La staffetta del digiuno: il sen. Del Barba non mangia (per un giorno). Una ragione, non di dieta, c'é

Tre senatori appoggiano l'on. Giacchetti contro l'ignobile porcellum

E così sono quattro. All'on. Giachetti che sta facendo lo sciopero della fame da oltre una settimana, si sono simbolicamente aggiunti quattro senatori fra i quali anche il valtellinese Del Barba. Diciamo 'simbolicamente' in quanto sciopereranno a staffetta, un giorno per uno, cosa comunque che il suo risultato lo sta raggiungendo visto che a fine mese ci sarà una specie di convention che vedrà al fianco gente di colore politico diverso, di attività, di appartenenza alle associazioni più disparate, tutti contro il 'porcellum' (che però si continua a leggere su questo o quel giornale con la 'P' maiuscola...).

On.  Giachetti
L'on. Roberto Giachetti, 52enne, romano, giornalista, tre legislature alle spalle, Vicepresidente della Camera e, significativo, Presidente del 'Comitato per la comunicazione e l'informazione esterna', da più di una settimana sta facendo lo sciopero della fame contro il porcellum, la legge elettorale che nessuno vuole (a parole, un po' come il “partiam, partiam” del Coro con Preziosilla e Carlo nella Forza del destino).  E' la terza volta che come un matador entra nell'arena per vedersela con uno speciale 'toro', quello rappresentato dalla formidabile resistenza sotterranea all'archiviare una legge comoda a tanti. Lo dimostra il fatto che a grandi solidarietà esterne al Palazzo corrisponde una notevole freddezza all'interno.
Giachetti ci aveva provato tempo fa con lo sciopero della fame. Non contento aveva presentato una mozione a Montecitorio subendo pressioni fortissime, anche in aula, perchè la ritirasse ma senza cedere. Voto finale 415 no e 139 a favore (Cinque Stelle, Sel e lui).
Quarto passaggio l'iniziativa pubblica programmata per il 31 ottobre: il “ No Porcellum Day” che sta facendo strage di adesioni.

Tre senatori solidali
Fra quelli che solidarizzano, anche una piccola pattuglia di senatori. Solo quattro ma in queste cose, con iniziative di questo genere, non conta il numero. C'è un precedente che lo dimostra, con il rilievo che ebbe sulla stampa nazionale, e anche a Roma, una modesta iniziativa che sembrava sì importante ma del tutto marginale quando il Sindaco di Sondrio aderì, partecipando, allo sciopero della fame indetto dai radicali per il problema della fame nel mondo (durò solo tre giorni ma perchè il Parlamento si decise ad approvare la legge in stallo da tempo).

Del Barba
Cominciamo, per evidenti ragioni geografiche, dal sen. Mauro Del Barba, 43enne, morbegnese, impiegato. Poi:

- Nadia Ginetti 44enne, Sindaco di Corciano (Perugia), Vice commissario polizia penitenziaria

- Mario Morgoni 59enne, Presidente azienda pubblica locale di Potenza Picena (Macerata), Assicuratore

- Francesco Scalia 51enne, Ex Sindaco - Ex Presidente Provincia - Ex Assessore Regione Lazio - Ex Consigliere Regione Lazio, di Picinisco (Frosinone) e residente a  Ferentino (Frosinone), Avvocato, docente universitario (a contratto)

Che dicono?
"Sosteniamo la nuova campagna intrapresa dal Vicepresidente della Camera on. Roberto Giachetti per cancellare il Porcellum, e ci uniamo a lui nella staffetta del digiuno". C'é una sorta di 'sindrome di Stoccolma' che ha impedito ai partiti di liberarsi di un sistema elettorale pessimo, in gran parte responsabile dell'ingovernabilità del Paese. L'on. Giachetti ha il merito di sottolineare l'urgenza di una riforma, non più rinviabile".

Qualche osservazione, partendo dall'inizio. La legge proposta da Calderoli non era questa. La legge in vigore fu il risultato, sostanzialmente condiviso al di là delle posizioni di superficie, di modifiche, emendamenti e quant'altro 'di assoluto comodo' delle segreterie dei partiti che avevano a disposizione uno strumento formidabile: quello di determinare chi sarebbe entrato in Parlamento (i fedeli) e chi sarebbe rimasto fuori (gli infedeli). In secondo luogo a molti parlamentari non dispiaceva affatto l'evitare di dover fare una campagna costosissima per la ricerca delle preferenze. In terzo luogo il premio di maggioranza alla Camera ha determinato uno squilibrio impressionante fra consenso popolare e rappresentanza delegata. Questo perchè i due maggiori partiti pensavano a se stessi mai più prevedendo il ciclone-Grillo. Effetto tornado: dalle urne un esito tre volte se non quattro nelle previsioni di quando stavasi formando quel porcellum, per il quale la migliore definizione è stata quella data in TV dall'ex Vicesindaco di Roma: “ignobile”.

Porcellun delendum atque invenienda solutio
L'ignobile nella calce viva affinchè non resti traccia. Da trovarsi una soluzione.
Tutti d'accordo, come in tante cose, nel 'no'. Poi quando si tratta di 'si' i nodi vengono al pettine. Ognuno, legittimamente, ha la sua soluzione ideale e il mettersi d'accordo è un'impresa. Poi c'è il problema delle preferenze. E' evidente che bisogna cacciare nella calce viva anche il sistema di nominare non i candidati ma di fatto quelli che saranno parlamentari, come è adesso. Bisogna però stare attenti perchè due problemi ci sono.
- Il primo é che se è vero che le preferenze danno la possibilità di scegliere è anche vero che le segreterie scelgono i candidati mettendo magari a fianco di quelli di peso degli outsider (già il collegio uninominale sarebbe un passo avanti).
Il secondo è il rischio che possa vincere chi ha più soldi. Una campagna per le preferenze oggi è quantomai costosa. A Milano, per fare un esempio, ci sono diverse emittenti TV su cui 'passare' e non solo con gli spot. Qualcuno dice che c'è il web. Alle elezioni politiche votano tutti anche quella rilevante parte della popolazione a cui l'operazione più elementare al computer fa rizzare i capelli, anche se una mano può darla il nipotino che frequenta le elementari ma nel campo ne sa di più di tante/i maestre/i. Queste note per esprimere un cauto pessimismo e quindi vedere anche con una certa simpatia iniziative come quella dianzi descritta. Iniziativa, per inciso, di giovani senatori, 3 esordienti su 4, giovani in quanto in Senato si entra solo se si è quarantenni e oltre, innovazione anche questa rispetto la caratteristica abituale di Palazzo Madama solitamente tempio della gerontocrazia seppur di una qualità superiore a quanto si pensi.

Battuta finale
Da un lettore una battuta di alleggerimento: come dicono i famosi artigiani di Mestre, se dovesse estendersi questa sciopero-mania con i consumi già in calo andrà a finire che li peggioreremo ancor di più. A nostro avviso però non corriamo questo pericolo. Quattro sono già tanti!

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