Visto da Sondrio: Letta. E domani?
Per descrivere la situazione politica italiana in precedente articolo abbiamo preso a prestito la geometria. Quadratura del cerchio e pi greco.
La quadratura del cerchio ha messo a dura prova i migliori cervelli finchè è stato giocoforza arrendersi e dichiararla impossibile. In effetti un quadrato di 100 metri quadrati può trovare un rettangolo che abbia la stessa superficie (anziché 10x10 ad esempio 20x5) ma non troverà mai un cerchio che ne abbia esattamente la stessa.
Ci sarà sempre un margine di differenza.
Così per il rapporto tra un diametro e la sua circonferenza. A scuola ci hanno insegnato che il rapporto è di 3,14, famoso pi greco.
Non é vero niente.
Se moltiplichiamo per 3,14 la lunghezza del diametro non otteniamo la lunghezza delle circonferenza ma una misura vicina sì ma diversa. Ci sarà sempre un margine di differenza. Piccolissimo ma non zero, più di zero.
In questo margine quasi infinitesimale, e solo in questo, si trova una soluzione possibile alla crisi.
Al di fuori siamo, come abbiamo dimostrato, nella quadratura del cerchio.
Il margine è anche di tempo perchè i giorni trascorrono nella ripetizione continua in TV delle solite cose, da una parte e dall'altra, in attesa del 9 settembre, giorno onomastico di Papa 'Sergio primo' descritto come uomo di fede, di preghiera e di studio ma anche di testa dura, quando occorre. E di teste dure di questi tempi se ne vedono, e sentono, parecchie. Cinque della sera, alla Garcia Lorca, insomma?
A le cinque
A las cinco de la tarde. / Eran las cinco en punto de la tarde. / Un niño trajo la blanca sábana / a las cinco de la tarde. / Una espuerta de cal ya prevenida / a las cinco de la tarde. / Lo demás era muerte y sólo muerte / a las cinco de la tarde. (x)
Il quadrilatero
La nostra arena non è però rotonda, è un quadrilatero, abbstanza irregolare geometricamente, ma anche politicamente, parlando. Palazzo Chigi, Palazzo Madama. Monte Citorio e, dopo l'abbandono delle 'Botteghe oscure' con l'aspirazione alla luce, politica s'intende, Via S. Andrea delle Fratte ove si è rifugiato il PD dopo il trasloco lasciando là quella parte di patrimonio che la storia ha classificato imbarazzante.
Il Palazzo Valtellinese (i Grazioli scesi a Roma dalla nostra Valle) completava il pentagono ma è intervenuto quel che i romani chiamano Palazzaccio, nella parte riservata a chi cassa le sentenze (o non le cassa come per Berlusconi).
Dalla geometria alla toponomastica dunque ma con testimone passato all'architettura per via della ristrutturazione in corso seppur senza un progetto definito troppi essendo quelli in discussione.
Sei personaggi
S'è già scritto dei sei personaggi in cerca di autore. Per la verità l'analogia é solo nel titolo che però sintetizza bene la situazione. Sei nell'arena, in attesa che gli spalti si riempiano, che i banderilleros preparino in terreno, che irrompa da quelle che nella penisola iberica chiamano ganaderias, lei, la sfida.
Sei: Letta e Renzi, giovani virgulti; Epifani in sella e Bersani appiedato come prima Veltroni. Infine il cavallo di razza, tale dimostratosi nel guidare, primo ex comunista, il Governo, candidato agli Esteri in Europa, anche con l'appoggio di Berlusconi ma barbaramente silurato dai socialisti. Primo killer Blair che ha invece paracadutato in quel delicato incarico un vero e proprio ektoplasma, baronessa che forse non sarebbe riuscita, se in Italia, nenanche a diventare assessore comunale a Morterone, Comune italiano numero due in fatto di (pochi) abitanti.
Letta. L'iconografia ufficiale:
Enrico Letta (Pisa, 20 agosto 1966) Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana dal 28 aprile 2013.
Nel 1998 Ministro per le politiche comunitarie del governo D'Alema I, il più giovane, fino ad allora, ministro della storia della Repubblica. Ministro dell'industria nei Governi D'Alema II ed Amato II, e poi sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri del governo Prodi II.
Europarlamentare dal 2004 al 2006 nel gruppo liberaldemocratico, dal 2001, deputato, prima al gruppo parlamentare della Margherita – di cui era è responsabile nazionale per l'economia - e poi a quello del PD, partito del quale è stato vicesegretario nazionale dal 2009 al 2013.
Una zaino ricco
Vale la pena di aggiungere qualche nota cominciando dall'osservare come abbia respirato cultura fin da piccolo, in famiglia. Padre socio dell'Accademia Nazionale dei Lincei e dell'Accademia Nazionale delle Scienze. Lo zio Gianni Letta, uno dei principali collaboratori di Silvio Berlusconi, stimato in tutto l'arco parlamentare. E' cresciuto a Strasburgo dove frequenta la scuola dell'obbligo. Si laurea in Scienze politiche (indirizzo politico-internazionale) all'Università di Pisa nel 1994. Consegue il perfezionamento (equivalente al dottorato di ricerca,) in Diritto delle comunità europee presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. Professore a contratto presso l'Università Carlo Cattaneo tra il 2001 e il 2003, presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa nel 2003 e l'École des hautes études commerciales di Parigi nel 2004.
È stato presidente dei Giovani democristiani europei tra il 1991 e il 1995, quindi segretario generale del Comitato Euro del Ministero del Tesoro nel biennio 1996-1997 e vicesegretario nazionale del Partito Popolare Italiano dal 1997 al 1998. Poi gli incarichi governativi e quelli europei.
Default?
Mandato a guidare il più difficile dei governi, quello che vede insieme diavolo e acqua santa – ruoli intercambiabili – con l'economia che esige si facciano tante cose, al meglio e con pochi soldi, con un partito alle spalle per il quale ci vogliono le scritte (unde re-construction) suscita indubbiamente un moto di solidarietà umana anche da chi politicamente è agli antipodi.
A casa? Ormai questo è lo sport nazionale in seno al PD. Mentre il centro-destra vede una leadership continua da quasi 20 anni e tempi non dissimili – fino alla cadute delle ultime elezioni – per Fini e Casini, e identico discorso per Bossi, nello stesso tempo il PD e suoi predecessori hanno praticato un masochistico gioco allo strangolamento dei suoi uomini messi alla guida.
La domanda é se vogliono fare lo stesso con Letta.
Sintomatico però che D'Alema, principale bersaglio, mesi fa, del 'rottamatore' Renzi - per inciso un altro ex DC - ora abbia espresso il suo appoggio proprio a chi voleva mandarlo al rogo.
Orfani
Momentaccio anche perchè il PD si sente orfano. L'assenza di Berlusconi è un'assenza ingombrante anche perchè è un atto di accusa dell'intera classe dirigente del PD, quella di non essere stati capaci di sconfiggerlo politicamente e di avere lasciato quindi opera di supplenza alla Magistratura.
Sempre che quegli esilissimi margini di cui scrivevamo dianzi non offrano un'ultima opportunità al Cavaliere.
a.f.
(x) Alle cinque della sera. / Eran le cinque in punto della sera. / Un bambino portò il lenzuolo bianco / alle cinque della sera. / Una sporta di calce già pronta / alle cinque della sera. / Il resto era morte e solo morte / alle cinque della sera.