Homo. Reato. Galera, ma il silenzio è d'oro?
Un conoscente mi ha "girato" questa info.
Ciascuno vi legga ciò che vuole.
Da parte mia segnalerei la cosa ai ns due ministri di origine straniera, tanto solerti nel promuovere il matrimonio omosessuale e lo Jus Soli.
Infatti, visitando il sito del Ministero degli Esteri di Francia (molto più chiedo ed informato del nostro) si scopre che in Africa (e non solo) sono parecchi gli Stati, non solo islamici, che considerano REATO l'omosessualità.
Questo significa che quando, secondo le loro idee, avremo un 10/20% di cittadini italiani di origine straniera, MOLTI di loro, non solo islamici, considereranno l'omosessualità un crimine abominevole.
A questo punto, come la metteremo … ?!?
Nemo Canetta
PS. … ma queste notizie, nell'ambito del "politicamente corretto" vengono sistematicamente "censurate" dalla ns informazione ...
La notizia
11 maggio - Un insegnante di Lettere, Paolo Mannina, palermitano, che lavorava nella scuola italiana ad Asmara è stato espulso dal Paese africano perché omosessuale. Lo rende noto l'ateneo palermitano. «Sono stato costretto a vivere nascosto per circa una settimana, a non frequentare luoghi pubblici, a stare sempre in compagnia di qualcuno, perché rischiavo di essere prelevato dalle Autorità militare eritree e sbattuto in carcere» racconta Mannina.
La scuola di lingua italiana per Stranieri dell'Università di Palermo esprime solidarietà a Mannina, insegnante di lettere nella scuola italiana dell'Asmara. Il docente palermitano, un master in Teoria e progettazione didattica dell'italiano come lingua straniera conseguito presso la nostra Scuola, ha denunciato il silenzio di stampa e istituzioni sulla sua vicenda.
«In Eritrea - dice il docente - dove lavoravo dal 6 marzo con regolare contratto come docente di Lettere presso l'Istituto Omnicomprensivo di Asmara, l'omosessualità è punibile con una pena dai 3 ai 10 anni di prigione. Nessuno poteva garantirmi che questo non sarebbe accaduto, visto che avevo ricevuto un mandato di espulsione entro 48 ore, con una proroga successiva di una settimana, a seguito delle trattative diplomatiche. L'ambasciata, preoccupata di salvaguardare la mia incolumità, si è premurata ad avvertirmi che una volta scaduto l'ultimatum mi sarei dovuto preparare "al peggio". Immaginatevi lo stato di prostrazione, di stress emotivo e di paura che vivevo. Ho dovuto pagare il volo di ritorno da Asmara in Italia e, una volta tornato nel mio Paese, mi sono ritrovato senza lavoro».
Le autorità eritree - dice la Scuola di lingua italiana per Stranieri dell'Università di Palermo - sono venute a conoscenza del matrimonio di Mannina, contratto in Spagna nel 2008 con un ragazzo cileno dello stesso sesso, e questo è bastato per definirlo un «individuo pericoloso e potenzialmente destabilizzatore dell'ordine morale e pubblico del Paese», così come è stato riportato dall'Ambasciatore italiano in Eritrea dopo aver ottenuto la spiegazione in via ufficiosa.