Pedesina, il più piccolo Comune d'Italia, dicono tutti. Non é vero. Il più piccolo è un altro

Una interessante delibera della Provincia. Pedesina e il caso francese di Comuni anche con zero abitanti, un Sindaco e nove consiglieri

La deliberazione della Giunta provinciale n. 90 adottata nei giorni scorsi, fornisce occasione di tornare sul problema dei piccoli Comuni, in questo caso di quello che viene costantemente ritenuto il più piccolo Comune italiano, e non é vero.

La delibera ha per oggetto: piano di governo del territorio del Comune di Pedesina adottato con deliberazione di consiglio comunale n. 24 del 13.12.2012 - valutazione di compatibilita' con il PTCP ai sensi dell'art. 13 comma 5, modifiche non sostanziali al PTCP ai sensi dell'art. 17 comma 11 della legge regionale 12/05 e valutazione di incidenza.

Ne consigliamo la lettura perché da essa si desume come il dato sempre usato nella valutazione delle entità comunali, é quello sbagliato, almeno in buona parte, della popolazione. Gli abitanti sono un elemento ma, nei piccoli Comuni, meno importante del territorio.

L'esempio francese

Lo dimostra del resto la Francia che nella sua perfetta Pubblica Amministrazione ne tiene in vita, fra gli oltre 36.700, tre addirittura con zero abitanti. E altri con un numero di abitanti inferiore a quello dei consiglieri comunali. Rochefourchat 1 solo residente, Leménil-Mitry e Rouvroy-Ripont 2, a quota 4 Caunette-sur-Lauquet e Fontanès-de-Sault (qui altre fonti ne danno 5). Tutti questi Comuni, come gli altri aventi meno di cento abitanti, hanno un Consiglio Comunale di 9 membri e il loro Sindaco. Quasi tutti con un territorio minore di quello di Pedesina.

Il territorio

Con i suoi 6,30 kmq Pedesina é più esteso, in ordine, di Rasura, Cercino, Cino, Faedo, Mese, Mantello, Dazio e Poggiridenti, l'antico Pendolasco, che chiude la graduatoria con 2,90 kmq. In Italia é il Comune trentino di Fiera di Primiero, 710 metri di quota, ad avere il primato italiano con 0,15 kmq, quindici ettari in tutto, quattro campi da calcio! Un Comune che ha 15 volte la popolazione di Pedesina ma in fatto di territorio é Pedesina ad averne uno 42 volte maggiore.

E allora?

Domanda: e allora lasciamo tutto così? No. Su questo giornale abbiamo più di una volta approfondito il problema, in particolare portando ad esempio la situazione delle Valli del Bitto. Il triangolo Gerola, Rasura, Pedesina parla da solo. Poi ci sono i casi Albaredo, Bema, Tartano. A tavolino non si risolvono i nodi della geografia collegata al riassetto istituzionale, nodi che possono essere presenti a chi studia questi problemi ma sul campo e non negli uffici studi romani o in quanche università. Staccata la gestione, provvedimento indispensabile, occorre avere l'avvertenza di attendere la rimozione di qualche paletto, norme da iter veloce, da trattazione in Commissione non servendo l'aula.

In ogni caso si legga quella delibera per capire cosa vuol dire Territorio. E per chi pensa che sia semplice la fusione dato che basta ridefinire la linea di confine il consiglio di rifarsi alla prima legge della futurica di Isac Asimov, "Rifletti sull'ovvio". Si accorgerà che c'é una logica anche nella sopravvivenza dei piccoli Comuni (non tutti!) che soloni della cultura metropolitana vorrebbero eliminare se con popolazione inferiore ai 5000 abitanti.

f.

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