Morbegno: 1) Il 'nostro' francobollo e, 2) il centenario di Gisella Passerelli

Iniziative del Circolo Culturale Filatelico Numismatico Morbegnese

1) Il francobollo con lo Sfursat
Venerdì 18 ottobre presso la sala consiliare del Comune di Morbegno è stata effettuata la presentazione ufficiale del francobollo sullo Sforzato di Valtellina. Inserito in un foglietto di 15 francobolli con altri vini italiani, lo Sforzato di Valtellina in formato francobollo ha avuto oggi la sua prima uscita ufficiale. Per l'occasione Poste Italiane hanno realizzato timbro e cartolina commemorativa. All'interno del programma è stata effettuata la timbratura ufficiale del francobollo, l'onore è spettato al presidente del consiglio dell'Amministrazione Provinciale di Sondrio Pierpaolo Frate. Prima dell'atto ufficiale la giornata si era aperta, a metà mattinata, con i discorsi di tutte le autorità presenti all'evento. Ha introdotto i vari rappresentanti territoriali e Poste Italiane il presidente del Circolo Culturale Filatelico Numismatico Morbegnese Lorenzo Del Barba. Hanno parlato nell'ordine l'assessore alla cultura del Comune di Morbegno, Oreste Muccio, quindi il direttore di filiale di Sondrio, Marco Valsecchi, Michele Forni quale rappresentante del Consorzio Tutela Vini di Valtellina, Renato Ciaponi come presidente del Consorzio Turistico Porte di Valtellina, Pierpaolo Frate quale presidente del Consiglio Provinciale di Sondrio e a chiudere  Antonella Foschetti quale referente Filatelia Area Lombardia. Ognuno ha espresso dei concetti sull'uscita e all'importanza di un francobollo legato al territorio provinciale e a un prodotto della nostra terra.Il foglietto a cui era collegato il francobollo era denominato "Made in Italy - Le eccellenze enogastronomiche - Il vino DOCG". Nell'immagine i terrazzamenti e in primo piano un grappolo d'uva. Il timbro invece mostra il grappolo d'uva. Dopo la timbratura ufficiale un rinfresco con Vini Sforzati e formaggio Bitto. L'evento era organizzato dal Circolo Culturale Filatelico Numismatico Morbegnese in collaborazione con E'Valtellina e con il Consorzio Turistico Porte di Valtellina e il Consorzio Tutela Vini di Valtellina.
Sono così ora otto i francobolli che in tutto il periodo storico postale italiano ricordano la provincia di Sondrio, in personalità, luoghi, eventi e in questo caso per la prima volta prodotti alimentari. 

2) Il ricordo della poetessa
Per i cento anni di Gisella Passarelli, poetessa e giornalista morbegnese, scomparsa nel 2010 all’età di 97 anni, il Circolo Culturale Filatelico Numismatico Morbegnese e la Fondazione Casa di Riposo Ambrosetti - Paravicini hanno organizzato una mostra, patrocinata dal Comune di Morbegno, presso la Casa di Riposo di Morbegno, aperta dal 18 fino al 20 ottobre. Gisella Passarelli è stata presidente dell'Ordine Nazionale Autori e Scrittori. Ha scritto libri, romanzi, poesie, molte legate al suo territorio  tra cui il poemetto - de "la Bona Lombarda" - e - Valle mia Valle - Ode alla Valtellina - musicata dal maestro Irlando Danieli. Era molto legata alla sua montagna, alla sua terra, infatti ha trascorso l’ultimo periodo della sua vita nella sua città natale, ospite della Casa di Riposo. Nella sua opera letteraria, oltre ad esplorare i grandi misteri  della vita ha anche affrontato con  sensibilità e indignazione  i mali sociali. La mostra, realizzata anche con i materiale messo a disposizione dal Circolo Culturale Morbegnese, è stata inaugurata giovedì 17 ottobre, a cento anni esatti dalla sua data di nascita (17 ottobre 1913). All’evento sono intervenuti il Presidente della Fondazione Ambrosetti-Paravicini Ing. Roberto Marchini, il Sindaco della città del Bitto Alba Rapella, il Presidente del Circolo Culturale F/N Morbegnese Lorenzo Del Barba e il Consigliere e Responsabile del Laboratorio Poetico del Circolo Culturale Paola Mara De Maestri. Un passaggio importante della De Maestri recita: “La memoria è uno dei principali processi cognitivi dell’uomo. La nostra vita interiore, le esperienze vissute, gli eventi ai quali abbiamo assistito, le persone conosciute sono tutti conservati nella nostra memoria. Senza di essa esisterebbe solo il presente e per quanto a volte potrebbe sembrare un bene, in realtà noi saremmo come  dei contenitori vuoti, privi di sostanza.  Purtroppo nelle società di oggi, la memoria è da molti considerata poco importante. Si fa fatica, e questo lo vedono soprattutto gli insegnanti che lavorano quotidianamente con i bambini e i ragazzi, ad educare alla memoria perché ci si rivolge alla generazione dell’”attimo fuggente”,  senza radici e senza prospettive. Però, a mio avviso, dobbiamo tutti fare uno sforzo per cercare nel nostro piccolo di dare un contributo per favorire il ricordo, come nel caso di Gise!lla, di persone che ci sono state di esempio, per l’impegno, la creatività, la voglia di fare. Come sostiene in un aforisma il filosofo e poeta tedesco Johann Wolfgang von Goethe: "Maledetti, trafitti dalla passione, l’Amore ci sopravvive, l’Arte ci rende immortali. Alcune poesie dell’autrice sono state declamate dal professor Massimo Malgesini.