo richiesto peduncolo di Dervio. Da tenere presente che dal 17 giugno, ad esclusione dei venerdì e dei week end, saranno necessarie alcune chiusure notturne della strada statale 36 (tra le ore 22 e le ore 6), per consentire il completamento dei lavori di rifinitura. I lavori proseguiranno anche dopo il 13 giugno esclusivamente nella canna nord della galleria per il completamento dei lavori fissato al 30 giugno.

Così Lombardia Notizie;

"La riapertura della SS 36 il prossimo 13 giugno non solo ridurrà i disagi del traffico, ma consentirà anche un notevole risparmio economico di milioni di €uro. Ringrazio il ministro per questo importante atto concreto che fa seguito all'impegno e all'attenzione dimostrate fin da subito in occasione della chiusura improvvisa del collegamento con la Valtellina". Così l'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Del Tenno commenta la notizia della riapertura per il prossimo giovedì, con due giorni di anticipo rispetto a quanto previsto, della canna sud della galleria Monte Piazzo, annunciata dal Ministro ai Trasporti nel corso di un sopralluogo al cantiere.

ORA ATTENZIONE PER LA SP 72 -L'assessore regionale ha accompagnato nella visita il ministro insieme a rappresentanti del territorio e al suo collega di giunta allo Sport e politiche per i giovani. "Ringrazio il ministro ed Anas per l'impegno, ma ora chiedo ad Anas un'attenzione particolare per riqualificare la SP 72: il passaggio dei mezzi pesanti, in questi mesi, ha fortemente danneggiato il manto stradale creando delle buche particolarmente pericolose per i ciclisti e i motociclisti che, con la stagione estiva, la percorreranno".

RIFLETTERE SU VIABILITA' COMPLESSIVA - Ad illustrare lo stato di avanzamento lavori al ministro è intervenuto anche l'amministratore unico di Anas Pietro Ciucci. "Voglio rivolgere un ringraziamento anche ad Anas che ha dimostrato una puntuale e tempestiva capacità di gestire l'emergenza che ci siamo trovati ad affrontare lo scorso 10 maggio", continua l'assessore alle Infrastrutture, ricordando che "Regione Lombardia ha cercato da subito di ridurre i disagi potenziando il servizio ferroviario, stanziando fondi per agevolare l'accesso al credito per le imprese e contribuendo economicamente alla gestione dei movieri sulla Sp 72. Finalmente, oggi, vediamo la fine di un periodo difficile che deve essere lo spunto per una riflessione più ampia sulla viabilità della Valtellina e del lecchese".

ATTENZIONE ALLE OPERE MINORI - Al termine del sopralluogo l'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità e l'assessore regionale allo Sport e Politiche per i Giovani hanno partecipato a una riunione con il ministro, Anas e i rappresentanti del territorio per affrontare il tema della Sp 72. Nel corso della riunione il ministro ha assicurato massima disponibilità e ha chiesto alla Regione di ricoprire un ruolo di raccordo tra i soggetti del territorio per delineare un progetto più ampio per la viabilità di questa parte di Lombardia. "Ho ribadito che occorre porre l'attenzione sulle opere minori che riguardano il territorio lecchese e della Valtellina - ha spiegato l'assessore alle Infrastrutture -. Penso a un'azione forte di riqualificazione di tutta la Sp 72 per adeguare l'opera al traffico attuale migliorando la viabilità dei paesi lungo l'intera tratta e rendendo l'infrastruttura più adatta ad affrontare situazioni critiche come quelle determinatesi con la galleria Monte Piazzo. È in questa ottica che ritengo debba inserirsi anche il progetto di realizzazione del peduncolo di Dervio". A questo proposito il ministro ha chiesto da fare una valutazione economica dei progetti ispirata alla massima sobrietà ed efficienza.

Nostra nota

Siamo abituati a protestare, spesso motivatamente. Non passa per la testa alla maggior parte della gente di usare, quando ne ricorrono le ragioni, una semplice parola: grazie.

Va detto. Si sono mossi nl modo migliore tutti quelli che dovevano muoversi. I nostri naturalmente in primo piano, ma anche gli altri. Tanto di cappello ad ANAS, imprese, lavoratori. Un tempo si era arrivati a tempi record: un anno e mezzo dall'incarico progettuale agli appalti del Tartano e della Sernio-Mazzo sulla 38. Un anno e emzzo per la terza corsia nei primi 7 km da Monza sulla 36. Poi il meccanismo si é rotto e per gli altri sette km verso Seregno di anni ce ne sono voluti sette con code chilometriche. E si potrebbe continuare. Queste cose però servano di lezione. Tutti parlano di riforme anche se poi divergono sul come cambiare. Ce ne sarebbe una però che può mettere d'accordo tutti ed é quella della semplificazione burocratica, l'abbattimento di un moloch che costa caro al Paese, che ha il suo dio nel modulo da compilare e nel timbro da apporre, la sua chiesa nello sportello con un pellegrinaggio tipo Mecca come obbligo fra uno sportello e l'altro. Ma questo é un altro discorso...

GdS

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