Sanità: interviene Mescia (UIL FLP)

Prima cosa calendarizzare la proposta di legge popolare e qui un tavolo istituzionale

richiedere in tempi rapidi un dibattito sul tavolo istituzionale
Il segretario provinciale della UIL FPL Luigi Mescia interviene sull'ipotesi di riordino dell’assetto socio-sanitario e ospedaliero provinciale

“Questo sindacato ha preso atto del dibattito in corso sia in sede regionale che provinciale sul futuro assetto di ASL e di Presidi ospedalieri, dopo le prime indicazioni fornite dal Presidente della Commissione regionale sanità Fabio Rizzi.

Prima di entrare nel merito dei problemi in discussione, ci preme evidenziare che presso il Consiglio regionale lombardo giace da tempo la “PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA COMUNALE : ISTITUZIONE DELL’AZIENDA OSPEDALIERA EUGENIO MORELLI DI SONDALO”; siamo in attesa di conoscere la calendarizzazione presso le competenti commissioni regionali per l’ audizione.

Per quanto invece riguarda il possibile riassetto del sistema ASL e Aziende Ospedaliere in Lombardia e specificatamente per la Provincia di Sondrio, si evidenzia che già in passato CGIL – CIS – UIL hanno concordato per l’unificazione delle funzioni dell’ASL e dell’AOVV in un unico soggetto giuridico. Si conferma tale proposta, anche se oggi viene prospettata la possibilità della creazione di un’area di montagna comprendente sia la Valtellina e la Valchiavenna che la Valcamonica.

Le discussioni su un’ ipotetica sede ASL in Aprica non deve farci perdere di vista i problemi provinciali che sono quelli di rafforzare un’area omogenea di montagna in materia socio-sanitaria ed ospedaliera capace di reggere il confronto sul riassetto regionale in atto.

E’ questa un’ipotesi interessante che merita di essere approfondita, come del resto già evidenziato dall’Assessore provinciale Dott. Giuliano Pradella.

La creazione di un’area omogenea di montagna come quella prospettata potrebbe far superare le ventilate ipotesi di aggregazione con Lecco, Como e Varese.

Del resto, sarebbe anche la conseguenza di una sperimentazione di autonomia a suo tempo già istituita per Sondrio e per la Valcamonica (troppo frettolosamente e senza approfondire, anche in valle, si convenne sulla fine della sperimentazione in provincia, mentre la Valcamonica ha resistito).
Si concorda nel richiedere in tempi rapidi un dibattito sul tavolo istituzionale dell’Amministrazione provinciale allargato ai partiti e a tutte le istituzioni e categorie presenti sul territorio, per poi richiedere di essere ascoltati sia in sede di Consiglio regionale che di Giunta.

Sondrio, 20/09/2013